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Al cuore dell’Impero – Napoleone e le sue donne
€ 18,00di Alessandra Necci
Nel sistema di potere che Napoleone costruisce, conquista dopo conquista, le sue donne (madre e sorelle in primis) sono fondamentali. Infatti sono la madre, le sorelle, le mogli e le amanti a raccontare al loro meglio il peggio del clan dei Buonaparte. In fondo, la straripante personalità maschile di Napoleone oscura di per sé i restanti fratelli. I maschi di famiglia, insomma, sono canne al vento, sempre piegate da quello che il solito genio di Chateaubriand definisce «il più potente soffio di vita che animò l’argilla umana»… Le femmine no, sono tutt’altro, usano altre armi e altre seduzioni, trasformano le loro debolezze in punti di forza, non si perdono dietro stupidi orgogli virili… Alessandra Necci dedica loro sette bei ritratti, a partire da quello della madre, Letizia Ramolino Bonaparte, ovvero la Grande Mère, che resterà al fianco di Nabulio, come lo chiamava da piccolo, sino alla fine, e chiudendo con Maria Luisa d’Asburgo, che ne sarà la compagna per non più di quattro anni, gli sopravviverà di un quarto di secolo, si risposerà, verrà seppellita a Vienna, nella cripta dei Cappuccini, come l’Asburgo che era sempre stata. Rispetto alle altre è quella con meno personalità e meno cuore. In mezzo le sorelle Carolina, Paolina ed Elisa e i due grandi amori: la prima moglie, Giuseppina, e Maria Walewska.
Marsilio | pp. 405
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Storia di Napoleone
€ 24,00di François-René de Chateaubriand
Dopo la morte di Napoleone, Chateaubriand (1768-1848) fa pace con quello che, vivente, aveva chiamato “il devastatore”, riconoscendone la grandezza come amministratore e legislatore. A Napoleone, infatti, sono dedicate le centinaia di pagine qui riproposte, tratte dalle Memorie d’Oltretomba, l’opera più celebre dello scrittore francese. Come ha osservato uno dei maggiori conoscitori italiani di Napoleone, Ernesto Ferrero, «Nessuno come Chateaubriand ha saputo analizzare e rappresentare con tanta efficacia le superbe qualità e i limiti gravi di Napoleone, che lui stesso ha definito “il più potente soffio di vita che ha mai animato l’argilla umana. “Un poeta in azione, un genio immenso nella guerra, una mente instancabile, abile e sensata nell’amministrazione, un legislatore laborioso e ragionevole”, ma un politico carente. Di qui il contrasto tra le sue azioni prodigiose e i loro miserabili risultati: “Teneva il mondo sotto i piedi e non ricavò che una prigione per sé”. E la rovina finale della Francia…».
Iduna Edizioni | pp. 470
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Storia in Rete n. 115 – maggio 2015 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Sesso e prostituzione nell’Antichità sono i temi di copertina di Storia in Rete di maggio. E poi sempre in relazione con l’attualità, il paragone fra legge Acerbo e Italicum, i 40 anni dalla fine della guerra del Vietnam, la svendita dell’Italia sul panfilo Britannia nel 1992. E ancora, il grande romanziere dimenticato Lucio d’Ambra, fra adesione e censura fascista, l’ultimo irredentista, il maltese Carmelo Borg Pisani, Talleyrand e Fouché, i “sempre a galla” del potere francese a cavallo fra XVIII e XIX secolo. Infine, il Carteggio Mussolini-Churchill: analisi di un maldestro tentativo di “debunking” operato da un libro appena uscito.
Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di maggio 2015.GUARDA LA COPERTINA DI STORIA IN RETE N. 115
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Storia in Rete n. 85 – 86 novembre-dicembre 2012 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Sesso e prostituzione nell’Antichità sono i temi di copertina di Storia in Rete di maggio. E poi sempre in relazione con l’attualità, il paragone fra legge Acerbo e Italicum, i 40 anni dalla fine della guerra del Vietnam, la svendita dell’Italia sul panfilo Britannia nel 1992. E ancora, il grande romanziere dimenticato Lucio d’Ambra, fra adesione e censura fascista, l’ultimo irredentista, il maltese Carmelo Borg Pisani, Talleyrand e Fouché, i “sempre a galla” del potere francese a cavallo fra XVIII e XIX secolo. Infine, il Carteggio Mussolini-Churchill: analisi di un maldestro tentativo di “debunking” operato da un libro appena uscito.
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Storia in Rete n. 66 – aprile 2011 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Storia in Rete di aprile 2011 ospita un vasto dossier su cinque secoli di cattivo vicinato fra Italia e Francia: dalla calata di Carlo VIII alla morte di Mattei, dall’invasione napoleonica ad Ustica, dalla crisi di Tunisi al tradimento delle promesse fatte all’Italia nei trattati di pace del 1919. Una storia fatta di reciproche influenze, tentativi francesi d’egemonia, rivalità e invidia. Con alcuni miti da sfatare, come quello della “pugnalata alla schiena” nel 1940 e quello che le relazioni fra popoli e nazioni cambino al cambiar dei regimi.
Voltata pagina, Storia in Rete ricorda due anniversari: il 150° anniversario della Guerra di Secessione americana e il 100° dalla morte del grande Emilio Salgari, il padre di Sandokan. Quindi due figure chiave nella storia della filosofia e dell’esoterismo: Apollonio di Tiana nel suo incontro con il futuro Imperatore Vespasiano e Madame Blavatsky, la fondatrice della Teosofia
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Storia in Rete n. 57 / 58 – luglio-agosto 2010 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Storia in Rete di questa estate si sofferma sui temi agghiaccianti degli “anni di piombo”, interpretabili come una strategia di destabilizzazione o di intimidazione ai danni del nostro paese da parte di potenze straniere: gli Stati Uniti e l’URSS nella logica della Guerra fredda, ma anche Israele, i palestinesi dell’FPLP e altri insospettabili alleati, gli inglesi e i francesi, contro i quali si è giocata una partita a scacchi per il dominio del Mediterraneo. Torniamo quindi su Cavour, con la riproposizione di un’intervista al grande storico Rosario Romeo, un’intervista allo storico neoborbonico Gigi Di Fiore – esponente del revisionismo scientifico e non revanscista – e una panoramica sul contributo di cattolici e sacerdoti al Risorgimento italiano. Continua quindi la storia dell’avventura italiana nello spazio, con un’intervista a Roberto Somma, ingegnere protagonista di molte imprese scientifiche in Tricolore. Storia in Rete va quindi a colloquio con Chiara Frugoni, medievista, che mostra ai lettori come i “secoli bui” furono tutt’altro che oscuri e che il Medioevo ha tanto da insegnarci. Con un balzo avanti – poi – si ripercorre la vicenda pirandelliana dello Smemorato di Collegno, che appassionò l’Italia sui suoi quotidiani. Per la serie “the Bonapartes” è il turno della prima sorella dell’Imperatore dei Francesi, Elisa, mecenate in Toscana e abile politica. Infine la vicenda del processo a Giovannino Guareschi, condannato per diffamazione di De Gasperi su un argomento delicatissimo: le carte di Mussolini sottratte a Dongo…
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Storia in Rete n. 53 – marzo 2010 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Storia in Rete di marzo si inoltra nell’orrore della sperimentazione su esseri umani: non un’esclusiva del dottor Mengele&soci nei lager nazisti, ma una pratica tremendamente diffusa, anche fra le democrazie, tanto prima che dopo la Seconda guerra mondiale. In occasione poi della mostra dedicata a Caravaggio, Storia in Rete anticipa un capitolo di una nuova biografia del grande genio della pittura, che lo vede protagonista a Roma di una rischiosa sfida a colpi di ingiurie, un reato che all’epoca poteva costare il collo… Si apre quindi un’ampia sezione dedicata al Risorgimento, con l’analisi delle forze culturali che si oppongono ad una ricostruzione serena della storia dell’Unità nazionale – e il suo prossimo 150° compleanno – e i retroscena del funerale di Garibaldi. Una cerimonia fatta contro le sue volontà, per un eroe costretto all’ “Obbedisco” alla ragion di Stato pure dopo morto. Continua quindi con la tredicesima puntata la storia dell’esplorazione spaziale made in Italy, mentre ad un’altra impresa clamorosa – lo smantellamento e ricostruzione della Regia NavePuglia nel parco del Vittoriale degli Italiani di D’Annunzio, viene dedicato un servizio con foto inedite. Storia in Rete anticipa quindi l’introduzione di un nuovo saggio di storia socioeconomica sull’importanza del commercio nelle vicende umane e quindi si sofferma su due ritratti: Cola di Rienzo, il tribuno della Roma medievale che sognava di rifondare l’Impero, e Giuseppe Bonaparte, il fratello maggiore di Napoleone, che invece dell’Impero sognava una vita tranquilla (e – al contrario del fratello – la ebbe).
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Storia in Rete n. 48 – ottobre 2009 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Storia in Rete di ottobre 2009 vi porta nel 1176, durante la battaglia di Legnano, l’epico scontro fra la Lega Lombarda e il Barbarossa descritto nell’omonimo film di Renzo Martinelli in questi giorni nelle sale. Prosegue poi la storia delle atrocità commesse dagli Alleati durante la Seconda guerra mondiale e la vicenda delle bugie targate Indro Montanelli. Storia in Rete ha quindi intervistato Giordano Bruno Guerri, il biografo di tanti personaggi controversi, mentre prosegue la storia dell’esplorazione spaziale tricolore a cura dell’Agenzia Spaziale Italiana. Con un salto nella Seconda guerra mondiale poi Storia in Rete conclude con la terza puntata la storia della relazione fra Alice Pallottelli e Benito Mussolini, con le vicende del figlio di lei (e forse di lui…), corriere per il Duce a Salò, mentre Aldo G. Ricci ed Aldo A. Mola prendono rispettivamente l’accusa e la difesa di uno dei personaggi più controversi della storia recente d’Italia: Pietro Badoglio. Quindi Storia in Rete traduce per i suoi lettori un pezzo da The Times Online su un nuovo, discusso libro che mette a nudo le bufale di Simon Wiesenthal, il cacciatore di criminali nazisti più famoso del mondo. Infine due profili: Augustin Lesage, il pittore medianico della Francia d’inizio secolo ed Eugenio de Beauharnais, figlioccio di Napoleone, fedele all’Imperatore anche dopo la sconfitta.
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Storia in Rete n. 44 – giugno 2009 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Storia in Rete di giugno 2009 si occupa dell’impossibile parallelo fra l’immigrazione italiana del 1800 e del 1900 con quella che oggi preme alle nostre frontiere, un parallelo che per essere portato avanti dal “politicamente corretto” ha necessità di tutta una serie di forzature storiche, che l’articolo di Paolo Sidoni va ad evidenziare. Continua quindi il dossier sulla Libia: questa volta sotto la lente d’ingrandimento c’è un articolo di un noto mensile di storia e le sue tesi sul colonialismo italiano. Sergio Boschiero ci parla poi della saga delle salme dei Savoia al Pantheon e Aldo A. Mola e Luciano Garibaldi si soffermano su alcuni aspetti della Guerra Civile in Italia, quelli evidenziati dal film tratto da “Il sangue dei vinti” e le scarse novità presenti nel Rapporto Mokarski pubblicato da NSC. Dopo la sesta puntata della storia dell’Italia nello Spazio, Gian Paolo Pelizzaro chiude il cerchio della strage della Storta, il 4 giugno 1944 a nord di Roma, grazie alla quale è stato ufficialmente dato un nome alla quattordicesima vittima del massacro nazista. Un’altra strage nazista – quella sconosciuta di Vallucciole in Toscana – è al centro di un’inquietante anticipazione da un volume di Paolo Paoletti: i partigiani sapevano, ma non avvisarono la popolazione? Storia in Rete traduce quindi per i suoi lettori degli estratti delle memorie della segretaria di Hitler e va a raccontare il duro mestiere del Papa, tutt’altro che intoccabile, fra pontefici processati da cadaveri, schiaffeggiati, rapiti, assediati o soggetti a linciaggio mediatico. Infine una riflessione sul nuovo “Libro Nero” francese – dedicato alla Rivoluzione del 1789 e la prima parte della vicenda di rivalità fra Napoleone e Moureau.
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Cento giorni da Imperatore
€ 20,00di Sergio Valzania
Durante l’esilio definitivo a Sant’Elena, ripensando alla straordinaria parabola della sua vita, Napoleone sembra guardare alla sconfitta di Waterloo come a una tappa necessaria del suo percorso verso la gloria: per entrare nella leggenda era indispensabile abbandonare il ritiro dell’isola d’Elba, quel 26 febbraio 1815, e vivere le giornate esaltanti del rientro a Parigi, per giungere poi il 18 giugno dello stesso anno alla grande sconfitta dell’esercito francese sotto il suo supremo comando. Sono state fornite le più diverse spiegazioni militari per dare ragione dell’esito della campagna del Belgio, basata su di un piano geniale e trasformatasi in un rovescio di proporzioni immense, ma nessuna delle interpretazioni tecniche appare del tutto convincente. Sergio Valzania, storico e biografo, ripercorre quei «cento giorni» cercando di illustrare il punto di vista di Napoleone, interrogandosi in particolare sul suo stato d’animo, sulle motivazioni profonde che guidarono il suo genio verso la realizzazione di quella che oggi viene portata a esempio di sconfitta totale, ma che lui stesso nel suo memoriale continuava a vedere come parte integrante e necessaria del cammino destinato a farlo entrare nel pantheon dei grandi condottieri. Al Napoleone elbano, vittima del tradimento dei marescialli, mancava il finale tragico, quello che Vincenzo Bellini sosteneva essere necessario nella costruzione narrativa del melodramma. La conclusione dell’avventura napoleonica non poteva ridursi a un viaggio in carrozza, durante il quale l’imperatore è costretto a indossare l’uniforme del nemico, e al ritiro in una sorta di tenuta di campagna dove gioca a carte con gli amici e i parenti. Per entrare nel mito occorrevano un ritorno a casa degno di quello di Ulisse e una battaglia omerica: un gesto finale, grandioso e decisivo, che chiudesse la carriera di Napoleone alla testa dell’esercito francese, consacrandolo sconfitto non dal nemico ma dal destino. Occorreva un piano di campagna che portasse con sicurezza alla vittoria, certificando il suo genio militare, e un gruppo di esecutori incapaci, pasticcioni e senza determinazione, tanto inetti da farlo fallire.
Edizioni Mondadori | pp. 245
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Il Diavolo zoppo e il suo Compare
€ 19,00di Alessandra Necci
Due celebri uomini politici, Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord e Joseph Fouché, vissuti a cavallo fra il ‘700 e ‘800 in Francia. Cresciuti entrambi in seno alla Chiesa, che hanno poi rinnegato, Ministro degli Esteri del Direttorio, di Napoleone e della Restaurazione l’uno, Ministro della Polizia l’altro, nemici quindi complici a seconda delle convenienze, sono divenuti il paradigma stesso dell’opportunismo politico, tanto da essere soprannominati “banderuole”. In realtà, Talleyrand e Fouché sono molto più di questo. Protagonisti di un’epoca straordinaria, quella fra Ancien Régime e Restaurazione, nella quale si è costruita la Francia e anche l’Europa moderna, sono riusciti a sopravvivere al crollo della monarchia, alla Rivoluzione, al Terrore, al Direttorio, all’Impero, alla Restaurazione, rivestendo quasi sempre ruoli di primissimo grado. Dichiaratamente infedeli ai regimi e agli uomini, hanno cercato di essere, soprattutto nel caso di Talleyrand, fedeli alla Francia. Intorno a loro, dietro di loro, c’è tutto un mondo che si muove e cambia, in una fase tragica e travagliata, densa di genio e di grandezza ma anche di drammi e atrocità. Freddi e sofisticati tessitori di strategie e intrighi, sono stati determinanti per far cadere il loro signore, Napoleone Bonaparte, ma anche per restituire alla Francia un ruolo centrale nell’Europa della Restaurazione. Traditori? Certo; ma in questa storia, tutti tradiscono tutti, a volte con qualche giustificazione, altre senza: per il potere o il denaro, per sopravvivere, per salvarsi, per vendicarsi, per il gusto di farlo. Tanto da far pensare che l’umanità si divida in due categorie, i traditori e i traditi.
Edizioni Marsilio | pp. 662