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Home Page | Products tagged “crimini di guerra”

crimini di guerra

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  • Al Dio degli Inglesi non Credere Mai

    € 28,00
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    di Gianfranco Peroncini – Marcella Colombo

    Una storia diversa del genocidio degli indiani d’America. Cosa collega il genocidio dei Pellerossa con la catastrofe ecologica descritta dallo Steinbeck di Furore ? Una concezione del mondo inteso come un bottino da rubare o una preda da abbattere, idee lontanissime dalla visione del mondo tradizionale dei nativi americani, prima combattuti, poi rinchiusi nelle Riserve e infine spogliati della loro anima, sacrificata sugli altari del gioco d’azzardo e dell’alcolismo.

    Oaks editrice | pp. 430

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  • I vinti della liberazione

    € 28,00
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    di Paul Sérant

    Cosa accadde in Europa Occidentale al termine della Seconda Guerra Mondiale? Lo scrittore Paul Sérant riapre una pagina di storia dimenticata, allo scopo di riportare l’attenzione sull’epurazione avvenuta in Europa Occidentale e sulla repressione politica che fu messa in atto in diverse nazioni al termine del conflitto più sanguinoso che l’umanità abbia mai conosciuto. Attraverso una precisa ricostruzione dei fatti, Sérant ricorda che la fine di una guerra non coincide mai con la firma di trattato o con una data stampata su libro di storia.

    Paul Sérant (Parigi 1922 – Avranches 2002), durante l’occupazione tedesca partecipa alla Resistenza, e dopo la guerra collabora al servizio estero la BBC. Giornalista e scrittore, è un apprezzato studioso di esoterismo, argomento sul quale scriverà importanti saggi dedicati a Guénon e al pensiero tradizionalista.

    Orientale.

    Oaks editrice | pp. 408

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  • La grande fuga – Il massacro dei tedeschi orientali

    € 28,00
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    di Jürgen Thorwald

    Jurgen Thorwald prestava servizio nella marina tedesca quando le truppe sovietiche sferrarono l’offensiva che dalla Vistola li condusse fino al fiume Elba, dove si ricongiunsero agli Alleati. Thorwald mette da parte la prospettiva storico-militare e la glorificazione dei vincitori per concentrarsi sulle sorti, spesso tragiche, degli individui. Un’opera che è diventata un classico sul crollo della Germania Orientale.

    Oaks editrice | pp. 731

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  • Storia in Rete 136 – Febbraio 2017 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Il Giorno del Ricordo delle stragi delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata è sotto attacco. L’ultimo colpo di coda di una narrazione politicamente distorta e incapace di fare i conti col passato è in una lettera aperta a “Internazionale” a cui “Storia in Rete” ha deciso di rispondere con gli strumenti della storiografia scientifica esposti da Lorenzo Salimbeni.

    Ma questo numero ha una “doppia” copertina, dedicata alla sconsolata riflessione di Marco Cimmino su come l’Italia stia malamente sprecando anche il centenario della Grande Guerra, non solo nel suo immenso patrimonio spirituale e morale – così tanto importante in una patria senza timone com’è l’Italia di oggi – ma perfino nei suoi aspetti più pratici, ovvero lo sfruttamento del “turismo storico” che invece va alla grande in tutto il resto d’Europa.

    Poi, dalla Prima alla Seconda guerra mondiale: il tentativo di “spostamento verso il rosso” del Nazionalsocialismo a cavallo dell’attentato a Hitler del 20 luglio 1944. Una tesi che emerge dai rapporti dell’ambasciatore della RSI a Berlino, Anfuso analizzati da Paolo Simoncelli. E ancora, un ritratto di Rolandi Ricci, giornalista e avvocato, inascoltato consigliere di Mussolini durante i 20 mesi della guerra civile.

    Dall’Europa all’estremo oriente, la parabola di Rodzaevskij, il fondatore del Partito fascista russo in Manciuria, velleitario emulo di Mussolini divenuto in extremis ammiratore di Stalin; la genesi dell’idea del “complotto ultramassonico” dietro la Rivoluzione Francese a partire dagli scritti di un gesuita, ricostruita da Aldo A. Mola; Shivaji, il re dei Maratti che verrà eternato in una colossale statua di bronzo a Mumbay e che qualcuno vuole vedere come un condottiero “anti-islam”.

    Tre anticipazioni da altrettante nuove uscite in libreria ci portano quindi nell’Antica Roma, con gli eccessi della tavola dei Quiriti e la maniera migliore per rievocarla oggi; alla scoperta della… scoperta del clitoride, perché fino al 1500 la scienza medica occidentale aveva pressoché ignorato questo piccolo e prezioso organo del corpo femminile; nel fondo più nero della repubblica di Weimar, dove si consumarono i delitti a sfondo omoerotico di Fritz Haarmann, il “macellaio di Hannover” che seduceva “ragazzi di vita” per poi assassinarli e rivenderne le carni al mercato…

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete in edicola!!

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  • Storia in Rete 125-126 – Marzo / Aprile 2016 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Lo squadrismo è uno degli episodi della storia italiana che ha subito più distorsioni, sfruttamento retorico e damnatio memoriae. Chi erano gli appartenenti alle squadre d’azione? Violenti balordi al soldo del padronato e degli agrari? Borghesi scontenti? Una “calata degli Hiksos”? Eroi della rivoluzione traditi dalla normalizzazione? Ecco allora il ritratto di una generazione al di là della retorica, dell’olio di ricino e del manganello: le loro idee, le loro canzoni, la loro parabola storica.

    Storia in Rete passa quindi a ricordare anniversari importanti: il centesimo della Rivolta di Pasqua in Irlanda contro l’imperialismo britannico e i centocinquant’anni dalla Terza guerra d’Indipendenza, in quel 1866 che cambiò il volto d’Europa. E ancora, la stroncatura dell’ultima “fatica” di Corrado Augias che vorrebbe raccontare la vita di Gesù, l’ascesa del cardinal Mazzarino, un grande italiano a Parigi al servizio leale della regina di Francia, Carlo Borromeo, il Santo di Ferro, anima della Controriforma a Milano e infine la ricerca del Graal di Otto Rahn, il controverso archeologo delle SS.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di marzo-aprile!!

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  • Storia in Rete 123-124 – Gennaio / Febbraio 2016 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Dimenticata per 50 anni, poi mistificata, sfruttata e – oggi – sottoposta a un subdolo attacco fra la ridicolizzazione mediatica e il giustificazionismo storico (“gli italiani se la sono meritata perché erano fascisti”). La tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata è al centro di questo numero di «Storia In Rete». Un numero monografico che ripercorre la storia del confine orientale d’Italia dall’Ottocento al secondo dopoguerra, cercando di puntualizzare su quei temi che sono stati soggetti a distorsione nel dibattito storico e nella divulgazione. Così il lettore si accorge che a differenza di quanto propagandato negli ultimi anni, l’odio etnico in Venezia Giulia e Dalmazia non è stato provocato dalla snazionalizzazione degli slavi attuata dai governi italiani (e dal Fascismo in particolare) fra le due guerre mondiali. E’ un solco più profondo, che si è scavato in epoca asburgica per la nascita dei nazionalismi risorgimentali abilmente sfruttati da Vienna per mettere l’una contro l’altra le etnie dell’Impero austroungarico e in particolare per schiacciare quella più pericolosa e odiata: gli italiani. C’è poi un concetto fondamentale che spesso sfugge: non si può capire la tragedia delle foibe e dell’esodo senza considerarle nelle logiche balcaniche. Finché le categorie concettuali impiegate saranno quelle italiane, europee occidentali, noi non riusciremo a comprendere il perché di tanta violenza scatenata in quelle regioni. Aiuta in tal senso anche l’estratto dal saggio di Maria Teresa Giusti (Le Lettere, 2007) sull’occupazione della Iugoslavia durante la Seconda guerra mondiale, che evidenzia come le truppe italiane si siano trovate invischiate in un pantano di massacri e atrocità mai sperimentato prima nemmeno durante le guerre coloniali. Una allucinante guerra di tutti contro tutti, dove gli infoibamenti sono iniziati molto prima del 1943 da parte di iugoslavi su altri iugoslavi, come si vede anche da una terribile foto che Storia in Rete mostra. Un numero monografico densissimo, dove però paradossalmente sono proprio le foibe stesse a restare sullo sfondo, essendo necessario più spiegare il “perché” che non descrivere il “come”.

    Guarda l’anteprima in flash del numero 123-124

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  • Storia in Rete n. 76 – febbraio 2012 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Storia in Rete dedica gran parte del numero di febbraio 2012 ad un dibattito serrato attorno ai fatti di Pontelandolfo e Casalduni, quando nell’agosto del 1861 un’escalation di violenze e uccisioni portò il Regio Esercito a compiere una terribile rappresaglia su quei due paesi del Sannio. Molti i lettori – e preparatissimi – che ci hanno scritto, e ricchissima è la documentazione e le repliche che Storia in Rete presenta, con la prospettiva di trasformare il dibattito in una presa di coscienza globale sugli aspetti oscuri del Risorgimento e – perchè no? – in una futura tavola rotonda. A margine di questo dibattito, altri due aspetti controversi: lo scontro dell’Aspromonte fra i garibaldini e l’esercito regolare e la partecipazione di Giuseppe Massari, liberale e meridionale, alla realizzazione di quella Legge Pica che sancirà la brutale fine del brigantaggio al Sud. Due aspetti della complessa realtà che l’Italia si trovò ad affrontare con la fine dell’epoca eroica del Risorgimento per entrare in quella della dura realpolitik.E all’epoca post-risorgimentale appartiene un altro grande personaggio, Alfredo Oriani, di cui Storia in Rete dà un breve ritratto, in particolare per la sua influenza sul Fascismo.

    Con un balzo indietro, invece, la collaborazione fra Storia in Rete e Ars Historiae ci porta nell’età napoleonica, con la rievocazione storica di un particolare ufficiale dell’Armée imperiale: l’ispettore alle riviste. E da Napoleone a ben altri conquistatori: in occasione del ritiro definitivo delle forze armate USA dall’Iraq, un excursus su come venne pianificata (e non si fece nulla per evitare) la prima guerra contro Saddam Hussein, fra 1990 e 1991.

    E ancora, l’influenza dell’esoterismo e dell’occulto nella Storia: dalle radici nelle società segrete del Nazismo al ritratto di Nostradamus, nella serie sui Grandi Iniziati che Storia in Rete sta pubblicando. E per finire, Medioevo, con il filo rosso che, almeno nella leggenda, lega la morte del giovane Corradino di Svevia con la rivolta del Vespro in Sicilia, alla fine del 1200.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di febbraio 2012!!!

    LEGGI IL SOMMARIO DEL NUMERO 76

     

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  • Storia in Rete n. 47 – settembre 2009 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Storia in Rete di settembre 2009 apre, sulla scia dell’uscita del film di Quentin Tarantino “Bastardi senza gloria”, con la prima parte di un articolo sui crimini commessi dagli Alleati – e rimasti largamente impuniti – durante la Seconda guerra mondiale. Seguono due interviste: con Fabio Isman Storia in Rete parlerà di mercanti d’arte rubata e con Alessandro Barbero di romanzo storico e di figure cardine della storia europea ed italiana. Il reportage da Lipsia, al Wave Gothic Treffen, è l’occasione per riflettere sulle sinergie che è possibile creare in Italia fra storia, musica alternativa e mercato. Continua quindi la vicenda di Montanelli e delle molte mezze verità (o bugie intere) con cui ha costruito la sua autobiografia: sotto esame – stavolta – il suo non eccelso stato di servizio da militare e il grado di capitano completamente inventato. E ancora, la seconda puntata dell’intricata vicenda sentimentale (ma non solo) fra Mussolini e Alice Pallottelli. Storia in Rete getta quindi uno sguardo al “dietro le quinte” della Marcia su Roma, con il raffreddore che impedì a Giolitti di bloccare l’ascesa di Mussolini, e con un balzo indietro nel tempo, all’età dell’Inquisizione, dove – sorpresa! – il Sant’Uffizio sembra proprio essere stato un argine di garantismo nell’epoca dei roghi facili. Infine la vicenda della Maschera di Ferro: invenzione di Voltaire romanzata da Dumas o un vero mistero della Francia secentesca?

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di settembre!

    LEGGI IL SOMMARIO DEL NUMERO 47

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  • Storia in Rete n. 45 / 46 – luglio agosto 2009 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    LEGGI IL SOMMARIO DEL NUMERO 45/46

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  • Storia in Rete n. 42 – aprile 2009 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    In questo numero Storia in Rete spiega ai lettori i parallelismi inquietanti fra la crisi del 1929 e quella che stiamo vivendo in questi giorni. Due brevi articoli, quindi, danno conto del boicottaggio meditatico del film “Katyn” (di cui pure Storia in Rete si era occupato nel numero 41) e dello stato dell’arte su Via Rasella, alla luce delle ultime inchieste e rivelazioni del quotidiano “Avvenire” e della stessa Storia in Rete. Seguono due articoli che raccontano la gioventù idealista e generosa dell’Italia passata, quella che voleva la giustizia sociale agli ordini del tenente partigiano “Jak” e quella che si riversò a Fiume agli ordini di D’Annunzio nel 1919. Ancora eroismo d’italiani, ma anche le atrocità commesse dagli Alleati durante l’invasione della Sicilia, nell’anticipazione del volume di Andrea Augello, “Uccidi gli italiani”. Continua il racconto dell’avventura dell’Italia fra le stelle, a cura dell’Agenzia Spaziale Italiana e di Storia in Rete. Dal cielo stellato a quello più vicino, ecco l’incredibile racconto degli aeroplani a propulsione nucleare: un sogno degli anni Cinquanta mai realizzato. Due “ultime puntate”, quindi: la conclusione dell’inchiesta di Storia in Rete su come in Italia non riesca a decollare l’industria del documentario storico, a tutto vantaggio della concorrenza straniera, e la storia dei Servizi segreti militari italiani, dalle origini alla Seconda guerra mondiale. Ancora gioventù italiana, la “meglio gioventù” senz’altro, nel racconto di come nacquero i Cacciatori delle Alpi di Garibaldi, a 150 anni dalla fondazione del Corpo. Infine il rientro delle opere d’arte trafugate da Napoleone grazie all’opera di ambasciatore-imballatore di Antonio Canova e Giovannino Guareschi, la penna più tagliente d’Italia contro amici e nemici, senza compromessi.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di aprile 2009

    LEGGI IL SOMMARIO DEL NUMERO 42

     

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  • Storia in Rete n. 41 – marzo 2009 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Storia in Rete di marzo 2009 si addentra nel mistero delle Fosse di Katyn, dove i sovietici sterminarono 11 mila prigionieri polacchi, riprendendo un capitolo dal volume di Franco Bandini “L’estate delle tre tavolette” (Iuculano ed.).  Aldo A. Mola ci parla quindi della Seconda guerra d’indipendenza e di come l’Italia di oggi si lasci sfuggire l’occasione di celebrare l’epopea del Risorgimento. Novant’anni fa – quindi – nasceva il movimento fascista. Lo raccontano le pagine di Giorgio Pini e Duilio Susmel di “Mussolini l’uomo e l’opera”. La ripubblicazione di un volume fotografico di Luciano Garibaldi è quindi l’occasione per approfondire la piaga della guerra infinita in Afganistan. Con un reportage esclusivo per Storia in Rete, Gian Paolo Pelizzaro analizza una famosa foto della strage di Via Rasella (23 marzo 1944) che fu dichiarata falsa nel 2003 in tribunale, ma per la quale una scientifica analisi sul campo suggerisce una verità del tutto differente. Continuano poi con la terza puntata rispettivamente la storia dello spazio italiano (a cura dell’Agenzia Spaziale Italiana) e il nostro viaggio nel deserto culturale attorno al documentario storico in Italia, di Fabio Andriola. La tragedia del transatlantico “Empress of Canada” ci riporta quindi al 1943, quando il maggior successo di un sommergibile italiano – il “Da Vinci” – si trasforma in disastro allorchè si scoprirà che nelle stive della nave britannica erano intrappolati centinaia di prigionieri italiani (“Lasciati affogare” di Orazio Ferrara). La salita alla Casa Bianca del primo presidente afroamericano è l’occasione per ripercorrere le vie della tratta schiavista (“Chi è senza peccato…” di Maurizio Maggini ed Emanuele Mastrangelo): una vergogna dalla quale nessun popolo è esente, dagli europei ai mussulmani e gli stessi africani. Un nuovo libro edito dal CNR ci fa quindi esplorare il ricco zoo di pietra, bronzo e mosaico del Vaticano, dove animali mitici e reali popolano le opere d’arte con la loro simbologia (“Il bestiario di San Pietro” di Sandro Barbagallo). Al Risorgimento ci riporta “Il mistero del quinto uomo” di Roberto di Ferdinando: chi aiutò Orsini nell’attentato fallito contro Napoleone III? E per finire, un ritratto di Eleonora Duse di Valeria Palumbo: la divina infelice.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di marzo

    LEGGI IL SOMMARIO DEL NUMERO 41

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  • Storia in Rete n. 17- marzo 2007 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    In questo numero:

    ° “Che” Disastro !!!

    Sono quarant’anni che Ernesto «Che» Guevara se n’è andato, complice la sventagliata di mitra di un soldato boliviano. Ma prima che l’ondata delle celebrazioni travolga tutto e tutti, sarà bene dare un’occhiata seria, e con la lente di ingrandimento, ad una fi gura storica scivolata troppo presto, e troppo facilmente, nel Mito. Perché da un esame attento icona del Novecento esce con le ossa rotte, con qualche mistero in meno e almeno uno in più…

    ° Colombo sbagliò strada… e trovò l’America

    L’uomo che scoprì il Nuovo Mondo fu un grande visionario e un fervente cristiano. Ma anche un uomo dotato di una fortuna sfacciata: partendo sulla base di errate indicazioni di cartografi rischiò la morte nel tentativo di raggiungere da occidente Cipango il Paese del Sol Levante. Se non fosse inciampato per caso in un continente sconosciuto… Ecco vita, morte e miracoli di un personaggio che i nostri studenti conoscono poco

    E inoltre:

    • Veri o falsi? I diari del Duce: rivelazione o solo l’ennesima bufala?
    • La pagliuzza nell’occhio… Crimini italiani in Iugoslavia… e quelli iugoslavi in Iugoslavia?
    • I gattopardi Breve storia del trasformismo, da Depretis a Follini
    • Quello strano volo L’impresa di Rudolf Hess narrata dalla guardia di Hitler
    • Così trionfò la ragione – Come il Cristianesimo fu il motore dell’Occidente
    • Monte San Michele 1916 L’assalto austriaco alle nostre linee coi gas e mazze ferrate
    • Scontro di giganti Scipione contro Catone: così Roma divenne grande
    • Le beatitudini della follia Jacopone da Todi, pazzo, mistico o addirittura santo?
    • La «Nouvelle Femme»: La donna moderna nasce negli atelier impressionisti

     

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