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Storia in Rete n. 108 – ottobre 2014 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Storia in Rete di ottobre 2014 (clicca qui per vedere sommario e anteprime) torna nel periodo d’oro dell’Italia, i secoli del Basso Medioevo, dell’Umanesimo e del Rinascimento quando i condottieri di ventura italiani erano i migliori soldati d’Europa. Una grande mostra a Perugia è l’occasione per tornare su questi guerrieri che furono tanto signori della guerra quanto mecenati e soprattutto veri e propri imprenditori di quelle piccole-e-medie imprese della guerra che crearono l’Italia fra 1300 e 1500.
Dal Medioevo vero a quello dei giorni nostri: la minaccia dell’ISIS e le sue radici esoteriche. Poi, un lungo dossier sulla Grande Guerra: una riflessione sul ruolo del conflitto nell’identità italiana di Ernesto Galli della Loggia (per gentile concessione di autore e di Nuova Storia Contemporanea), i tentennamenti del governo Salandra all’inizio della guerra e le crisi di coscienza degli interventisti e nazionalisti, divisi fra filo-tedeschi e anti-austriaci, la sottaciuta consonanza di posizioni fra Mussolini e Gramsci nel 1914, nel nome della “neutralità attiva e operante”.
E ancora, il tentativo di delegittimazione del Premio Acqui Storia, con le incredibili polemiche e i surreali attacchi all’iniziativa. E quindi i crimini dimenticati commessi dall’esercito giacobino in ritirata da Napoli nel 1799 nella zona di Cassino e Isola Liri. Dall’invasione francese a quella franca, con la storia della calata di Carlo Magno contro i Longobardi alle Chiuse, nel 773.
Infine, uno spazio speciale dedicato al senatore Giovanni Raineri, di cui ricorre l’80° anniversario della morte. Un grande convegno a Piacenza ricorda quello che fu un grande uomo di Stato, inventore dei Consorzi Agrari, ministro e animatore di una politica onesta e volta al bene comune.
Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di ottobre!!
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Quasi Re. Vita di Fortebraccio capitano di ventura
€ 18,00di Marco Rufini
Affascinante affresco letterario che percorre la vita, tra Medioevo e Rinascimento, del nobile Andrea Fortebraccio più noto come Fortebraccio da Montone (1368-1424), “umbro doc” (era nato a Perugia) e capitano di ventura. Diventato signore di Perugia, coltiva “il Grande Sogno”: diventare il primo re d’Italia, cacciando le presenze straniere e limitando il potere papale alle anime. Conquista, quindi, tutta l’Italia centrale, spingendosi fino a Roma. Il sogno sta per realizzarsi, ma il nuovo Papa Martino V (della famiglia romana Colonna, nemica dell’Umbria) simulando un negoziato, ingaggia una guerra all’ultimo sangue, che porterà alla cattura quindi alla condanna definitiva di Fortebraccio da Montone.
Edizioni: Minerva editrice | pp. 224