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Home|Fascismo|Dittatura e Monarchia. L’Italia fra le due guerre.

Dittatura e Monarchia. L’Italia fra le due guerre.

€ 22,00

di Domenico Fisichella

Nel disordine che colpisce l’Europa con la Grande Guerra, la crisi del sistema parlamentare apre in Italia la strada al Fascismo. Le sfide si susseguono su diversi terreni: delitto Matteotti, Patti lateranensi, depressione del 1939, imprese coloniali, guerra civile spagnola, legislazione razziale, seconda guerra mondiale. È in questo ampio scenario che si colloca il problema delle relazioni tra dittatura e monarchia. Qual è il significato della “diarchia”? Come si configura il dualismo di Stato e partito? V’è stata la “fascistizzazione” dello Stato e della società civile? Quale ruolo ha svolto la Corona, e perché, nella fine del regime e nel capovolgimento dell’alleanza bellica? Perché e come il Re ha lasciato Roma? Quale lettura dare della Resistenza, e come si giunge alla Repubblica? Infine, quali sono oggi le condizioni della democrazia repubblicana?

Edizioni: Carocci editore | pp. 415

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Category: Fascismo Tags: monarchia, Mussolini, Regime fascista, Vittorio Emanuele III Savoia
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    di Bruno Tomasich

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    Europa Edizioni | pp. 230

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    Edizioni: SugarCo | pp. 408

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  • Claretta Petacci

    € 19,00
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    di Roberto Festorazzi

    Chi fu veramente Claretta Petacci? La storiografia ce l’ha descritta come una donna fanatica e isterica, possessiva e in fondo anche un po’ sciocca nel suo sentimento di amore sconfinato verso Mussolini. Altri l’hanno dipinta come una più smagata dominatrice degli eventi, capace delle più diaboliche astuzie e dei più raffinati intrighi. Ma né l’una né l’altra maschera corrispondono al vero volto di Claretta. La Petacci, per Mussolini, fu tutto: amante, amica, segretaria, confidente, complice, fedele discepola e incitatrice; più tardi, mentre il carisma del dittatore declinava, divenne capace di suscitare in lui lampi di orgoglio, sussulti di dignità, nella speranza di contribuire alla sua resurrezione politica, nel fortilizio di Salò. Ne divenne a quel punto la temeraria (e temuta) consigliera, nonché l’estremo baluardo: in pratica, l’alter ego. Il racconto dell’autore, avvincente come un romanzo, ci conduce alla scoperta di questo grande personaggio, che ebbe un ruolo politico segreto, sullo scenario degli eventi incalzanti che, nel breve volgere di un decennio, condussero il capo del fascismo dall’apogeo della glorificazione alla più amara delle sconfitte. Ne esce, per converso, una raffigurazione di Mussolini come non ci si attenderebbe di leggere: un uomo profondamente solo e ferito, orgoglioso dei suoi successi, ma in fondo prigioniero del suo mito. Certamente Claretta fu tra le pochissime persone che il Duce introdusse alla conoscenza dei più arcani misteri, come gli inconfessabili retroscena dell’entrata in guerra dell’Italia. Per questa ragione, la regia occulta che pianificò l’uccisione del dittatore vinto volle estendere anche a lei, testimone scomoda e pericolosa, la più feroce delle condanne. Festorazzi ricostruisce, in pagine dense di pietas, il “sacrificio espiatorio” che si compì davanti al fatale muretto di Villa Belmonte, a Giulino Mezzegra, il 28 aprile 1945, e svela i segreti di quell’atto finale nel quale, mentre i mitra dei partigiani crepitavano, facendosi scudo umano davanti al corpo di Benito Mussolini, divenuto improvvisamente vulnerabile, Claretta accompagnò Benito oltre la cronaca per consegnarlo alla storia.

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