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  • Storia in Rete n. 112/113 – febbraio marzo 2015 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Storia in Rete di febbraio-marzo fa un tuffo fra Medioevo e i nostri giorni con la vicenda degli Antipapi: protagonisti di un nuovo saggio di successo di Elena Percivaldi, che ci racconta come la Chiesa di Roma minacciò più volte di spaccarsi sotto più successori di Pietro.

    Dal passato al presente, per parlare con Roberto Olla, già responsabile del TGStoria (purtroppo chiuso dalla RAI), di storia in TV, documentari e decadenza culturale dell’Italia: un paese che possiede il 70% del patrimonio storico-artistico mondiale e non riesce a produrre i propri documentari, ma ne importa dall’estero…

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  • Storia in Rete n. 111 – gennaio 2015 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Storia in Rete di gennaio 2015 (clicca qui per vedere copertina e anteprime) è andato in stampa proprio mentre a Parigi l’integralismo islamico si scatenava con l’attentato alla redazione di “Charlie Hebdo” e al supermercato kosher. Da qui la scelta di raccontare ai lettori quali sono le radici profonde storico-ideologiche delle attuali minacce del sedicente neo-Califfato dell’ISIS: le promesse di conquista delle capitali dell’Occidente (Costantinopoli e Roma) fatte dal Profeta in persona e i tentativi di realizzarle effettuate dai Saraceni, prima, e dagli Ottomani poi con gli sbarchi rispettivamente sulle coste tirreniche e ad Otranto.

    Poi, Storia in Rete torna sul caso Matteotti: il putiferio suscitato da una recente intervista di Arrigo Petacco sul blog di Beppe Grillo e un nuovo studio di un “outsider” come Enrico Tiozzo che però ha fornito un contributo determinante a rileggere le fasi del rapimento e dell’omicidio Matteotti in un’ottica diversa da quella “ufficiale”.

    Quindi con questo numero, il primo del 2015, Storia in Rete inizia le sue personali celebrazioni per i cento anni della Grande Guerra con una galleria di Eroi italiani. Il primo – partendo da una mostra che si sta tenendo al Museo Caproni di Trento – è Francesco Baracca, l’Asso degli Assi della caccia italiana, l’uomo dal Cavallino Rampante.

    E ancora. La specialità svedese: non i mobili da montare ma l’eugenetica, scheletro nell’armadio della socialdemocrazia scandinava, e poi la triste storia dei Coolies, gli “schiavi a pagamento” che alla fine dell’Ottocento sostituirono quelli veri con la scusa del “libero mercato”, e che hanno perfino cambiato la demografia di intere regioni mostrando il vero volto dell’emigrazione.

    Dai crimini contro l’umanità a quelli – non meno efferati – dei singoli: Massimo Centini racconta la vicenda di Cesare Verzeni, il “vampiro del Bergamasco”, il primo caso di assassino seriale studiato scientificamente nel nostro paese.

    Poi, Elena e Michela Martignoni parlano con Luigi de Pascalis, autore di un nuovo romanzo storico sulla figura di Giuliano l’Apostata, Aldo Mola racconta la caduta di Murat e il suo disperato, ma seminale, appello agli italiani da Rimini e ancora mostre, con l’intervista alla curatrice della mostra al Vittoriano su un grande pittore del Novecento: Mario Sironi.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di gennaio!!

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  • Storia in Rete n. 108 – ottobre 2014 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Storia in Rete di ottobre 2014 (clicca qui per vedere sommario e anteprime) torna nel periodo d’oro dell’Italia, i secoli del Basso Medioevo, dell’Umanesimo e del Rinascimento quando i condottieri di ventura italiani erano i migliori soldati d’Europa. Una grande mostra a Perugia è l’occasione per tornare su questi guerrieri che furono tanto signori della guerra quanto mecenati e soprattutto veri e propri imprenditori di quelle piccole-e-medie imprese della guerra che crearono l’Italia fra 1300 e 1500.

    Dal Medioevo vero a quello dei giorni nostri: la minaccia dell’ISIS e le sue radici esoteriche. Poi, un lungo dossier sulla Grande Guerra: una riflessione sul ruolo del conflitto nell’identità italiana di Ernesto Galli della Loggia (per gentile concessione di autore e di Nuova Storia Contemporanea), i tentennamenti del governo Salandra all’inizio della guerra e le crisi di coscienza degli interventisti e nazionalisti, divisi fra filo-tedeschi e anti-austriaci, la sottaciuta consonanza di posizioni fra Mussolini e Gramsci nel 1914, nel nome della “neutralità attiva e operante”.

    E ancora, il tentativo di delegittimazione del Premio Acqui Storia, con le incredibili polemiche e i surreali attacchi all’iniziativa. E quindi i crimini dimenticati commessi dall’esercito giacobino in ritirata da Napoli nel 1799 nella zona di Cassino e Isola Liri. Dall’invasione francese a quella franca, con la storia della calata di Carlo Magno contro i Longobardi alle Chiuse, nel 773.

    Infine, uno spazio speciale dedicato al senatore Giovanni Raineri, di cui ricorre l’80° anniversario della morte. Un grande convegno a Piacenza ricorda quello che fu un grande uomo di Stato, inventore dei Consorzi Agrari, ministro e animatore di una politica onesta e volta al bene comune.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di ottobre!!

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  • Storia in Rete n. 107 – settembre 2014 (pdf da scaricare subito)

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    Storia in Rete di settembre 2014 si dedica a due casi legati a doppio filo alle carte di Mussolini: si apre con la vicenda Guareschi-De Gasperi: possibile – come sostiene un recente saggio – che su questa vicenda possa essere stata scritta la parola “fine”? Evidentemente no, e Storia in Rete vi spiega perché. Poi, documenti inediti: se le clausole del Lungo Armistizio del 1943 rimasero segrete fino a dopo la fine del conflitto, Mussolini ne venne informato. Ma perché non fece rivelare gli sconvolgenti articoli della resa incondizionata alla sua propaganda? Dalle carte sparite (o ritrovate) a quelle che rischiano d’essere disperse: possibile che l’Archivio Centrale dello Stato debba essere “delocalizzato”?

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  • Storia in Rete n. 105/106 luglio – agosto 2014 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Un’estate all’insegna della Storia con il numero 105-106: dalla storia della caccia alle streghe in Europa fra Medioevo e Seicento alla verità sui cosiddetti “fratelli di Gesù” e gli altri parenti e congiunti che variamente vengono attribuiti al Nazareno. Poi, due protagonisti dell’Ottocendo: Metternich, con il suo triste tramonto durante la Rivoluzione del Quarantotto, e Quintino Sella, ministro delle Finanze di un’Italia irriconoscibile con i parametri moderni. Quindi, le due guerre mondiali: la Prima, nel cui centenario Storia in Rete dedica un ampio dossier sulle sue origine, e la Seconda, con le vicende di ULTRA e della guerra dei codici nel Mediterraneo e del rancore di De Gaulle verso gli angloamericani e il loro D-Day, considerato come un’invasione, non una liberazione, della Francia. Infine, la socializzazione durante la RSI: le convergenze inconfessate fra fascisti e comunisti nell’interesse delle fabbriche e un incredibile studio europeo degli anni Sessanta che rivalutava l’esperienza repubblicana.

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  • Storia in Rete n. 104 – giugno 2014 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Novant’anni dopo il Delitto Matteotti cosa resta da scoprire su quell’oscura vicenda? Praticamente tutto: trame, retroscena, veri mandanti e perfino alcuni degli esecutori materiali restano nell’ombra. Storia in Rete di giugno prova a fare il punto sul primo delitto di Stato del XX secolo in Italia.
    Da Matteotti alla Grande Guerra, nel suo centenario: un conflitto che vide due Pontefici al Soglio e molti dei futuri papi impegnati al fronte o nella diplomazia. E ancora, i nuovi studi sulle cause profonde della guerra, che escludono la tradizione del singolo motivo (l’imperialismo tedesco) e ipotizzano modelli più complessi e sfaccettati. Quindi un balzo indietro di 19 secoli, nell’Impero Romano: Apollonio di Tiana, il Gesù pagano. Storia in Rete ne parla con Miska Ruggeri, autore di un saggio filologico sul grande sapiente greco. Dall’Ellenismo al Rinascimento, con una mostra su Baccio Bandinelli, il rivale di Michelangelo, dimenticato per motivi politici. E ancora: Vlad III l’Impalatore e la sua guerra contro Maometto II, una crociata condotta con spietata ferocia da parte di entrambi. E il “Grande Gioco”, la rivalità fra Londra, San Pietroburgo (e l’intromissione di Berlino) nell’heartland del Vecchio Mondo: l’imprendibile Afghanistan. E infine Giuseppe Solaro, l’irriducibile federale di Torino durante la RSI che sognava un impossibile accordo fra Fascismo e Comunismo per combattere il capitale.
    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di giugno 2014 !!!

    LEGGI IL SOMMARIO DEL NUMERO 104

     

     

     

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  • Storia in Rete n. 103 – maggio 2014 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Come e dove nasce il concetto di “nuovo ordine mondiale”? E’ nell’Inghilterra dei Tudor che vengono gettati i semi di un’idea concreta e drammaticamente efficiente anche ai giorni nostri, la cui analisi non può essere liquidata come “complottismo”. Così come non fu “complottismo” il lavoro della Commissione Nye, che nel Senato USA degli anni Trenta dimostrò la congiura di banche, industriali e lobby per coinvolgere gli Stati Uniti nella Grande Guerra. E che per questo venne insabbiata bruscamente. Storia in Rete fa quindi un balzo indietro di quasi 2000 anni, alla crocefissione del Nazareno. Chi fu davvero il legionario che trafisse il costato del Cristo con la sua lancia? E qual è stato il destino quest’arma mistica? Medioevo, quindi, con Dante e la sua affiliazione all’arte dei Medici e degli Speziali, testimoniata da abbigliamento, scritti e una barbetta che compare in alcuni ritratti poco noti del Sommo Poeta. L’Italia contemporanea e la sua politica sono invece il tema di due articoli sul difficile rapporto fra sinistre e urne, fra tatticismi e sincera adesione alle regole democratiche, e sul tramonto dell’età giolittiana nel 1914, quando le dimissioni dello statista piemontese, coincidendo con lo scoppio della Grande Guerra divennero da manovra di palazzo la fine di un’epoca politica. E sempre la Grande Guerra è protagonista, nel centenario che s’avvicina, di una iniziativa di conservazione della memoria sul fronte alpino, “Ta-pum”. Infine, la Seconda guerra mondiale, con la nuova puntata dell’inchiesta esclusiva di Storia in Rete sui veri motivi, mandanti e scopi dell’attentato di via Rasella e con l’anticipazione dall’ultimo libro di Luciano Garibaldi, scritto a quattro mani con Simonetta Garibaldi, sugli ultimi giorni di Hitler e del Terzo Reich.

    LEGGI IL SOMMARIO DEL N. 103

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  • Storia in Rete n° 101/102 – mar. apr. 2014 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Storia in Rete n. 101-102 si concentra su due argomenti molto distanti fra loro: i 700 anni dal rogo dei Templari, quel 18 marzo 1314 e la guerra civile senza fine che ancora oggi divide l’Italia, in occasione dell’uscita dell’ultimo libro di Giampaolo Pansa e nel 70° anniversario dell’attentato di Via Rasella e della tragica rappresaglia delle Fosse Ardeatine, il 24 marzo 1944. Ai Templari Storia in Rete dedica un corposo dossier, incentrato sul mito nato dal rogo del 1314. Sulla storia più recente, invece, si concentra un’inchiesta sulla voglia di “guerra civile” che ancora oggi anima alcune fazioni politiche (tutt’altro che minoritarie), un’intervista a Giampaolo Pansa dove il giornalista piemontese si toglie più di un sassetto dalle scarpe e infine – in esclusiva per Storia in Rete – la prima puntata di un nuovo, esplosivo dossier sulle vere origini dell’attentato di Via Rasella, come emerge dalle memorie degli stessi protagonisti e dal confronto con le carte processuali. Ma Storia in Rete di marzo-aprile è molto altro: dall’intervista a Elena e Michela Martignoni, autrici di un nuovo, sensuale romanzo storico che ha come protagonista l’amante di papa Borgia, Vannozza Cattanei, al Congresso di Vienna, di cui quest’anno cade il 200° anniversario, fino a una nuova biografia di Benedetto Croce e al tragico disastro ferroviario di Balvano, nel 1944, insabbiato da governo di Brindisi e dal governo di occupazione alleato, al quale Storia in Rete ha anche dedicato un documentario disponibile in streaming (clicca qui).

    LEGGI IL SOMMARIO DEL N. 101/102

     

     

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  • Storia in Rete n° 100 – febbraio 2014 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Storia in Rete arriva al numero 100! Completamente rinnovata nella copertina e nella veste grafica, sempre coerente con la sua missione di fare Storia come nessun’altra rivista fa in Italia. Questo numero racconta i 60 anni dal ritorno di Trieste all’Italia, fra 1953 e 1954. Poi si concentra sullo spauracchio moderno, quello del “populismo”: è davvero una parolaccia politica o un insulto che serve alle vecchie nomenclature per gettare discredito su tutti coloro che hanno voluto rappresentare gli interessi del popolo? Dai Padri Fondatori degli USA al Movimento 5 Stelle, un viaggio alla scoperta del nuovo “fantasma” che si aggirerebbe per l’Europa… Quindi, una lunga carrellata di crimini e criminali: da Joe Valachi, il primo pentito di mafia in America, l’inventore del termine “Cosa Nostra” a Richard Kuklinski, l’uomo di ghiaccio, il sicario che uccise più di 200 persone, e infine l’Omicidio Calabresi e il silenzio di chi sa chi uccise il commissario durante gli Anni di Piombo. Per arrivare a uno dei peggiori (e più assurdi) dei crimini commessi nella Seconda guerra mondiale, il bombardamento di Montecassino, di cui ricorre il 70° anniversario. E infine, l’ultima puntata della saga della fuga del Delfino di Francia, Luigi XVII, e i ritratti di due grandi del nostro passato: Ottaviano Augusto, con le donne della sua “commedia” del potere e uno che di potere se ne intendeva, Machiavelli, a 500 anni dalla redazione de “Il Principe”.

    LEGGI IL SOMMARIO del NUMERO 100

     

     

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  • Storia in Rete n° 99 – gennaio 2014 (pdf da scaricare subito)

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    Storia in Rete n. 99 presenta ai suoi lettori un dossier sull’altra metà della vergogna dello schiavismo, quello mussulmano. Un fenomeno storico durato oltre mille anni e che provocò danni all’Africa non inferiori di quelli della tratta atlantica. Ma soprattutto che si abbatté anche sull’Europa, che dall’Islanda alle pianure della Russia meridionale divenne un enorme territorio di caccia per gli schiavisti islamici, con oltre un milione di persone in catene solo fra 1500 e 1600… E ancora, la storia in rete. Quando Wikipedia rischia di finire sotto scacco: il tentativo di distorcere a fini politici la voce su Norma Cossetto, la martire delle Foibe. Dai Gendarmi della Memoria alla necessità di rivedere la memoria: Mussolini e Matteotti, vite parallele di due rivoluzionari divisi dal caso, non dall’ideologia. E quindi le memorie di Massimiliano Majnoni, il banchiere testimone della convulsa stagione politica nella Roma fra 1944 e 1945. Storia in Rete fa quindi un passo indietro, nel Settecento francese. Dai salotti del Grand Siecle alla misteriosa fuga del Delfino, una lunga inchiesta, che pubblichiamo in esclusiva, giunta alla sua quarta puntata. E – last but not least – l’intervista che un gigante del giornalismo, Giovanni Ansaldo, riuscì a ottenere da Maria Sofia di Borbone-Napoli, l’ex Regina delle Due Sicilie detronizzata, in esilio a Parigi nel 1924 e le tracce letterarie della Roma di fine Ottocento nell’opera di un giovane di belle speranze da poco emigrato nella nuova capitale: Gabriele D’Annunzio.

    LEGGI IL SOMMARIO DEL N. 99

     

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  • Storia in Rete n° 97/98 – Nov. Dic. 2013 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Storia in Rete n. 97-98 apre con una lunga anticipazione da “Tecnica della Sconfitta” di Franco Bandini, recentemente ripubblicato: una dura accusa alle classi dirigenti italiane e ai loro spesso immotivati complessi di inferiorità. Storia in Rete intervista quindi Dario Fertilio, autore del romanzo storico “L’ultima notte dei fratelli Cervi” e vincitore del Premio Acqui Storia 2013, oggetto di durissimi attacchi da parte dell’ANPI. E ancora, grandi italiani: Rodolfo Siviero, lo 007 italiano che dopo la Seconda guerra mondiale recuperò le opere d’arte trafugate dai nazisti. Poi, in questo numero è l’esordio sulle pagine di Storia in Rete di una nuova rubrica: in attesa del centenario della Grande Guerra, Marco Pizzo, direttore del Museo centrale del Risorgimento di Roma ci accompagnerà alla scoperta del primo conflitto mondiale attraverso straordinarie immagini e punti di vista inediti. Quindi il professor Carmelo Occhipinti spiega ai lettori di Storia in Rete come e perché gli studiosi della Storia non possono evitare il confronto con internet, mentre Aldo A. Mola ci racconta l’esordio in Italia nel 1913 del suffragio universale maschile, una svolta del governo giolittiano che fu coronata da successo. Una svolta che contemporaneamente vedeva nascere un quindicinale, l’«Utopia», diretto da un giovane giornalista dal sangue bollente: Benito Mussolini. Nel 1913 il futuro Duce dava alle stampe una rivista social-rivoluzionaria che avrebbe dovuto accendere la miccia del massimalismo socialista. Poi, un lungo balzo indietro, con l’erotismo sulle rive del Nilo, quando le piene stagionali favorivano la vita sessuale degli antichi Egizi. E dall’Egitto alle sponde del Bosforo, con le Crociate bizantine contro Persiani e Arabi: quando Bisanzio lanciò le sue «guerre sante». Poi di nuovo avanti, al Rinascimento: Vespasiano Gonzaga, l’uomo che volle una città ideale sulle rive del Po. E infine la terza puntata della saga del mistero della sorte di Luigi XVII, delfino di Francia.

    LEGGI IL SOMMARIO DEL N. 98

     

     

     

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  • Storia in Rete n° 96 – Ottobre 2013 (pdf da scaricare subito)

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    Storia in Rete di ottobre dedica l’apertura a un editoriale postumo a firma Ludovico Incisa di Camerana, il diplomatico, analista e storico scomparso nel maggio scorso. Quindi, l’interpretazione controcorrente della conquista spagnola dell’America: non un genocidio premeditato ma l’attimo seminale con cui nacque una civiltà indio-cristiana oggi dimenticata. Poi, ancora polemiche sulla nazionalità dell’artefice della scoperta, Cristoforo Colombo. Italiano, indubitabilmente italiano. Da una “Leggenda Nera” sfatata a un’altra: quella di Pio XII, che i documenti tedeschi mostrano attivissimo nell’aiutare con ogni mezzo gli ebrei romani durante l’occupazione nazista. E ancora i fatti di casa nostra durante la Seconda guerra mondiale, con le memorie un po’… fantasiose di Bocca e Revelli sulla Resistenza in Piemonte e l’incredibile storia di Castelnuovo al Volturno, un paese distrutto dopo la “liberazione” perché serviva come scenografia (fin troppo realistica) per inscenare un bombardamento in un film di propaganda USA. Dalle macerie dell’Italia a quelle dell’Impero Romano: Flavio Giuliano, l’Imperatore che fu detto “l’Apostata” per aver cercato invano di ridare vita ai culti ancestrali minacciati dal Cristianesimo. E quindi la seconda puntata dell’inchiesta esclusiva di Storia in Rete su uno dei più oscuri misteri della Francia moderna: la vera sorte di Luigi XVII, il Delfino imprigionato al Tempio di Parigi. E ancora: Fenestrelle, la polemica infinita sul numero dei morti nel campo di prigionia piemontese. Francesco Mario Agnoli risponde con un libro ad Alessandro Barbero. E dai lati oscuri del Risorgimento al trentesimo anniversario del momento più caldo della Guerra Fredda: quell’autunno rovente del 1983 in cui la guerra atomica venne sfiorata almeno due volte, proprio mentre in TV veniva proiettato un film agghiacciante e destinato a cambiare la storia: “The Day After – Il giorno dopo”. E concludiamo con i muri, in una breve panoramica su quelle barriere alzate fra popoli, stati e nazioni per tenerli separati.

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