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Home Page | Products tagged “Urss”

Urss

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  • Il conflitto russo-ucraino

    € 10,00
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    di Eugenio Di Rienzo

    Il colpo di Stato di Piazza Maidan a Kiev nel febbraio 2014 è stato una tappa fondamentale nell’escalation che ha portato alla guerra russo-ucraina del febbraio 2022. In questo saggio “profetico” Eugenio Di Rienzo, storico, direttore della «Nuova Rivista Storica» e docente di Storia moderna all’Università di Roma, ha delineato la strategia di lungo periodo messa in atto per spingere l’Ucraina nella Nato e quindi per preparare il terreno alla definitiva disintegrazione della Russia come Grande Potenza. Dopo aver assistito a questo tentativo di minare le basi geostrategiche della sicurezza russa, Putin è tornato con maggior forza a promuovere un’azione in grado di ricostituire la sfera d’influenza di Mosca nelle regioni dell’ex Unione Sovietica e di dimostrare alla comunità internazionale che l'”Orso russo” possiede ancora artigli forti che gli consentono di tenere a bada i suoi avversari. Sfidando la Russia nel suo cortile di casa l’Occidente ha dato il via a una crisi globale destinata a minare per i prossimi anni la possibilità di costruire un pacifico ordine mondiale.

    Rubettino | pp. 104

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  • L’Ukraina e il suo fascismo

    € 20,00
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    di Michele Rallo

    L’Organizzazione dei Nazionalisti Ukraini dalle origini alla guerra fredda fino alle tensioni con la Russia di Putin. Il libro ripercorre la storia dell’Ukraina moderna, in parallelo a quella della più attiva ed interessante tra le sue forze politiche, l’Organizzazione dei Nazionalisti Ukraini, formazione che per molti versi si è ispirata al fascismo italiano. Il lavoro fornisce anche una interessante chiave di lettura per le vicende odierne di quel Paese, sempre in bilico, storicamente, fra est e ovest, fra Russia e Germania., tra Occidente e Oriente.

    Edizioni Settimo Sigillo | pp. 152 + 30 pagine di illustrazioni fuori testo

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  • Invincibile Russia. Come Pietro il Grande, Alessandro I e Stalin hanno sconfitto gli invasori

    € 22,00
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    di Andrea Santangelo

    Un paese che si estende in longitudine per 9.200 chilometri e in latitudine per 4.500, attraversato da ben 11 fusi orari e con confini non difesi da invalicabili barriere naturali, non poteva che scatenare la cupidigia degli invasori. Questo il destino militare della Russia, che sin dagli albori della sua formazione come Stato ha subito invasioni sia da Oriente sia da Occidente. Ma la Russia non ha nel suo destino di essere conquistata. Chi ha tentato di farlo, infatti, è andato incontro alla sconfitta e al disastro militare, come dimostrano le tre più famose invasioni della sua storia: quella svedese guidata dall’ambizioso re Carlo XII (1708), quella francese comandata dal genio di Napoleone Bonaparte (1812) e quella tedesca ordinata da Adolf Hitler nel giugno 1941.

    Carocci | pp. 288

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  • Putin. L’ultimo zar

    € 13,00
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    di Nicolai Lilin

    Nuova edizione aggiornata sull’attacco russo all’Ucraina di fine febbraio 2022. Nicolai Lilin, l’autore del celebre romanzo “L’Educazione Siberiana”, ricostruisce la vita sorprendente e la folgorante ascesa politica di Vladimir Putin, da una misera casa popolare nel quartiere criminale di Leningrado alla poltrona presidenziale del Cremlino. Con il suo tipico stile potente che ti cattura e non ti lascia andare fino alla fine, Lilin indaga non solo la storia ma anche l’animo di Putin. Come in un romanzo ne racconta le origini, ne descrive le trasformazioni, ne ricorda i talenti che lo hanno portato a diventare il personaggio che conosciamo: temuto, amato, discusso e divisivo. Un ragazzo a cui la strada ha insegnato a essere spietato e ambizioso. Un giovane uomo affascinato dalle avventure delle spie sovietiche che sogna di lavorare nel KGB. Un uomo che, giunto al Cremlino, deve fare i conti con un Paese in ginocchio e un apparato amministrativo obsoleto e corrotto. Un Presidente che esercita il potere, per tantissimi anni, con il pugno di ferro. In questa nuova edizione, Lilin ci racconta il conflitto perenne con gli stati confinanti, la nuova aggressiva politica estera, fino ad arrivare alla crisi e alla guerra con l’Ucraina e alla sua temeraria sfida a tutto l’Occidente. Santificato o detestato, Putin è comunque oggetto di un culto della personalità che non ha eguali nel mondo contemporaneo. Ma chi è davvero il nuovo zar di tutte le Russie?

    Piemme | pp. 224

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  • Le rose di Stalin

    € 14,50
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    di Armando Torno

    Stalin andava quasi ogni sera al Bolscioi, percorrendo un corridoio sotterraneo segreto. Spesso gli artisti ricambiavano la cortesia e si recavano al Cremlino. Tra essi, una donna ebbe un rapporto privilegiato con il dittatore: Olga Lepeshinskaya, prima ballerina a Mosca dal 1933 al 1963. Stalin le portava delle rose in camerino, poi cenava con lei e le chiedeva di danzare. Dopo la fine della guerra fredda e la dissoluzione dell’Unione Sovietica, dagli archivi, dalle biblioteche, ma soprattutto dalle confidenze personali di molti protagonisti della storia russa emergono racconti sorprendenti. Le rose di Stalin come ci dice lo stesso Torno è un viaggio nella cultura russa per capire soprattutto cosa sta accadendo in quel paese dopo il crollo del Comunismo. E, insieme a Stalin, popolano queste pagine scritte con maestria, altri giganti della storia russa: Tolstoj, Pasternak, Cechov, Dostoevskij, Lenin, Kruschev…

    Marietti 1820 | pp. 168

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  • Eroi in fiamme

    € 15,00
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    di Dario Fertilio – Olena Ponomareva

    Tra il 1968 segnato dall’invasione di Praga, e la caduta dell’impero sovietico nel 1991, alcuni eroi solitari osarono sfidare il gigante rosso ricorrendo al gesto più estremo: l’immolazione di se stessi attraverso il fuoco. Tra questi Vasyl’ Makuch, che si uccise nel centro di Kiev nel 1968 – precedendo il più celebre Jan Palach – per protestare sia contro l’occupazione della Cecoslovacchia, sia contro l’annientamento della nazione ucraina. I suoi scritti appaiono qui gettando luce su una figura eccezionale e finora sconosciuta. Ma dalle pagine del libro emergono tante altre storie: vicende di vittime, persecutori, indifferenti, eroi, vigliacchi, incoscienti, disperati, innamorati di un’idea o semplicemente di una persona. L’epopea degli “eroi in fiamme”, qui narrata in una fusione di stile saggistico e narrativo, non si ferma al 1991: prosegue anche oltre la caduta dell’Urss, perché le storie di donne e uomini che vissero quegli anni ne sono ancora oggi profondamente e irreparabilmente segnate.

     

    Mauro Pagliai Editore | pp. 264

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  • Berlinguer e il Diavolo

    € 14,00
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    di Francesco Bigazzi e Dario Fertilio

    Questo saggio storico affronta il legame politico-economico che univa l’Unione Sovietica al Partito Comunista, fin dai tempi di Stalin e poi in seguito, attraverso un viaggio che culmina nella segreteria di Berlinguer, e anche successivamente. Contiene rivelazioni importanti sui finanziamenti illeciti, le armi, il sistema di spionaggio. E una rivelazione finale che coinvolge anche la classe politica russa succeduta alla caduta del regime. L’icona Enrico Berlinguer viene messa a nudo, pur riconoscendo al personaggio una sua grande valenza e dignità storica. Sette capitoli da leggere tutti d’un fiato per avere una visione originale e spesso taciuta del modus operandi di Botteghe Oscure.

    Paesi edizioni | pp. 144

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  • Vodka-Cola – La finta Guerra Fredda

    € 24,00
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    di Charles Levinson

    Già alla fine degli anni Settanta un sindacalista americano, Charles Levinson (1920-1997) riuscì a trovare le prove delle insospettabili connivenze politiche e soprattutto economiche tra i due blocchi che si confrontavano da decenni in quella che è passata alla storia come la Guerra Fredda: il blocco sovietico e quello Usa. IN apparenza avversari ma nei fatti alleati per mantenere lo status quo da cui entrambi traevano vantaggi finanziari. Uno schema che riguardava anche i singoli stati membri dei due blocchi, in primis l’Italia dove la presenza della FIAT e del più grande partito comunista d’occidente portò a concludere lucrosi affari a vantaggio dell’apparato del PCI oltre che di elites politiche ed economiche ben rappresentate dagli Agnelli

    Iduna edizioni | pp.336

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  • STALIN

    € 28,00
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    di Essad Bey

    La biografia di Stalin scritta da Essad Bey (compagno di gioventù del dittatore comunista) è stato un best-seller internazionale, in cima alle classifiche di vendita del “New York Times”, ricco di informazioni preziose sul dittatore sovietico e di notizie sui massacri da lui perpetrati, che Essad Bey per primo raccontò in Occidente, tra l’incredulità dei molti intellettuali e giornalisti europei e americani che simpatizzavano per l’URSS. Una biografia critica, ma appassionata, dallo stile avvincente che non trascura vivide informazioni sulla storia aggrovigliata del Caucaso.

    Oaks Editrice | pp. 442

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  • Lenin!

    € 25,00
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    di F.A. Ossendowski

    Una biografia-romanzo scritta alla fine degli anni Venti, pochissimi anni dopo la morte del leader comunista. Il libro alla sua pubblicazione fu un successo mondiale anche perché raccontava molto bene la parabola dell’anima e del motore della Rivoluzione bolscevica in Russia: Vladimir Il’ic Ul’janov (1870-1924). Metteva nero su bianco le caratteristiche del carattere di un leader, che per quanto avesse venduto al mondo il mito della rivoluzione di popolo, aveva, in realtà, nel suo profondo le caratteristiche di un borghese dalla moralità smodata e incline a perseguitare chi gli apparisse come «indegno». Ossendorski, bielorusso di nascita, è autore noto anche per opere di carattere esoterico- Morì nel 1945 e negli ultimi anni di vita (trascorsi da esule in Francia) ebbe qualche problema con i servizi segreti sovietici che lo consideravano un “nemico del popolo” soprattutto per questo suo libro su Lenin.

    Oaks Editrice | pp. 442

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  • I Boia. Agli ordini di Stalin

    € 18,00
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    di Nikita Petrov

    Ma dietro ogni ordine di Stalin c’erano vari esecutori, i co-protagonisti di questo libro. Quella proposta da Petrov è così soprattutto una galleria di tipi umani decisamente tragica nella sua varietà: c’è il macellaio puro e semplice ma c’è anche lo scienziato esperto in veleni; con loro il burocrate in carriera, l’intellettuale e il giudice con la passione delle esecuzioni da sentenziare e da eseguire personalmente; ci sono le donne, accanite e sadiche esattamente come gli uomini, e c’è il recordman, lo Stakanov delle fucilazioni: Vasilij Blochin; ci sono il politico, il cortigiano pronto a tutto pur di compiacere il Capo e il sadico che ha trovato una divisa, una protezione e delle vittime su cui accanirsi. Ma ogni differenza si annulla alla fine nel comun denominatore che unisce tutti grazie al diabolico mix di carrierismo, di ferocia, di cieca obbedienza e cinismo. 

    Mauro Pagliai Editore | pp. 330

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  • Angeli Sterminatori

    € 18,00
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    di Gian Piero Milanetti

    Avere tra le mani il volume di Milanetti e pensare ad una famosa frase di Oscar Wilde è stato un tutt’uno: «Date alle donne occasioni adeguate ed esse saranno capaci di tutto». Nina, Roza, Aleksandra, Lyda, Yulia, Lyudmila, Elizaveta… l’elenco potrebbe continuare a lungo. Sono state moltissime infatti le ragazze (alcune anche graziose, altre con i classici tratti da contadinotta robusta che ricordano le signore dei burocrati del Cremlino) protagoniste di questo libro davvero sorprendente che ci ricorda come, sempre, la Storia sia la somma di tante storie spesso poco note. E Milanetti racconta vicende curiose, sconosciute ai più: gli “Angeli sterminatori” del titolo, si è capito, sono proprio queste donne comunque straordinarie anche nella loro spietatezza. Una spietatezza che sembra difficile da accettare guardando le loro foto: sorrisi imbarazzati e orgogliosi, accompagnati da medaglie e fucili. Sorrisi giovani perché queste donne (furono qualche migliaio) non dovevano avere più di 25 anni oltre ad aver fatto almeno sette anni di scuola, avere una robusta costituzione e, ovviamente, una vista eccellente. Sorridevano anche per altre ragioni: lo scampato pericolo ad esempio, perché se i tedeschi le catturavano avevano l’ordine di fucilarle subito, possibilmente dopo averle violentate e torturate. E sorridevano perché comunque sapevano vendicarsi e/o difendersi: in coda al volume viene riportata la classifica finale delle più micidiali tra loro: in testa a tutte c’era Lyudmila Mikhailovna Pavlichenko con 309 tedeschi uccisi, seguita a distanza da Olga Aleksandrovna Vasilieva con 185 e da Ekaterina Zuranova con 155. Leggendo il libro torna subito alle mente al famoso film “Il Nemico alle Porte” con Jude Law cechino russo che duella con Ed Harris, cecchino tedesco, tra le macerie di Stalingrado. Ma gli “angeli sterminatori” si muovevano soprattutto in campo aperto o nelle boscaglie, eredi di una tradizione tutta russa/sovietica: infatti, ricorda Milanetti, quella di mandare donne al fronte e non solo con compiti di supporto e logistica ma per combattere, è un’usanza ricorrente nella storia russa che, fin dal 1919, l’Armata Rossa aveva fatto sua: non a caso sempre Milanetti è autore anche di un saggio sulle donne aviatrici che hanno combattuto durante la Grande guerra patriottica contro il nazismo. Un altro esempio di cosa voleva dire “guerra totale” e, anche, di come veniva intesa la parità uomo/donna sotto il Comunismo (F. An.)

    da “Storia In Rete” n. 147, gennaio 2018,

    Ibn | pp. 184

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