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Luigi Cadorna. Una biografia militare
€ 29,00di Pierluigi Romeo di Colloredo
Uno studio obiettivo della conduzione della guerra da parte di Cadorna porta alla smentita di tanti luoghi comuni spacciati per verità storiche: si scoprirà che l’esercito italiano, unico esercito alleato costantemente all’offensiva dall’inizio della guerra, fu quello che fece le maggiori conquiste territoriali, che le perdite italiane furono inferiori a quelle francesi ed inglesi, che le fucilazioni e gli atti d’indisciplina nell’esercito italiano furono molti meno di quelli avvenuti in Francia, che gli italiani nel 1917 avevano superato tecnicamente l’avversario, cui erano inferiori nel 1915, che Cadorna fu l’unico generale alleato a ragionare in termini di guerra di coalizione e non di guerra parallela. Sotto Cadorna l’esercito italiano inquadrò circa tre milioni di uomini, quanti mai né prima né dopo, e combatté le più grandi e sanguinose battaglie della propria storia arrivando ad essere una macchina militare mastodontica, lenta e possente, capace di rialzarsi senza l’aiuto alleato e vincere una guerra, dopo aver subito una catastrofica disfatta.Viene analizzata approfonditamente la battaglia di Caporetto ed la ritirata al Piave, e sono integralmente riportati gli ordini del 18 settembre e del 10 ottobre 1917 dati ai Comandanti d’Armata alla vigilia di Caporetto, che smentiscono definitivamente la leggenda di un Cadorna sorpreso dagli avvenimenti e incredulo circa l’offensiva nemica: ordini che, se eseguiti, avrebbero cambiato le sorti della battaglia; è poi riportato anche lo studio fatto preparare da Cadorna già nel giugno 1917 sul’eventuale ripiegamento al Piave, che il Generalissimo applicò dopo Caporetto, salvando l’esercito e vincendo la battaglia d’arresto. Anche la figura dello spietato macellaio, del fautore di una disciplina crudele ed ottusa tanto cara alla storiografia progressista viene ridimensionata sulla base della corrispondenza con il governo, riportata in appendice. In questo lavoro la figura di Cadorna è vista come appare dai documenti d’archivio, dalla corrispondenza privata, dai giudizi di amici ed avversari, per restituirne un ritratto imparziale basato su una documentazione spesso inedita, che cerca di ristabilire la verità al di là di apologie e denigrazioni.
Edizione: Soldiershop – Italia storica | pp. 252
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Metternich
€ 25,00di Luigi Mascilli Migliorini
Conosciuto per quella formula dura, sprezzante, che definisce l’Italia “una espressione geografica”, il principe di Metternich viene ricordato non solo come un accanito avversario del nostro Risorgimento, ma anche come il tenace paladino della conservazione in un’Europa che prova a ricostruire se stessa nella prima metà dell’Ottocento, dopo le grandi avventure della Rivoluzione e dell’Impero napoleonico. In realtà la sua vita è meno schematica di quanto la tradizione riporti. Nato in uno dei luoghi più sereni nel cuore dell’Europa – la valle del Reno –, egli conserva per tutta la sua esistenza l’esperienza di quel mondo in precario ma pacifico equilibrio. La perdita dei beni di famiglia lo obbliga a trasferirsi a Vienna dove comincia una carriera di diplomatico che sarà sempre segnata da quella iniziale rottura. Giunto, infatti, ai vertici della politica asburgica, Metternich dedicherà tutti i suoi sforzi alla costruzione e alla conservazione di un equilibrio tra le grandi potenze che tenga lontana l’Europa dalle devastazioni provocate dalla Rivoluzione francese con il suo prolungarsi nelle guerre napoleoniche. Il suo capolavoro sarà il Congresso di Vienna, nel quale il faticoso raggiungimento di un punto di intesa tra vincitori e vinti consentirà di assicurare all’Europa un lungo secolo di pace. Il bicentenario di quel Congresso (1814-2014) aggiunge, dunque, attualità a questa biografia, attraverso la quale non è difficile cogliere alcune grandi questioni: il ruolo della Germania come potenza egemone, la fragilità dell’unità italiana, la difficoltà di una unione dei popoli europei, che sono ancora al centro della discussione di oggi.
Edizioni: Salerno editrice | pp. 430
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Benedetto tra le spie.
€ 16,001914: l’anno fatale della grande guerra
di Annibale Paloscia«Poco dopo l’entrata in guerra dell’Italia, un’informativa avverte il Viminale che la Capitale è “la sede centrale dello spionaggio austro-ungarico”. Vengono citati come appartenenti a questa rete personaggi legati al Vaticano tra i quali monsignor Gerlach, cameriere segreto del papa…». Il 23 maggio 1915 l’Italia entra nel mattatoio della Prima guerra mondiale. Mentre papa Benedetto XV protesta contro l’«inutile strage», il suo cameriere segreto, monsignor Rudolph Gerlach, dirige dal Vaticano una potente rete di spionaggio al servizio dei Paesi in guerra contro l’Italia. Per la sua posizione, Gerlach, che ha la piena fiducia del papa, è in grado di carpire i più importanti segreti militari italiani. Quando l’intrigo sarà scoperto, il monsignore sarà fatto fuggire e riceverà trionfali accoglienze alle corti tedesca e austriaca.
Edizioni: Mursia | pp. 208
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Cavour
€ 28,00di Adriano Viarengo
Per ricostruire non solo la carriera pubblica – i successi politici, gli intrighi finanziari, le cospirazioni -, ma la complessa psicologia dello statista torinese Adriano Viarengo attinge ai giornali, agli epistolari e ai diari di Cavour, a quelli dei suoi amici e dei suoi avversari: ne emerge un affresco completo e aggiornato del nobile piemontese, che non tralascia di presentare le tensioni familiari e il temperamento autoritario, la tenace aspirazione al cambiamento, le fragilità, le incertezze del personaggio. Come ha osservato Sergio Romano sul “Corriere della Sera”: «Non basta descrivere il processo di formazione dello Stato, dalla promulgazione dello Statuto alla morte di Cavour, e spiegare come il Regno di Sardegna sia diventato il Regno d’ Italia. Occorre anche spiegare come Cavour sia diventato italiano. Una delle chiavi più interessanti della storia nazionale è nell’ intreccio fra questi due percorsi paralleli».
Edizioni: Salerno Editore | pp. 564
STORIA DOC – GUARDA IL DOCUMENTARIO “Il Conte di Cavour”