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Home Page | Products tagged “Borbone”

Borbone

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  • Addio mia bella addio

    € 18,00
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    di Alberto Leoni

    Addio mia bella addio è una canzone del 1848 che cantavano i giovani volontari che combattevano per la libertà dell’Italia. Di quei ragazzi oggi restano i teschi negli ossari di Custoza, di San Martino e in tanti altri luoghi d’Italia. E allora, per capire cosa animava quei giovani è necessaria una narrazione «dal basso», una storia militare che porti a immedesimarsi negli uomini di quel tempo, oggi così svalutato. Alberto Leoni ha ripercorso i campi di battaglia di allora, camminando su quei colli, in quei vigneti, visitando le case che ancora oggi portano i segni delle cannonate. E ripercorrendo quelle strade, salendo su quelle alture o visitando quelle cascine, il lettore riuscirà a varcare il cancello del Tempo, riappropriandosi così del passato per capire meglio il presente.

    Edizioni: Ares | pp. 400

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  • Storia in Rete 141 – 142 – Luglio / Agosto 2017 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    A un anno dal fallito golpe di Ankara il potere di Erdogan in Turchia è sempre più forte. E si manifesta anche attraverso una rivalutazione della storia imperiale ottomana, con le grandiose celebrazioni che ogni anno si tengono “spontaneamente” per ricordare la conquista di Costantinopoli, il 29 maggio 1453. Una storia fatta di grandi vittorie ma anche di schiavismo, massacri, espansionismo imperialista ai danni dell’Europa, e che l’Europa farebbe bene a ricordare a sua volta. Storia in Rete dell’estate 2017 racconta le relazioni fra Occidente e Impero ottomano dal XIII secolo al tramonto ottocentesco del “malato d’Europa”. Una storia che dovrebbe far riflettere e soprattutto far riconsiderare tanti complessi di inferiorità che oggi minano l’autocoscienza e l’autostima dei popoli europei. E una di queste mine – spiega Antonello Carvigiani – è stata smascherata da un affilato saggio di Rodney Stark, un docente di storia protestante che difende il Cattolicesimo dalle “leggende nere” dure a morire con cui è stato infangato nei paesi della Riforma.

    Continua poi anche questo numero di Storia in Rete il dibattito sul Risorgimento. Lo fa Pino Aprile, analizzando quelle elite meridionali che “tradirono e furono tradite”, lasciando il sud in uno stato semi-coloniale, e Pierluigi Romeo di Colloredo, che evidenzia come il regno delle Due Sicilie fosse minato al suo interno da discordie fra terraferma e Sicilia, rispondendo anche alle affermazioni di Aprile sul numero 140 di Storia in Rete a proposito del generale Cialdini.

    Dal Risorgimento a uno dei più torbidi segreti dell’Italia contemporanea: quello della morte di Mussolini. Sandro Provvisionato rivela un inedito memoriale che raccoglie la confessione nientemeno che di Walter Audisio, il “colonnello Valerio”, sedicente “giustiziere” del Duce. Una confessione rilasciata in segreto a dei suoi compagni di partito negli anni Cinquanta che sotto certi aspetti lascia perplessi (avrà detto la verità?), ma dall’altro conferma una tesi che in pubblico i vertici partigiani hanno negato per decenni: quella della “doppia fucilazione”, con forza sostenuta da Pisanò e Bandini e confermata solo di recente dalle analisi forensi.

    Poi Roberto Festorazzi getta una luce inedita sui contatti segreti di Leo Valiani con l’intelligence britannica. Contatti molto più profondi e vincolanti di quelli ufficialmente riconosciuti dall’esponente giellista, e che suggeriscono anche inquietanti spiegazioni alle modalità sbrigative e tutt’altro che chiare con cui si giunse all’esecuzione di Mussolini.

    E ancora, una perizia di Storia in Rete su una delle foto pubblicate nel numero 129-130 dell’estate del 2016 dimostra che si trattava in realtà di un fotoritocco. Ma chi e perché ha avuto interesse a millantare la presenza di un agente dell’OSS sui luoghi dell’esecuzione di Mussolini proprio in quei giorni di fine aprile? Lo smascheramento di un falso non fa che spalancare nuovi campi d’indagine, tanto più visto che le foto ritoccate provenivano proprio da un ex agente segreto d’oltreoceano…

    Infine, raccontato da Marcello De Angelis, il ritratto di uno dei grandi militari italiani del XX secolo: Federico Baistrocchi. Uno dei migliori organizzatori e riformatori del Regio Esercito, che dopo aver preparato le basi per la vittoria italiana in Abissinia nel 1935 venne messo da parte da Mussolini, anche per le invidie e i malumori che aveva suscitato fra i suoi meno capaci colleghi.

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  • Storia in Rete 140 – Giugno 2017 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Chi ha voluto la morte dei fratelli Rosselli? Ottant’anni fa Carlo e Nello Rosselli furono assassinati da terroristi neri francesi affiliati alla “Cagoule”. Per ordine dei servizi segreti italiani? Di Ciano, Anfuso o addirittura dello stesso Mussolini? O per un’astuta manovra dell’NKVD di Stalin? Le due tesi si confrontano su Storia in Rete di giugno: quella classica e quella – sconvolgente – lanciata da Franco Bandini nel 1990, sul saggio “Il cono d’ombra”, che gli costò l’ostracismo e l’esclusione dalle collaborazioni con giornali su cui pubblicava da decenni.

    Continua poi su Storia in Rete il dibattito sul Risorgimento: Pino Aprile risponde a Pierluigi Romeo di Colloredo su Cialdini mentre i contributi di intellettuali e lettori portano avanti la discussione su identità nazionale e storia del Risorgimento.

    L’arrivo sul piccolo schermo della serie TV “1993” è poi l’occasione per gettare un’occhiata su quello che fu davvero l’anno delle bombe, della svolta politica e del passaggio fra Prima e Seconda repubblica. L’anno dei complotti, che all’epoca molti esponenti politici di primo piano denunciarono apertamente, e che oggi sembrano essere stati dimenticati.

    Un balzo indietro di oltre 90 anni, poi, ci permette di fare un paragone fra l’emigrazione italiana dei primi del Novecento e ciò che avviene oggi: a guidarci in questo viaggio è un testimone d’eccezione, Mario Appelius, che a 14 anni si imbarcò come mozzo su una nave che trasportava emigrati (regolari) italiani verso il nuovo mondo. Una umanità verace, ordinata, dignitosa, che – sorpresa – partecipò alle Radiose Giornate del maggio 1915 e mandò migliaia di volontari (fra cui Appelius stesso), a combattere nelle trincee della Grande Guerra…

    E ancora, storia a fumetti, con le tavole da “Alcazar” pubblicato dal giovane Ferrogallico, nell’ 80° dell’assedio della fortezza di Toledo, le memorie di Gino Longo, figlio di uno dei più importanti capi del Partito Comunista italiano, nelle attività di propaganda per “convertire” allo stalinismo i prigionieri di guerra italiani nei gulag sovietici, e il ritratto di Pierre Gaxotte, storico controcorrente della Rivoluzione Francese.

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  • Storia in Rete 139 – Maggio 2017 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Matteotti: sotto il delitto, niente! Questa la sconvolgente conclusione della monumentale inchiesta che da anni Enrico Tiozzo (università di Göteborg) sta portando avanti sul deputato socialista ucciso da una squadraccia fascista nel 1924. I complotti inglesi? Quelli sabaudi? Le lobby del petrolio e del gioco d’azzardo? L’ordine di Mussolini? I documenti “compromettenti” da far sparire? Le “denunce infuocate” che avrebbero segnato la sua “condanna a morte”? Niente di tutto questo ha una base reale. Tiozzo smantella per tabulas tutte le teorie accumulate negli ultimi 90 anni sulla tragica fine di Matteotti.

    L’anniversario dei 90 anni dà inoltre l’opportunità di riflettere su un altro aspetto di quegli anni tumultuosi: la nascita del regime fascista. E’ nel 1927, infatti, e non negli anni precedenti, che andrebbe cercata la “data di nascita” della dittatura, con il consolidarsi del giro di vite contro le opposizioni (dai partiti alla massoneria ai singoli dissidenti) che avrà il suo acme coi quattro attentati alla vita di Mussolini nel giro di pochi mesi.

    Con un balzo indietro, Storia in Rete di maggio torna sui temi bollenti del Risorgimento. E lo fa con una dettagliata “apologia” di Cialdini, generale figlio del suo tempo e oggi sottoposto a un linciaggio mediatico che si basa su tante “leggende nere” e imprecisioni. Poi, lo scontro fra Cavour e Garibaldi durante la conquista del Regno delle Due Sicilie, un apparente caos che tuttavia non riuscì a intaccare il destino di unità della Penisola tracciato oramai inesorabilmente. E infine un botta-e-risposta fra un lettore e Pino Aprile: una “giornata della Memoria” per i caduti del Risorgimento non avrà effetti divisivi sulla società italiana? Il dibattito continua.

    Dai temi contemporanei alla storia della religione: la scoperta nelle fonti arabe di notizie sul Mandylion di Edessa suggerisce con ancora più fondamento la genesi della Sindone di Torino da quell’antichissima reliquia conservata in Siria fin dall’inizio dell’era cristiana, e giunta in Europa passando per Costantinopoli. Poi, il centenario delle apparizioni di Fatima, uno degli eventi che ha segnato la storia del XX secolo.

    E ancora, la vita nella grigia Budapest del 1952, una caldaia sul punto di esplodere contro la dittatura comunista, nel racconto di David Irving finalmente tradotto e pubblicato in Italia; la Maginot italiana costruita a tempo di record sulle Alpi al confine con la Svizzera, la Linea Cadorna; il rapporto non sempre lineare fra l’umanità e l’acqua e il sapone, con “l’invenzione” moderna dell’igiene intima e della biancheria.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete in edicola!!

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  • Storia in Rete 137-138 – Marzo-Aprile 2017 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Cento anni fa gli Stati Uniti entravano in guerra contro la Germania. Era il primo atto dell’intromissione degli States nella politica europea che nel tempo si sarebbe concretizzata nella trasformazione del Vecchio Continente in una dependance della superpotenza americana. Ma chi volle davvero l’ingresso degli USA in guerra? Il pretesto della guerra sottomarina tedesca era davvero fondato? Quali interessi economici spinsero la presidenza Wilson verso l’occulta violazione della neutralità ufficiale di Washington verso i belligeranti? Le trame del “complesso militar-industriale e bancario” USA vennero messe in luce dalla Commissione Nye del Senato USA, ma subito dimenticate. Per non infangare il presidente Wilson, artefice del primo grande balzo degli Stati Uniti verso la trasformazione in superpotenza imperialista globale. Le scoperte della Commissione Nye e le trame anglo-americane per costruire una “anglocrazia” mondiale sono al centro di due articoli di “Storia in Rete”. Poi, lo strano esilio di Trotsky a New York, dove fra 1916 e 1917 il padre dell’Armata Rossa trovò collaborazioni lucrose e una vita agiata. Oltre a finanziamenti per portare la rivoluzione a Pietrogrado… E ancora, sempre cento anni fa si svolgeva la vicenda di Robert Goldstein, “l’uomo più sfortunato di Hollywood”. Produttore di un film patriottico uscito al momento sbagliato, fu condannato a 10 anni di carcere sulla base di una legge che ricorda in maniera inquietante l’attuale DDL sulle “fake news” presentato nel Parlamento italiano…

    Questo il tema di copertina di Storia in Rete. Che questo numero apre una collaborazione fissa con Pino Aprile sui temi del Risorgimento e del revisionismo sulla riunificazione d’Italia. Prima puntata, per aprire il dibattito, la proposta di istituire una Giornata della Memoria per le vittime del processo risorgimentale.

    Ancora America nei due articoli dedicati al nuovo libro di Nico Perrone su De Gasperi: l’umiliante viaggio negli USA del presidente del consiglio nel 1947, a cavallo della firma del diktat di Parigi, e gli effetti del Piano Marshall sullo stile di vita degli italiani. Un cavallo di Troia con cui l’american way of living entrò nel nostro paese dopo la Seconda guerra mondiale.

    Con un balzo indietro, poi, Storia in Rete analizza la guerra in Iugoslavia del 1941-43: perché l’Italia e la Germania invasero il paese balcanico? Fu solo un’aggressione imperialista o c’erano gravi motivi a spingere i due dittatori, per una volta d’accordo sul da farsi? E dall’invasione all’occupazione: le atrocità commesse dal Regio Esercito in Iugoslavia viste in una prospettiva allargata, citando tutti i documenti e non solo facendo cherrypicking delle citazioni per corroborare narrazioni a tesi.

    Infine, l’analisi del Robinso Crusoe di De Foe, il romanzo dell’incontro fra uomo civilizzato e natura selvaggia.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete in edicola!!

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  • Storia in Rete 128 – Giugno 2016 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Il Mezzogiorno e l’Unità d’Italia. Nel 1860-61 ci fu veramente un genocidio, come sostiene Pino Aprile – intervistato da Storia in Rete – sul suo ultimo libro “Carnefici”? Oppure la statistica e la demografia raccontano un passaggio dagli Stati preunitari a quello unitario differente? In ogni caso, come racconta un nuovo saggio anticipato sulle pagine di Storia in Rete, i contadini del Sud pagarono un alto prezzo perché con l’arrivo del liberismo il loro “stato sociale” formato dalle terre comuni venne privatizzato. Allora come oggi, era il “libero mercato” che lo chiedeva…

    Dalla nascita del Regno d’Italia alla sua fine: il settantesimo anniversario del referendum istituzionale del 2 giugno 1946 è l’occasione per rileggere dubbi, irregolarità ed esiti – per nulla scontati – della consultazione che vide nascere fra le polemiche e il rischio di una nuova guerra civile la Repubblica italiana. Un dossier racconta quei giorni del giugno ’46.

    Quindi due documenti inediti aprono degli spiragli interessanti sulle vicende di due protagonisti del novecento italiano: Giacomo Matteotti ed Enrico Mattei.
    Chi era Otto Thierschädl, il doppiogiochista che cercò di salvare Matteotti? Socialista e squadrista, traditore di guerra e informatore per conto della Ceka di Dumini… una vita miserabile con un unico guizzo di dignità: aver cercato di mettere in guardia Matteotti dall’aggressione che la squadraccia di Dumini gli stava preparando.
    Poi Enrico Mattei e gli inizi della sua carriera, durante il Ventennio. Un periodo di successi economici che venne contestato al patron dell’ENI subito dopo la caduta del Regime, con l’accusa infamante di “arricchimento illecito” ai danni degli ebrei e sostenendo il riarmo della Germania… accuse alle quali rispose lo stesso Mattei in un memoriale inedito.

    E ancora l’ottantesimo anniversario della proclamazione dell’Impero in Africa Orientale e i suoi risvolti sulla politica internazionale e l’improbabile matrimonio d’interessi fra il Comunismo stalinista e il Sionismo che condusse alla nascita dello Stato di Israele. Un connubio durato lo spazio di poche settimane, durante le quali Tel Aviv incassò l’appoggio di Mosca all’indipendenza israeliana per poi gettarsi subito nelle braccia degli Stati Uniti, lasciando Stalin deluso e furibondo…

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di giugno 2016!!

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  • Mazzarino

    € 19,90
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    di Stefano Tabacci

    Mazzarino: abile burattinaio della politica europea o pallida controfigura di Richelieu? Stefano Tabacchi ricompone l’immagine di Mazzarino, il Cardinale italiano alla corte di Francia, l’abile manovratore e dominus assoluto della politica europea del XVII secolo. La biografia indaga sul vero ruolo che Mazzarino ebbe in quella particolare fase della storia francese ed europea rappresentata dalla transizione verso l’assolutismo monarchico. Da sempre messo a confronto con il suo predecessore Richelieu, il suo modello politico fu più “romano” che “francese”, appreso negli anni della giovinezza al servizio della Santa Sede. Ne emerge la figura di un politico che intese la sua azione come un’arte, una pratica molto raffinata, nel fedele servizio al sovrano.

     

    Salerno Editrice | pp. 368

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  • Storia in Rete n. 115 – maggio 2015 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Sesso e prostituzione nell’Antichità sono i temi di copertina di Storia in Rete di maggio. E poi sempre in relazione con l’attualità, il paragone fra legge Acerbo e Italicum, i 40 anni dalla fine della guerra del Vietnam, la svendita dell’Italia sul panfilo Britannia nel 1992. E ancora, il grande romanziere dimenticato Lucio d’Ambra, fra adesione e censura fascista, l’ultimo irredentista, il maltese Carmelo Borg Pisani, Talleyrand e Fouché, i “sempre a galla” del potere francese a cavallo fra XVIII e XIX secolo. Infine, il Carteggio Mussolini-Churchill: analisi di un maldestro tentativo di “debunking” operato da un libro appena uscito.
    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di maggio 2015.

    GUARDA LA COPERTINA DI STORIA IN RETE N. 115

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  • Storia in Rete n° 99 – gennaio 2014 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Storia in Rete n. 99 presenta ai suoi lettori un dossier sull’altra metà della vergogna dello schiavismo, quello mussulmano. Un fenomeno storico durato oltre mille anni e che provocò danni all’Africa non inferiori di quelli della tratta atlantica. Ma soprattutto che si abbatté anche sull’Europa, che dall’Islanda alle pianure della Russia meridionale divenne un enorme territorio di caccia per gli schiavisti islamici, con oltre un milione di persone in catene solo fra 1500 e 1600… E ancora, la storia in rete. Quando Wikipedia rischia di finire sotto scacco: il tentativo di distorcere a fini politici la voce su Norma Cossetto, la martire delle Foibe. Dai Gendarmi della Memoria alla necessità di rivedere la memoria: Mussolini e Matteotti, vite parallele di due rivoluzionari divisi dal caso, non dall’ideologia. E quindi le memorie di Massimiliano Majnoni, il banchiere testimone della convulsa stagione politica nella Roma fra 1944 e 1945. Storia in Rete fa quindi un passo indietro, nel Settecento francese. Dai salotti del Grand Siecle alla misteriosa fuga del Delfino, una lunga inchiesta, che pubblichiamo in esclusiva, giunta alla sua quarta puntata. E – last but not least – l’intervista che un gigante del giornalismo, Giovanni Ansaldo, riuscì a ottenere da Maria Sofia di Borbone-Napoli, l’ex Regina delle Due Sicilie detronizzata, in esilio a Parigi nel 1924 e le tracce letterarie della Roma di fine Ottocento nell’opera di un giovane di belle speranze da poco emigrato nella nuova capitale: Gabriele D’Annunzio.

    LEGGI IL SOMMARIO DEL N. 99

     

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  • Storia in Rete n. 85 – 86 novembre-dicembre 2012 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Sesso e prostituzione nell’Antichità sono i temi di copertina di Storia in Rete di maggio. E poi sempre in relazione con l’attualità, il paragone fra legge Acerbo e Italicum, i 40 anni dalla fine della guerra del Vietnam, la svendita dell’Italia sul panfilo Britannia nel 1992. E ancora, il grande romanziere dimenticato Lucio d’Ambra, fra adesione e censura fascista, l’ultimo irredentista, il maltese Carmelo Borg Pisani, Talleyrand e Fouché, i “sempre a galla” del potere francese a cavallo fra XVIII e XIX secolo. Infine, il Carteggio Mussolini-Churchill: analisi di un maldestro tentativo di “debunking” operato da un libro appena uscito.
    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di maggio 2015 !!!

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  • Storia in Rete n. 79 – maggio 2012 (pdf da scaricare subito)

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    Maggio 2012: Storia in Rete riapre il dibattito su uno dei maggiori pensatori italiani del XX secolo: Gramsci. Stritolato dai due regimi fascista e sovietico, col primo determinato a “non far pensare quel cervello” e il secondo a liberarsi di un pensatore anti-stalinista, troppo libero e tutto sommato trasformabile in un comodo martire, facendo fare il lavoro sporco alla dittatura di Mussolini. Un capitolo oscuro della storia italiana. E dalla fine di Gramsci a quella di Robert F. Kennedy: gli avvocati di Sirhan chiedono la riapertura del caso e spunta di nuovo la tesi di un “secondo sparatore”. Storia in Rete torna quindi sul tema del Brigantaggio, con una ricca serie di articoli: dai ripensamenti inglesi all’appoggio a Torino nel 1861 a storie di guerra dei cavalleggeri italiani e di amore fra briganti lucani.

    Anche l’inserto di Ars Historia di questo mese si focalizza sulla rievocazione storica del Brigantaggio.E ancora, un ritratto di Hergé, il papà di Tintin: un personaggio politicamente scorretto cui nel dopoguerra – e ancor più oggi – è stata attribuita una “verginità politica”. Quindi uno sguardo sul Brasile: il fascismo brasiliano dell’Azione Integralista e i rapporti non idilliaci fra Rio de Janeiro e Torino all’indomani dell’unità d’Italia. E sempre all’indomani dell’unità, i censimenti. Uno dei tanti paragoni impietosi fra l’Italia di allora e quella di oggi…Per finire, due casi di come la diplomazia italiana fa… gli interessi dell’Italia: dalla fine del veto all’ingresso della Croazia in Europa – senza che Zagabria abbia fatto nulla per assolvere ai suoi doveri verso gli esuli giuliano dalmati – al caso del professor Giulio Vignoli, zittito in una conferenza dal console italiano a Nizza perché “irredentista”.

    LEGGI IL SOMMARIO DEL NUMERO 79

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  • Storia in Rete n. 55 – maggio 2010 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Storia in Rete di maggio 2010 punta il dito sullo scandalo dell’oblio in cui è tenuta la figura di Camillo Benso, Conte di Cavour. Il Padre della Patria italiana nel 2010 compirebbe 200 compleanni e 150 anni fa completava il suo capolavoro, sostenendo Garibaldi e i suoi Mille. Ma chi lo ricorda? le sue dimore storiche sono dimenticate, in TV ci si scorda di lui fra i Grandi Italiani, una minima frazione degli appuntamenti dedicati al Centocinquantesimo lo riguardano. E allora Storia in Rete lo ricorda come economista, ne ricorda i nemici (che allora avevano ben altra statura di quelli di oggi) e ricorda che… eravamo stati avvisati che questo anniversario sarebbe caduto nel dimenticatoio, ennesima occasione sprecata per una nazione in cerca di identità.

    Lasciato il Risorgimento, Storia in Rete continua con la storia del servizio segreto di Mussolini per difendere l’Alto Adige dall’annessione nazista durante la RSI, e con la 15^ puntata chiude il primo ciclo di storia dell’astronautica italiana. Passa quindi a raccontare il viaggio della Sindone in una sconosciuta abbazia avellinese per difenderla dalle brame di Hitler, e la trista eredità lasciata da costui al suo effimero successore, l’ammiraglio Doenitz che per 20 giorni fu Fuhrer della Germania (o meglio, di ciò che ne restava). Con un balzo indietro si torna a quello che fu invece davvero un impero dei Mille Anni – quello Romano – che oltre a grandi Imperatori aveva anche grandi… suocere, come fu Matidia, suocera di Adriano. Poi nel 1565, a Malta assediata dagli ottomani in una battaglia vista con gli occhi di un testimone del tempo.  E ancora, Luigi Bonaparte, il fratello pedante e idiosincratico dell’Imperatore dei Francesi: una vita di piccolezze e nevrosi. Infine, Storia in Rete è a colloquio con Carlo Sburlati, l’assessore alla cultura di Acqui Terme che ha rinnovato il premio Acqui Storia aprendolo a tutta la cultura, non solo a quella di parte. Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di maggio!

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete numero 55 !!!

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