Al cuore dell’Impero – Napoleone e le sue donne

di Alessandra Necci

Nel sistema di potere che Napoleone costruisce, conquista dopo conquista, le sue donne (madre e sorelle in primis) sono fondamentali. Infatti sono la madre, le sorelle, le mogli e le amanti a raccontare al loro meglio il peggio del clan dei Buonaparte. In fondo, la straripante personalità maschile di Napoleone oscura di per sé i restanti fratelli. I maschi di famiglia, insomma, sono canne al vento, sempre piegate da quello che il solito genio di Chateaubriand definisce «il più potente soffio di vita che animò l’argilla umana»… Le femmine no, sono tutt’altro, usano altre armi e altre seduzioni, trasformano le loro debolezze in punti di forza, non si perdono dietro stupidi orgogli virili… Alessandra Necci dedica loro sette bei ritratti, a partire da quello della madre, Letizia Ramolino Bonaparte, ovvero la Grande Mère, che resterà al fianco di Nabulio, come lo chiamava da piccolo, sino alla fine, e chiudendo con Maria Luisa d’Asburgo, che ne sarà la compagna per non più di quattro anni, gli sopravviverà di un quarto di secolo, si risposerà, verrà seppellita a Vienna, nella cripta dei Cappuccini, come l’Asburgo che era sempre stata. Rispetto alle altre è quella con meno personalità e meno cuore. In mezzo le sorelle Carolina, Paolina ed Elisa e i due grandi amori: la prima moglie, Giuseppina, e Maria Walewska.

Marsilio | pp. 405

 18,00

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