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Home Page | Products tagged “Regime fascista”

Regime fascista

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  • Storia in Rete n. 79 – maggio 2012 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Maggio 2012: Storia in Rete riapre il dibattito su uno dei maggiori pensatori italiani del XX secolo: Gramsci. Stritolato dai due regimi fascista e sovietico, col primo determinato a “non far pensare quel cervello” e il secondo a liberarsi di un pensatore anti-stalinista, troppo libero e tutto sommato trasformabile in un comodo martire, facendo fare il lavoro sporco alla dittatura di Mussolini. Un capitolo oscuro della storia italiana. E dalla fine di Gramsci a quella di Robert F. Kennedy: gli avvocati di Sirhan chiedono la riapertura del caso e spunta di nuovo la tesi di un “secondo sparatore”. Storia in Rete torna quindi sul tema del Brigantaggio, con una ricca serie di articoli: dai ripensamenti inglesi all’appoggio a Torino nel 1861 a storie di guerra dei cavalleggeri italiani e di amore fra briganti lucani.

    Anche l’inserto di Ars Historia di questo mese si focalizza sulla rievocazione storica del Brigantaggio.E ancora, un ritratto di Hergé, il papà di Tintin: un personaggio politicamente scorretto cui nel dopoguerra – e ancor più oggi – è stata attribuita una “verginità politica”. Quindi uno sguardo sul Brasile: il fascismo brasiliano dell’Azione Integralista e i rapporti non idilliaci fra Rio de Janeiro e Torino all’indomani dell’unità d’Italia. E sempre all’indomani dell’unità, i censimenti. Uno dei tanti paragoni impietosi fra l’Italia di allora e quella di oggi…Per finire, due casi di come la diplomazia italiana fa… gli interessi dell’Italia: dalla fine del veto all’ingresso della Croazia in Europa – senza che Zagabria abbia fatto nulla per assolvere ai suoi doveri verso gli esuli giuliano dalmati – al caso del professor Giulio Vignoli, zittito in una conferenza dal console italiano a Nizza perché “irredentista”.

    LEGGI IL SOMMARIO DEL NUMERO 79

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  • Storia in Rete n. 75 – gennaio 2012 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Storia in Rete numero 75 di gennaio 2012 apre l’anno con un numero denso e intrigante. Si parte con una lunga intervista al direttore del Museo Centrale del Risorgimento di Roma, Marco Pizzo, sulla possibilità che l’Italia possa finalmente chiudere un capitolo del passato mettendo il Fascismo in un museo. Siamo abbastanza maturi per compiere questo passo? Dal Fascismo al Medioevo: Storia in Rete mostra ai suoi lettori in esclusiva la lettera di Innocenzo III con cui furono scomunicati i crociati che avevano espugnato Zara, nel 1203: un privilegio per i nostri affezionati, in attesa che questo documento storico dell’Archivio Segreto Vaticano venga mostrato al pubblico per la prima e unica volta in una mostra ai Musei Capitolini a febbraio.

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  • Storia in Rete n. 69 / 70 – luglio – agosto 2011 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    1943: mentre il mondo si avvia verso il culmine della guerra totale, c’è chi pensa alla pace. E la notizia sorprendente è che si tratta dei dittatori totalitari degli Stati belligeranti: Mussolini, Stalin ed anche Hitler. Una rete di contatti favorita dai giapponesi e dagli altri satelliti dell’Asse e finora negata o lasciata in ombra da una visione della Seconda guerra mondiale che somiglia più alla propaganda dell’epoca che non ad un’analisi storica seria. Ma i nuovi documenti diplomatici stanno consentendo di riscrivere in tre dimensioni le vicende dell’anno della svolta nel conflitto mondiale, come ci racconta un estratto da un approfondito saggio di Eugenio Di Rienzo ed Emilio Gin, preceduto da una lunga prefazione di Fabio Andriola.

    E ancora, il bluff della Marcia su Roma, un mito creato dai fascisti e dagli antifascisti per motivi opposti di opposte propagande. Poi un altro un passo indietro negli anni con un ampio servizio su Luigi Cadorna, il Generalissimo: il comune di Udine decide di togliere la piazza che gli era stata dedicata.Storia in Rete ha chiesto ad uno dei maggiori biografi del Generalissimo perchè questa decisione è antistorica. E sbagliata. Dalla Grande Guerra agli orrori della Guerra Fredda, quando le Superpotenze sperimentavano le atomiche in casa propria e sui propri cittadini e soldati, come gli USA in Nevada. Storia in Rete fa quindi un salto nel Rinascimento, con la vicenda di Isabella de’ Medici, che finora si credeva uccisa dal marito per gelosia, e con le teorie militari di Machiavelli, inascoltate in Italia ma applicate dagli eserciti spagnoli che dominarono i decenni a cavallo fra Cinque e Seicento. E proprio dal Secolo di Ferro parte una mostra a Villa D’Este sui “Battaglisti”, i pittori specializzati in scene di battaglia che fornivano all’Italia dei secoli della decadenza delle guerre da appendere al muro mentre le potenze europee si sfidavano in quelle vere.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di luglio e agosto!!

    GUARDA IL SOMMARIO DEL NUMERO 69-70 di STORIA IN RETE

     

     

     

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  • Dittatura e Monarchia. L’Italia fra le due guerre.

    € 22,00
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    di Domenico Fisichella

    Nel disordine che colpisce l’Europa con la Grande Guerra, la crisi del sistema parlamentare apre in Italia la strada al Fascismo. Le sfide si susseguono su diversi terreni: delitto Matteotti, Patti lateranensi, depressione del 1939, imprese coloniali, guerra civile spagnola, legislazione razziale, seconda guerra mondiale. È in questo ampio scenario che si colloca il problema delle relazioni tra dittatura e monarchia. Qual è il significato della “diarchia”? Come si configura il dualismo di Stato e partito? V’è stata la “fascistizzazione” dello Stato e della società civile? Quale ruolo ha svolto la Corona, e perché, nella fine del regime e nel capovolgimento dell’alleanza bellica? Perché e come il Re ha lasciato Roma? Quale lettura dare della Resistenza, e come si giunge alla Repubblica? Infine, quali sono oggi le condizioni della democrazia repubblicana?

    Edizioni: Carocci editore | pp. 415

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