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Italiani per forza
€ 17,00di Dino Messina
Fu colonizzazione del Mezzogiorno o nascita di un Paese moderno? A centosessant’anni dall’Unità d’Italia, un’inchiesta storica che prende le distanze dal mito dell’impresa eroica e senza macchie ma ridimensiona soprattutto le ricostruzioni di un Meridione felice e florido sotto i Borbone, aggredito a tradimento dai Savoia. Il Regno delle due Sicilie era davvero una grande potenza economica in ascesa tra cantieristica, acciaierie, tessile e agroalimentare? Quali erano effettivamente il tenore di vita di un abitante del Regno e il suo livello di istruzione? E nell’impresa dei Mille quanti furono i patrioti di origine meridionale? Quanti i liberali che insorsero e si unirono ai garibaldini? Quale fu in quegli anni il vero ruolo della malavita organizzata e quello del brigantaggio? I capitoli controversi analizzati e «rivoltati» dall’autore sono molti: dai fatti di Fenestrelle agli incendi di Pontelandolfo e Casalduni sul cui fuoco continuano a soffiare i «neoborbonici».
Solferino | pp. 320
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Storia in Rete n. 79 – maggio 2012 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Maggio 2012: Storia in Rete riapre il dibattito su uno dei maggiori pensatori italiani del XX secolo: Gramsci. Stritolato dai due regimi fascista e sovietico, col primo determinato a “non far pensare quel cervello” e il secondo a liberarsi di un pensatore anti-stalinista, troppo libero e tutto sommato trasformabile in un comodo martire, facendo fare il lavoro sporco alla dittatura di Mussolini. Un capitolo oscuro della storia italiana. E dalla fine di Gramsci a quella di Robert F. Kennedy: gli avvocati di Sirhan chiedono la riapertura del caso e spunta di nuovo la tesi di un “secondo sparatore”. Storia in Rete torna quindi sul tema del Brigantaggio, con una ricca serie di articoli: dai ripensamenti inglesi all’appoggio a Torino nel 1861 a storie di guerra dei cavalleggeri italiani e di amore fra briganti lucani.
Anche l’inserto di Ars Historia di questo mese si focalizza sulla rievocazione storica del Brigantaggio.E ancora, un ritratto di Hergé, il papà di Tintin: un personaggio politicamente scorretto cui nel dopoguerra – e ancor più oggi – è stata attribuita una “verginità politica”. Quindi uno sguardo sul Brasile: il fascismo brasiliano dell’Azione Integralista e i rapporti non idilliaci fra Rio de Janeiro e Torino all’indomani dell’unità d’Italia. E sempre all’indomani dell’unità, i censimenti. Uno dei tanti paragoni impietosi fra l’Italia di allora e quella di oggi…Per finire, due casi di come la diplomazia italiana fa… gli interessi dell’Italia: dalla fine del veto all’ingresso della Croazia in Europa – senza che Zagabria abbia fatto nulla per assolvere ai suoi doveri verso gli esuli giuliano dalmati – al caso del professor Giulio Vignoli, zittito in una conferenza dal console italiano a Nizza perché “irredentista”.
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Storia in Rete n. 76 – febbraio 2012 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Storia in Rete dedica gran parte del numero di febbraio 2012 ad un dibattito serrato attorno ai fatti di Pontelandolfo e Casalduni, quando nell’agosto del 1861 un’escalation di violenze e uccisioni portò il Regio Esercito a compiere una terribile rappresaglia su quei due paesi del Sannio. Molti i lettori – e preparatissimi – che ci hanno scritto, e ricchissima è la documentazione e le repliche che Storia in Rete presenta, con la prospettiva di trasformare il dibattito in una presa di coscienza globale sugli aspetti oscuri del Risorgimento e – perchè no? – in una futura tavola rotonda. A margine di questo dibattito, altri due aspetti controversi: lo scontro dell’Aspromonte fra i garibaldini e l’esercito regolare e la partecipazione di Giuseppe Massari, liberale e meridionale, alla realizzazione di quella Legge Pica che sancirà la brutale fine del brigantaggio al Sud. Due aspetti della complessa realtà che l’Italia si trovò ad affrontare con la fine dell’epoca eroica del Risorgimento per entrare in quella della dura realpolitik.E all’epoca post-risorgimentale appartiene un altro grande personaggio, Alfredo Oriani, di cui Storia in Rete dà un breve ritratto, in particolare per la sua influenza sul Fascismo.
Con un balzo indietro, invece, la collaborazione fra Storia in Rete e Ars Historiae ci porta nell’età napoleonica, con la rievocazione storica di un particolare ufficiale dell’Armée imperiale: l’ispettore alle riviste. E da Napoleone a ben altri conquistatori: in occasione del ritiro definitivo delle forze armate USA dall’Iraq, un excursus su come venne pianificata (e non si fece nulla per evitare) la prima guerra contro Saddam Hussein, fra 1990 e 1991.
E ancora, l’influenza dell’esoterismo e dell’occulto nella Storia: dalle radici nelle società segrete del Nazismo al ritratto di Nostradamus, nella serie sui Grandi Iniziati che Storia in Rete sta pubblicando. E per finire, Medioevo, con il filo rosso che, almeno nella leggenda, lega la morte del giovane Corradino di Svevia con la rivolta del Vespro in Sicilia, alla fine del 1200.
Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di febbraio 2012!!!
LEGGI IL SOMMARIO DEL NUMERO 76
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Prigionieri dei Savoia
€ 11,00di Alessandro Barbero
Il libro che ha cercato di intaccare il “mito” di Fenestrelle: il terribile carcere piemontese in cui vennero rinchiusi a migliaia i prigionieri di guerra dell’esercito borbonico dopo l’annessione al Regno d’Italia nel 1861 e, successivamente, anche molti “briganti” catturati nel Meridione e spesso appartenenti a bande irregolari rimaste fedeli alla dinastia dei Borbone. Barbero – attingendo a fonti archivistiche – tende a ridimensionare la portata degli internamenti a Fenestrelle che, secondo la storiografia neo-borbonica, avrebbero comportato migliaia e migliaia di morti anche a seguito di condizioni carcerarie brutali. L’uscita del libro ha causato molte polemiche (Barbero è stato accusato anche di non aver consultato tutti gli archivi disponibili) e repliche che fanno considerare tutt’altro che esaurita la questione.
Edizioni: Laterza | pp. IX-369