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La morte a grinta dura – Squadristi 1919-1923
€ 18,00di Pierluigi Romeo di Colloredo
Squadrismo è un termine che nell’immaginario collettivo odierno richiama ad un atteggiamento violento, quello che caratterizzò l’operato delle squadre sparse lungo lo Stivale, contro il cosiddetto sovversivismo rispondendo alla violenza dei rossi con altrettanta violenza, dapprima per reazione, poi attaccando per primi, e anche contro le autorità. Oggi la storiografia dominante tende ad incolpare per le violenze esclusivamente gli squadristi: ma la realtà italiana dei primi anni Venti fu quella di una guerra civile a bassa intensità, con centinaia di vittime da entrambe le parti. In questo libro non vogliamo fare antistoriche esaltazioni ed apologie od altrettanto antistoriche demonizzazioni, né stabilire linee di demarcazione tra buoni e cattivi, ma raccontare un fenomeno fondamentale della storia italiana così come si svolse veramente, a cent’anni dalla fondazione dei Fasci, un fenomeno che insieme a pagine di violenza e sopraffazione ne vide anche di luminose, grazie all’idealismo di reduci e di giovanissimi, che imposero l’Italia di Vittorio Veneto contro quella di Caporetto, l’Italia degli Arditi, dei ragazzi del ’99 contro l’internazionalismo della sovversione rossa.
Ciclostile/Eclettica | pp. 214
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Welcome signor Mussolini
€ 16,00di Fabrizio Vincenti
Dicembre 1922, Benito Mussolini è salito al potere da poco. Il suo primo viaggio in una capitale estera è, a sorpresa, a Londra per i lavori della Conferenza interalleata. Proprio nel cuore dell’impero britannico, in quella “perfida Albione” che gli riserverà però un’accoglienza straordinaria. “Non ricordo entusiasmo pari a quello, nemmeno in Germania” ricorda Quinto Navarra, commesso di Mussolini per oltre 20 anni. Un’accoglienza da star, tanto incredibile quanto vera, sulla quale è calato l’oblio. Il suo arrivo sulle rive del Tamigi è ricco di episodi, curiosità e risvolti sinora in buona parte inediti, a partire dalla visita a Buckingham Palace da Re Giorgio V che l’anno successivo lo insignirà cavaliere. Fabrizio Vincenti ricostruisce ogni fase del viaggio e il clima dell’epoca con dovizia di particolari, grazie ad un accurato lavoro di archivio che ha permesso di fornire indicazioni, oltre che sull’incontro, anche sulla comunità italiana nell’isola, sui gruppi antifascisti presenti e sul fascio di Londra. Nel mare sconfinato delle pubblicazioni dedicate al Duce, nessuno aveva mai esplorato a dovere questo importante capitolo dei rapporti tra Mussolini e la Gran Bretagna. Un viaggio, quello in terra inglese, mai più ripetuto, che finalmente torna alla luce.
Eclettica | pp. 194
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Fascismo rivoluzionario
€ 20,00di Leonello Luca Rimbotti
Il fascismo rivoluzionario – o “di sinistra” – è quella componente progressista del movimento mussoliniano che intende sovvertire l’ordine borghese, il capitalismo, la finanza internazionale e lo sfruttamento operato dagli usurai ai danni del popolo, al fine di edificare – sulle macerie del vecchio mondo liberaldemocratico – la giovane civiltà del lavoro, liberamente organizzata nell’ordine corporativo. Contrario anche al brutale collettivismo comunista – limitato ad una visione materialista che nega ogni riferimento all’identità storico-etnica delle stirpi – il fascismo rivoluzionario intende costruire una comunità di popolo nella quale vengano fusi – in una sintesi totalitaria – la modernità e la tradizione, il socialismo e il nazionalismo, le aristocrazie eroiche e le masse popolari. La mistica della lotta, la fede nel capo carismatico, la fiducia nel destino di gloria, l’eroismo guerriero e la fanatica fedeltà all’idea sono alcuni degli elementi che fanno del fascismo un fenomeno non solo politico, sociale o economico, ma anche spirituale, culturale e addirittura religioso.
Passaggio al Bosco | pp. 504
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Eja Eja Alalà – Controstoria del Fascismo
€ 19,90di Giampaolo Pansa
Nell’Italia del Duemila può presentarsi l’avventura autoritaria di un nuovo Benito Mussolini? Anche oggi siamo un paese strozzato da una crisi pesante, con una casta di partiti imbelli e un possibile conflitto tra ceti diversi. Sono queste assonanze con gli anni Venti del Novecento che hanno spinto Giampaolo Pansa a scrivere “Eia eia alalà”, un antico grido di vittoria riesumato dallo squadrismo fascista. Il racconto inizia con la lotta di classe esplosa tra il 1919 e il 1922, guidata dai socialisti e sconfitta dall’inevitabile reazione della borghesia. Il nero nacque dal rosso: l’estremismo violento delle sinistre non poteva che sfociare nella marcia su Roma di Mussolini, il primo passo di una dittatura ventennale. La ricostruzione di Pansa ruota attorno a un personaggio esemplare anche se immaginario: Edoardo Magni, un agrario padrone di una tenuta tra il Monferrato e la Lomellina. Coraggioso ufficiale nella Prima guerra mondiale, finanziatore delle squadre in camicia nera, all’inizio convinto della necessità di una rivoluzione fascista ma via via sempre più disincantato. Sino a diventare un sostenitore del leader squadrista dissidente Cesare Forni, ritenuto da Mussolini un nemico da sopprimere. Magni è il protagonista di un dramma a metà tra il romanzo e la rievocazione storica, gremito delle tante figure che attorniano il Duce, una nomenclatura potente descritta con realismo…
Edizioni: Rizzoli | pp. 375
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La Caporetto del Fascismo – Sarzana 21 luglio 1921
€ 17,00di Giuseppe Meneghini
Il 21 luglio 1921 rappresenta una data buia nella storia dello squadrismo fascista: una spedizione di qualche centinaio di squadristi aggredì alle prime luci dell’alba Sarzana, la cittadina della Lunigiana retta da un’amministrazione socialista, unica a resistere alle infiltrazioni guidate dal ras carrarese Renato Ricci. Gli uomini di Amerigo Dumini, futuro assassino di Matteotti, vennero bloccati alla stazione da un drappello di carabinieri e soldati, comandati dal capitano dell’Arma Guido Jurgens. Nello scontro a fuoco morirono sei fascisti e un soldato, mentre gli squadristi fuggirono terrorizzati verso le campagne, dove contadini e arditi del popolo in armi ne uccisero altri sei. Il giorno precedente erano stati assassinati, dopo un processo sommario fra torture e atrocità, due giovani spezzini colpevoli solo di essere fascisti. Questi fatti, amplificati dalla stampa dell’epoca, ebbero un grande impatto sull’opinione pubblica e sulla politica nazionale, determinando una grave crisi all’interno del partito fascista e anche della Sinistra. Raccogliendo documenti e fotografie inediti e le testimonianze dei protagonisti, questo volume ricostruisce gli eventi di quei giorni e gli stati d’animo di chi li ha vissuti, raccontando come Sarzana il 21 luglio 1921 divenne una vera e propria “Caporetto del fascismo”.
Edizioni: Mursia | pp. 304