0 Items
  • No products in the cart.
  • Il mio account
Libreria di Storia
  • In Libreria
    • I° scaffale
      • Mondo Antico
      • Medioevo
      • Eresie
      • Crociate
      • Rinascimento
      • ‘600 / ‘700
      • Ottocento
      • Età Napoleonica
    • II° scaffale
      • Risorgimento
      • Novecento
      • Grande Guerra
      • Comunismo
      • Fascismo
      • Nazismo
      • II° guerra mondiale
      • Guerra Fredda
    • III° scaffale
      • Stati Uniti
      • Enigmi
      • Eros
      • Varie
      • Romanzi
      • Storia In Rete
      • Space Magazine
      • DVD
  • Shop
    • Carrello
    • Il mio account
    • Cassa
  • Chi Siamo
  • Contatti
  • Condizioni di vendita
  • il Blog
  • Lista dei desideri
Back to top

Home Page | Products tagged “Regno di Napoli”

Regno di Napoli

grid list

  • Addio mia bella addio

    € 18,00
    Aggiungi al carrello

    di Alberto Leoni

    Addio mia bella addio è una canzone del 1848 che cantavano i giovani volontari che combattevano per la libertà dell’Italia. Di quei ragazzi oggi restano i teschi negli ossari di Custoza, di San Martino e in tanti altri luoghi d’Italia. E allora, per capire cosa animava quei giovani è necessaria una narrazione «dal basso», una storia militare che porti a immedesimarsi negli uomini di quel tempo, oggi così svalutato. Alberto Leoni ha ripercorso i campi di battaglia di allora, camminando su quei colli, in quei vigneti, visitando le case che ancora oggi portano i segni delle cannonate. E ripercorrendo quelle strade, salendo su quelle alture o visitando quelle cascine, il lettore riuscirà a varcare il cancello del Tempo, riappropriandosi così del passato per capire meglio il presente.

    Edizioni: Ares | pp. 400

    Aggiungi al carrello
    Aggiungi alla lista dei desideri
    /
    Share it

    Share on:

  • Storia in Rete 141 – 142 – Luglio / Agosto 2017 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
    Aggiungi al carrello

    A un anno dal fallito golpe di Ankara il potere di Erdogan in Turchia è sempre più forte. E si manifesta anche attraverso una rivalutazione della storia imperiale ottomana, con le grandiose celebrazioni che ogni anno si tengono “spontaneamente” per ricordare la conquista di Costantinopoli, il 29 maggio 1453. Una storia fatta di grandi vittorie ma anche di schiavismo, massacri, espansionismo imperialista ai danni dell’Europa, e che l’Europa farebbe bene a ricordare a sua volta. Storia in Rete dell’estate 2017 racconta le relazioni fra Occidente e Impero ottomano dal XIII secolo al tramonto ottocentesco del “malato d’Europa”. Una storia che dovrebbe far riflettere e soprattutto far riconsiderare tanti complessi di inferiorità che oggi minano l’autocoscienza e l’autostima dei popoli europei. E una di queste mine – spiega Antonello Carvigiani – è stata smascherata da un affilato saggio di Rodney Stark, un docente di storia protestante che difende il Cattolicesimo dalle “leggende nere” dure a morire con cui è stato infangato nei paesi della Riforma.

    Continua poi anche questo numero di Storia in Rete il dibattito sul Risorgimento. Lo fa Pino Aprile, analizzando quelle elite meridionali che “tradirono e furono tradite”, lasciando il sud in uno stato semi-coloniale, e Pierluigi Romeo di Colloredo, che evidenzia come il regno delle Due Sicilie fosse minato al suo interno da discordie fra terraferma e Sicilia, rispondendo anche alle affermazioni di Aprile sul numero 140 di Storia in Rete a proposito del generale Cialdini.

    Dal Risorgimento a uno dei più torbidi segreti dell’Italia contemporanea: quello della morte di Mussolini. Sandro Provvisionato rivela un inedito memoriale che raccoglie la confessione nientemeno che di Walter Audisio, il “colonnello Valerio”, sedicente “giustiziere” del Duce. Una confessione rilasciata in segreto a dei suoi compagni di partito negli anni Cinquanta che sotto certi aspetti lascia perplessi (avrà detto la verità?), ma dall’altro conferma una tesi che in pubblico i vertici partigiani hanno negato per decenni: quella della “doppia fucilazione”, con forza sostenuta da Pisanò e Bandini e confermata solo di recente dalle analisi forensi.

    Poi Roberto Festorazzi getta una luce inedita sui contatti segreti di Leo Valiani con l’intelligence britannica. Contatti molto più profondi e vincolanti di quelli ufficialmente riconosciuti dall’esponente giellista, e che suggeriscono anche inquietanti spiegazioni alle modalità sbrigative e tutt’altro che chiare con cui si giunse all’esecuzione di Mussolini.

    E ancora, una perizia di Storia in Rete su una delle foto pubblicate nel numero 129-130 dell’estate del 2016 dimostra che si trattava in realtà di un fotoritocco. Ma chi e perché ha avuto interesse a millantare la presenza di un agente dell’OSS sui luoghi dell’esecuzione di Mussolini proprio in quei giorni di fine aprile? Lo smascheramento di un falso non fa che spalancare nuovi campi d’indagine, tanto più visto che le foto ritoccate provenivano proprio da un ex agente segreto d’oltreoceano…

    Infine, raccontato da Marcello De Angelis, il ritratto di uno dei grandi militari italiani del XX secolo: Federico Baistrocchi. Uno dei migliori organizzatori e riformatori del Regio Esercito, che dopo aver preparato le basi per la vittoria italiana in Abissinia nel 1935 venne messo da parte da Mussolini, anche per le invidie e i malumori che aveva suscitato fra i suoi meno capaci colleghi.

    Aggiungi al carrello
    Aggiungi alla lista dei desideri
    /
    Share it

    Share on:

  • Storia in Rete 140 – Giugno 2017 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
    Aggiungi al carrello

    Chi ha voluto la morte dei fratelli Rosselli? Ottant’anni fa Carlo e Nello Rosselli furono assassinati da terroristi neri francesi affiliati alla “Cagoule”. Per ordine dei servizi segreti italiani? Di Ciano, Anfuso o addirittura dello stesso Mussolini? O per un’astuta manovra dell’NKVD di Stalin? Le due tesi si confrontano su Storia in Rete di giugno: quella classica e quella – sconvolgente – lanciata da Franco Bandini nel 1990, sul saggio “Il cono d’ombra”, che gli costò l’ostracismo e l’esclusione dalle collaborazioni con giornali su cui pubblicava da decenni.

    Continua poi su Storia in Rete il dibattito sul Risorgimento: Pino Aprile risponde a Pierluigi Romeo di Colloredo su Cialdini mentre i contributi di intellettuali e lettori portano avanti la discussione su identità nazionale e storia del Risorgimento.

    L’arrivo sul piccolo schermo della serie TV “1993” è poi l’occasione per gettare un’occhiata su quello che fu davvero l’anno delle bombe, della svolta politica e del passaggio fra Prima e Seconda repubblica. L’anno dei complotti, che all’epoca molti esponenti politici di primo piano denunciarono apertamente, e che oggi sembrano essere stati dimenticati.

    Un balzo indietro di oltre 90 anni, poi, ci permette di fare un paragone fra l’emigrazione italiana dei primi del Novecento e ciò che avviene oggi: a guidarci in questo viaggio è un testimone d’eccezione, Mario Appelius, che a 14 anni si imbarcò come mozzo su una nave che trasportava emigrati (regolari) italiani verso il nuovo mondo. Una umanità verace, ordinata, dignitosa, che – sorpresa – partecipò alle Radiose Giornate del maggio 1915 e mandò migliaia di volontari (fra cui Appelius stesso), a combattere nelle trincee della Grande Guerra…

    E ancora, storia a fumetti, con le tavole da “Alcazar” pubblicato dal giovane Ferrogallico, nell’ 80° dell’assedio della fortezza di Toledo, le memorie di Gino Longo, figlio di uno dei più importanti capi del Partito Comunista italiano, nelle attività di propaganda per “convertire” allo stalinismo i prigionieri di guerra italiani nei gulag sovietici, e il ritratto di Pierre Gaxotte, storico controcorrente della Rivoluzione Francese.

    Aggiungi al carrello
    Aggiungi alla lista dei desideri
    /
    Share it

    Share on:

  • Storia in Rete 139 – Maggio 2017 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
    Aggiungi al carrello

    Matteotti: sotto il delitto, niente! Questa la sconvolgente conclusione della monumentale inchiesta che da anni Enrico Tiozzo (università di Göteborg) sta portando avanti sul deputato socialista ucciso da una squadraccia fascista nel 1924. I complotti inglesi? Quelli sabaudi? Le lobby del petrolio e del gioco d’azzardo? L’ordine di Mussolini? I documenti “compromettenti” da far sparire? Le “denunce infuocate” che avrebbero segnato la sua “condanna a morte”? Niente di tutto questo ha una base reale. Tiozzo smantella per tabulas tutte le teorie accumulate negli ultimi 90 anni sulla tragica fine di Matteotti.

    L’anniversario dei 90 anni dà inoltre l’opportunità di riflettere su un altro aspetto di quegli anni tumultuosi: la nascita del regime fascista. E’ nel 1927, infatti, e non negli anni precedenti, che andrebbe cercata la “data di nascita” della dittatura, con il consolidarsi del giro di vite contro le opposizioni (dai partiti alla massoneria ai singoli dissidenti) che avrà il suo acme coi quattro attentati alla vita di Mussolini nel giro di pochi mesi.

    Con un balzo indietro, Storia in Rete di maggio torna sui temi bollenti del Risorgimento. E lo fa con una dettagliata “apologia” di Cialdini, generale figlio del suo tempo e oggi sottoposto a un linciaggio mediatico che si basa su tante “leggende nere” e imprecisioni. Poi, lo scontro fra Cavour e Garibaldi durante la conquista del Regno delle Due Sicilie, un apparente caos che tuttavia non riuscì a intaccare il destino di unità della Penisola tracciato oramai inesorabilmente. E infine un botta-e-risposta fra un lettore e Pino Aprile: una “giornata della Memoria” per i caduti del Risorgimento non avrà effetti divisivi sulla società italiana? Il dibattito continua.

    Dai temi contemporanei alla storia della religione: la scoperta nelle fonti arabe di notizie sul Mandylion di Edessa suggerisce con ancora più fondamento la genesi della Sindone di Torino da quell’antichissima reliquia conservata in Siria fin dall’inizio dell’era cristiana, e giunta in Europa passando per Costantinopoli. Poi, il centenario delle apparizioni di Fatima, uno degli eventi che ha segnato la storia del XX secolo.

    E ancora, la vita nella grigia Budapest del 1952, una caldaia sul punto di esplodere contro la dittatura comunista, nel racconto di David Irving finalmente tradotto e pubblicato in Italia; la Maginot italiana costruita a tempo di record sulle Alpi al confine con la Svizzera, la Linea Cadorna; il rapporto non sempre lineare fra l’umanità e l’acqua e il sapone, con “l’invenzione” moderna dell’igiene intima e della biancheria.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete in edicola!!

    Aggiungi al carrello
    Aggiungi alla lista dei desideri
    /
    Share it

    Share on:

  • Storia in Rete 137-138 – Marzo-Aprile 2017 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
    Aggiungi al carrello

    Cento anni fa gli Stati Uniti entravano in guerra contro la Germania. Era il primo atto dell’intromissione degli States nella politica europea che nel tempo si sarebbe concretizzata nella trasformazione del Vecchio Continente in una dependance della superpotenza americana. Ma chi volle davvero l’ingresso degli USA in guerra? Il pretesto della guerra sottomarina tedesca era davvero fondato? Quali interessi economici spinsero la presidenza Wilson verso l’occulta violazione della neutralità ufficiale di Washington verso i belligeranti? Le trame del “complesso militar-industriale e bancario” USA vennero messe in luce dalla Commissione Nye del Senato USA, ma subito dimenticate. Per non infangare il presidente Wilson, artefice del primo grande balzo degli Stati Uniti verso la trasformazione in superpotenza imperialista globale. Le scoperte della Commissione Nye e le trame anglo-americane per costruire una “anglocrazia” mondiale sono al centro di due articoli di “Storia in Rete”. Poi, lo strano esilio di Trotsky a New York, dove fra 1916 e 1917 il padre dell’Armata Rossa trovò collaborazioni lucrose e una vita agiata. Oltre a finanziamenti per portare la rivoluzione a Pietrogrado… E ancora, sempre cento anni fa si svolgeva la vicenda di Robert Goldstein, “l’uomo più sfortunato di Hollywood”. Produttore di un film patriottico uscito al momento sbagliato, fu condannato a 10 anni di carcere sulla base di una legge che ricorda in maniera inquietante l’attuale DDL sulle “fake news” presentato nel Parlamento italiano…

    Questo il tema di copertina di Storia in Rete. Che questo numero apre una collaborazione fissa con Pino Aprile sui temi del Risorgimento e del revisionismo sulla riunificazione d’Italia. Prima puntata, per aprire il dibattito, la proposta di istituire una Giornata della Memoria per le vittime del processo risorgimentale.

    Ancora America nei due articoli dedicati al nuovo libro di Nico Perrone su De Gasperi: l’umiliante viaggio negli USA del presidente del consiglio nel 1947, a cavallo della firma del diktat di Parigi, e gli effetti del Piano Marshall sullo stile di vita degli italiani. Un cavallo di Troia con cui l’american way of living entrò nel nostro paese dopo la Seconda guerra mondiale.

    Con un balzo indietro, poi, Storia in Rete analizza la guerra in Iugoslavia del 1941-43: perché l’Italia e la Germania invasero il paese balcanico? Fu solo un’aggressione imperialista o c’erano gravi motivi a spingere i due dittatori, per una volta d’accordo sul da farsi? E dall’invasione all’occupazione: le atrocità commesse dal Regio Esercito in Iugoslavia viste in una prospettiva allargata, citando tutti i documenti e non solo facendo cherrypicking delle citazioni per corroborare narrazioni a tesi.

    Infine, l’analisi del Robinso Crusoe di De Foe, il romanzo dell’incontro fra uomo civilizzato e natura selvaggia.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete in edicola!!

    Aggiungi al carrello
    Aggiungi alla lista dei desideri
    /
    Share it

    Share on:

  • Storia in Rete 128 – Giugno 2016 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
    Aggiungi al carrello

    Il Mezzogiorno e l’Unità d’Italia. Nel 1860-61 ci fu veramente un genocidio, come sostiene Pino Aprile – intervistato da Storia in Rete – sul suo ultimo libro “Carnefici”? Oppure la statistica e la demografia raccontano un passaggio dagli Stati preunitari a quello unitario differente? In ogni caso, come racconta un nuovo saggio anticipato sulle pagine di Storia in Rete, i contadini del Sud pagarono un alto prezzo perché con l’arrivo del liberismo il loro “stato sociale” formato dalle terre comuni venne privatizzato. Allora come oggi, era il “libero mercato” che lo chiedeva…

    Dalla nascita del Regno d’Italia alla sua fine: il settantesimo anniversario del referendum istituzionale del 2 giugno 1946 è l’occasione per rileggere dubbi, irregolarità ed esiti – per nulla scontati – della consultazione che vide nascere fra le polemiche e il rischio di una nuova guerra civile la Repubblica italiana. Un dossier racconta quei giorni del giugno ’46.

    Quindi due documenti inediti aprono degli spiragli interessanti sulle vicende di due protagonisti del novecento italiano: Giacomo Matteotti ed Enrico Mattei.
    Chi era Otto Thierschädl, il doppiogiochista che cercò di salvare Matteotti? Socialista e squadrista, traditore di guerra e informatore per conto della Ceka di Dumini… una vita miserabile con un unico guizzo di dignità: aver cercato di mettere in guardia Matteotti dall’aggressione che la squadraccia di Dumini gli stava preparando.
    Poi Enrico Mattei e gli inizi della sua carriera, durante il Ventennio. Un periodo di successi economici che venne contestato al patron dell’ENI subito dopo la caduta del Regime, con l’accusa infamante di “arricchimento illecito” ai danni degli ebrei e sostenendo il riarmo della Germania… accuse alle quali rispose lo stesso Mattei in un memoriale inedito.

    E ancora l’ottantesimo anniversario della proclamazione dell’Impero in Africa Orientale e i suoi risvolti sulla politica internazionale e l’improbabile matrimonio d’interessi fra il Comunismo stalinista e il Sionismo che condusse alla nascita dello Stato di Israele. Un connubio durato lo spazio di poche settimane, durante le quali Tel Aviv incassò l’appoggio di Mosca all’indipendenza israeliana per poi gettarsi subito nelle braccia degli Stati Uniti, lasciando Stalin deluso e furibondo…

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di giugno 2016!!

    Aggiungi al carrello
    Aggiungi alla lista dei desideri
    /
    Share it

    Share on:

  • Storia in Rete n° 99 – gennaio 2014 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
    Aggiungi al carrello

    Storia in Rete n. 99 presenta ai suoi lettori un dossier sull’altra metà della vergogna dello schiavismo, quello mussulmano. Un fenomeno storico durato oltre mille anni e che provocò danni all’Africa non inferiori di quelli della tratta atlantica. Ma soprattutto che si abbatté anche sull’Europa, che dall’Islanda alle pianure della Russia meridionale divenne un enorme territorio di caccia per gli schiavisti islamici, con oltre un milione di persone in catene solo fra 1500 e 1600… E ancora, la storia in rete. Quando Wikipedia rischia di finire sotto scacco: il tentativo di distorcere a fini politici la voce su Norma Cossetto, la martire delle Foibe. Dai Gendarmi della Memoria alla necessità di rivedere la memoria: Mussolini e Matteotti, vite parallele di due rivoluzionari divisi dal caso, non dall’ideologia. E quindi le memorie di Massimiliano Majnoni, il banchiere testimone della convulsa stagione politica nella Roma fra 1944 e 1945. Storia in Rete fa quindi un passo indietro, nel Settecento francese. Dai salotti del Grand Siecle alla misteriosa fuga del Delfino, una lunga inchiesta, che pubblichiamo in esclusiva, giunta alla sua quarta puntata. E – last but not least – l’intervista che un gigante del giornalismo, Giovanni Ansaldo, riuscì a ottenere da Maria Sofia di Borbone-Napoli, l’ex Regina delle Due Sicilie detronizzata, in esilio a Parigi nel 1924 e le tracce letterarie della Roma di fine Ottocento nell’opera di un giovane di belle speranze da poco emigrato nella nuova capitale: Gabriele D’Annunzio.

    LEGGI IL SOMMARIO DEL N. 99

     

    Aggiungi al carrello
    Aggiungi alla lista dei desideri
    /
    Share it

    Share on:

  • Storia in Rete n. 67 – maggio 2011 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
    Aggiungi al carrello

    Storia in Rete di maggio 2011 va a ripercorrere uno degli aspetti più controversi delle sue vere imprese coloniali del secolo passato: l’impiego dei gas durante la conquista dell’Etiopia nel 1935-1936. Con un’inchiesta precisa e rigorosamente scientifica, Storia in Rete va ad analizzare il vero impatto di queste armi (scarica qui, in esclusiva per  Storia in Rete, la cartina hi-res con i bombardamenti chimici) e soprattutto la maniera con cui la polemica è stata costruita nel dopoguerra, fra negazionisti e fustigatori della 25^ ora. L’uscita di un nuovo saggio sulle ultime ore di Mussolini riporta in auge nuovamente la “Pista Inglese”. Ma Storia in Rete, da sempre in prima linea su questo filone di ricerca, si può consentire di mettere alcuni puntini sulle “i”… Con un balzo indietro di quasi duemila anni andiamo nell’Antica Roma: Nerone, l’Imperatore più odiato e amato (e di sicuro il più “mediatico”) è in mostra a Roma. Quindi due anticipazioni: lo scontro fra Zenobia ed Aureliano e un passaggio dal nuovo romanzo storico di Roberto Genovesi, “La vendetta di Augusto”. Dall’Antica Roma al triste presente, con la polemica sui libri di testo e agli anniversari, con la seconda parte della storia della Guerra di Secessione americana, nel 150° dal suo scoppio. E ancora, grandi donne: Tina Modotti ed Evita Peron, due ritratti da altrettanti nuove biografie della storia al femminile. Infine, Risorgimento, o meglio il suo lato oscuro: perchè nel diario del segretario di Cavour non s’accenna per nulla all’ingresso di Garibaldi a Napoli?

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di maggio 2011!!

    LEGGI IL SOMMARIO DEL NUMERO 67

     

     

    Aggiungi al carrello
    Aggiungi alla lista dei desideri
    /
    Share it

    Share on:

  • Storia in Rete n. 65 – marzo 2011 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
    Aggiungi al carrello

    Storia in Rete di marzo 2011 celebra il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Ma amaramente apre con la triste situazione creatasi in Alto Adige, dove i monumenti italiani di Bolzano rischiano d’essere deturpati per un voto di scambio. Dunque, facciamo il punto sull’estremo lembo settentrionale del nostro paese, per capire meglio l’intera nazione. Dalla crisi storica altoatesina alla riapertura del Museo Nazionale del Risorgimento di Palazzo Carignano a Torino, e un episodio un po’ monicelliano dell’Impresa dei Mille, durante il passaggio di Garibaldi a Patti prima della battaglia di Milazzo. Storia in Retesi dedica quindi alla rievocazione storica, in collaborazione con “Rievocare” e in concomitanza con Storia in Fiera, la rassegna della storia di Ferrara. Un passo indietro, quindi, fino ad Alessandro Magno, primo europeo a confrontarsi con l’India, e – duemilatrecento anni dopo – la triste fine dell’ultimo sultano di Costantinopoli, in esilio a San Remo, che lascerà un vuoto che l’Islam tutt’oggi non riesce a colmare. Ecco quindi i profili di due grandi italiani: Pellegrino Artusi, il grande gastronomo che a fine Ottocento creò la cucina italiana moderna, orgoglio del paese in tutto il mondo – e Rodolfo Siviero, l0 007 dell’arte, che durante e dopo la Seconda guerra mondiale salvò le opere d’arte predate dai nazisti.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di marzo!!!

    • Leggi il Sommario di Storia in Rete n. 65

     

    Aggiungi al carrello
    Aggiungi alla lista dei desideri
    /
    Share it

    Share on:

  • Storia in Rete n. 49 / 50 – novembre – dicembre 2009 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
    Aggiungi al carrello

    Storia in Rete di novembre-dicembre 2009 parte dall’attualità delle maldicenze della stampa straniera sul comportamento dei nostri militari in missione all’estero, per analizzare la lunga storia del vizio di sparlare dell’Italia. Dal Risorgimento ad oggi, storia, sociologia ed antropologia di una calunnia lunga cinque secoli. E tutt’oggi ben viva, come un libro di uno storico britannico ben mostra, dando un’immagine falsa e caricaturale dell’Italia durante la Grande Guerra, che Storia in Rete smaschera. Quindi, Storia in Rete va a colloquio con Franco Cardini e presenta una storia della Provincia, l’istituzione italiana più contestata e ai fatti più longeva e dura a morire. Quindi Storia in Rete anticipa un capitolo da un nuovo libro che analizza il mito e la realtà dietro al cosiddetto “armadio della vergogna”. Quanto di vero e quanto è solo esagerazione mediatica? E mentre continua la storia dell’avventura dell’Italia nello Spazio, a cura di Storia in Rete e dell’Agenzia Spaziale Italiana, con un balzo indietro torniamo al Tardo Impero, e al mito dei Martiri Tebei, i legionari cristiani che diedero origine ai culti dei Santi nelle Alpi. Medioevo, quindi, coi Cavalieri Teutonici e la loro Spinta Verso Oriente nel XIII secolo. Storia in Rete passa quindi al Risorgimento, con l’entrata trionfale e incruenta di Garibaldi a Napoli grazie all’ex ministro borbonico Liborio Romano. Una analisi giuridica, quindi, per confrontare Repubblica Sociale e Regno d’Italia, due Stati che si contendevano un’unica nazione. Infine, storia e immagini nell’affascinante mostra “Inganni ad Arte”: il Trompe l’oeil dall’Antichità ad oggi.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di novembre-dicembre!

    Leggi il sommario del numero 49/50

     

     

    Aggiungi al carrello
    Aggiungi alla lista dei desideri
    /
    Share it

    Share on:

  • Risorgimento da riscrivere

    € 19,00
    Aggiungi al carrello

    di Angela Pellicciari

    La storia del Risorgimento italiano vista in chiave revisionista. Un saggio che fin dalla sua sua uscita ha fatto discutere per l’attacco radicale al Risorgimento e ai suoi protagonisti. Uno studio che, comunque la si pensi, val la pena di conoscere anche per capire i motivi e gli argomenti di certa propaganda anti-risorgimentale. Il tema centrale del libro della Pellicciari è che l’unità d’Italia è stata fatta a spese della Chiesa. Il processo storico di unificazione dal 1848 al ’61 si sarebbe svolto contestualmente a una vera e propria guerra di religione condotta nel Parlamento di Torino – dove tra i liberali abbondavano i massoni – contro la Chiesa cattolica. I liberali abolirono tutti gli ordini religiosi della Chiesa di Stato, spogliarono di ogni avere le 57.492 persone che li componevano, soppressero le 24.166 opere pie, lasciarono più di 100 diocesi senza vescovo, imposero al clero l’obbligo di cantare il Te Deum per l’ordine morale raggiunto, vietarono la pubblicazione delle encicliche pontificie, pretesero la somministrazione dei sacramenti a chi era stato colpito da scomunica, e, nonostante tutto, si proclamarono cattolici. Perché? Perché proprio lo Stato sabaudo, che si diceva costituzionale e liberale, che volle mettersi alla guida del moto risorgimentale, dedicò accanite sessioni parlamentari alla soppressione degli ordini religiosi? Con quali motivazioni ideologiche, morali, politiche e giuridiche? Sulla base di fonti originali, Angela Pellicciari teorizza che, colpendo il potere temporale della Chiesa, s’intendeva in realtà annientarne la portata spirituale. Dell’iconografia tradizionale resta un Ottocento tormentato, certo spregiudicato, molto meno romantico, che apre a una più piena comprensione delle difficoltà riscontrate fino a oggi nell’evoluzione dell’ identità nazionale italiana.

    Edizioni: Ares | pp. 336

    Aggiungi al carrello
    Aggiungi alla lista dei desideri
    /
    Share it

    Share on:

  • 1861 – Nascita di una nazione (edizione in pdf da scaricare subito)

    € 4,90
    Aggiungi al carrello

    Il primo speciale di “Storia in Rete” è datato 2011 e per questo non poteva non essere dedicato al Risorgimento, nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Un Risorgimento che affrontiamo come memoria di ciò che siamo in tutti gli aspetti e in tutte le contraddizioni. Lo speciale – 130 pagine tutte a colori – ripropone ai lettori contributi inediti assieme ad articoli già pubblicati su “Storia in Rete” (molti dei quali pubblicati su numeri oramai esauriti) rivisti nella veste grafica e nell’apparato redazionale. Dalla nascita del Tricolore alla gioventù di Cavour, dalle gloriose Cinque Giornate di Milano al disastro di Novara nella Prima guerra d’Indipendenza. Dalla paziente preparazione nel decennio fra le due guerre d’Indipendenza ai profili dei Padri della Patria: i quattro grandi – Garibaldi, Cavour, Mazzini e Vittorio Emanuele II – ma anche Cattaneo e i cattolici fautori dell’unità. Quindi l’epopea dei Mille, la Seconda guerra d’Indipendenza, i retroscena della conquista delle Due Sicilie e la guerra civile del Brigantaggio.

    Aggiungi al carrello
    Aggiungi alla lista dei desideri
    /
    Share it

    Share on:

  • 1
  • 2
  • →

Categorie

  • Mondo Antico
  • Medioevo
  • Rinascimento
  • ‘600 / ‘700
  • Ottocento
  • Grande Guerra
  • Fascismo
  • II° guerra mondiale
  • Novecento
  • Enigmi
  • Eros & Storia
  • Romanzi
  • Storia in Rete – Rivista
  • DVD

Copyright Libreria di Storia 2022