-
Al cuore dell’Impero – Napoleone e le sue donne
€ 18,00di Alessandra Necci
Nel sistema di potere che Napoleone costruisce, conquista dopo conquista, le sue donne (madre e sorelle in primis) sono fondamentali. Infatti sono la madre, le sorelle, le mogli e le amanti a raccontare al loro meglio il peggio del clan dei Buonaparte. In fondo, la straripante personalità maschile di Napoleone oscura di per sé i restanti fratelli. I maschi di famiglia, insomma, sono canne al vento, sempre piegate da quello che il solito genio di Chateaubriand definisce «il più potente soffio di vita che animò l’argilla umana»… Le femmine no, sono tutt’altro, usano altre armi e altre seduzioni, trasformano le loro debolezze in punti di forza, non si perdono dietro stupidi orgogli virili… Alessandra Necci dedica loro sette bei ritratti, a partire da quello della madre, Letizia Ramolino Bonaparte, ovvero la Grande Mère, che resterà al fianco di Nabulio, come lo chiamava da piccolo, sino alla fine, e chiudendo con Maria Luisa d’Asburgo, che ne sarà la compagna per non più di quattro anni, gli sopravviverà di un quarto di secolo, si risposerà, verrà seppellita a Vienna, nella cripta dei Cappuccini, come l’Asburgo che era sempre stata. Rispetto alle altre è quella con meno personalità e meno cuore. In mezzo le sorelle Carolina, Paolina ed Elisa e i due grandi amori: la prima moglie, Giuseppina, e Maria Walewska.
Marsilio | pp. 405
-
Il Diavolo zoppo e il suo Compare
€ 19,00di Alessandra Necci
Due celebri uomini politici, Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord e Joseph Fouché, vissuti a cavallo fra il ‘700 e ‘800 in Francia. Cresciuti entrambi in seno alla Chiesa, che hanno poi rinnegato, Ministro degli Esteri del Direttorio, di Napoleone e della Restaurazione l’uno, Ministro della Polizia l’altro, nemici quindi complici a seconda delle convenienze, sono divenuti il paradigma stesso dell’opportunismo politico, tanto da essere soprannominati “banderuole”. In realtà, Talleyrand e Fouché sono molto più di questo. Protagonisti di un’epoca straordinaria, quella fra Ancien Régime e Restaurazione, nella quale si è costruita la Francia e anche l’Europa moderna, sono riusciti a sopravvivere al crollo della monarchia, alla Rivoluzione, al Terrore, al Direttorio, all’Impero, alla Restaurazione, rivestendo quasi sempre ruoli di primissimo grado. Dichiaratamente infedeli ai regimi e agli uomini, hanno cercato di essere, soprattutto nel caso di Talleyrand, fedeli alla Francia. Intorno a loro, dietro di loro, c’è tutto un mondo che si muove e cambia, in una fase tragica e travagliata, densa di genio e di grandezza ma anche di drammi e atrocità. Freddi e sofisticati tessitori di strategie e intrighi, sono stati determinanti per far cadere il loro signore, Napoleone Bonaparte, ma anche per restituire alla Francia un ruolo centrale nell’Europa della Restaurazione. Traditori? Certo; ma in questa storia, tutti tradiscono tutti, a volte con qualche giustificazione, altre senza: per il potere o il denaro, per sopravvivere, per salvarsi, per vendicarsi, per il gusto di farlo. Tanto da far pensare che l’umanità si divida in due categorie, i traditori e i traditi.
Edizioni Marsilio | pp. 662