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Malaparte – Morte come me
€ 18,00di Monaldi & Sorti
Isola di Capri, agosto 1939. L’Italia è nella morsa del fascismo, la Seconda guerra mondiale è alle porte. Durante uno scintillante party sotto le stelle, zeppo di aristocratici, ufficiali nazisti e miliardari americani, il celebre scrittore Curzio Malaparte, gran rubacuori ed enfant terrible del fascismo, viene accostato dalla polizia segreta di Mussolini: qualcuno lo accusa dell’omicidio di una giovane poetessa inglese, misteriosamente precipitata da un dirupo quattro anni prima – un evento realmente accaduto. Malaparte decide di darsi alla macchia: con l’aiuto di pochi amici fidati (un principe scialacquatore, un camorrista, uno strambo pittore e l’inseparabile cane Febo) condurrà in clandestinità una difficilissima inchiesta. Chi sta cercando di incastrarlo? Forse quell’ufficiale delle SS sempre in compagnia del suo sanguinario dobermann? E che ruolo ha nel complotto il terribile (e vero) segreto nascosto nel passato di Adolf Hitler? Per sfuggire all’incubo, lo scrittore dovrà fare appello a tutte le sue doti, a un’incantevole fanciulla dai talenti insospettabili e a un geniale deus ex machina: un giornalista americano, squisito gentleman e futuro capo dello spionaggio militare USA in Europa. Da scenario fanno il paesaggio di Capri e la villa che Malaparte si sta costruendo su una delle scogliere più spettacolari dell’isola, mentre fra champagne e orchestrine la high society europea attende rassegnata la sua ultima ora. Malaparte invece non ci sta: è ben deciso a salvare la pelle e ha ancora fresche nell’animo le ferite riportate da eroe nella Prima guerra mondiale.
Ma non è tutto. Ben presto il lettore scoprirà che la vicenda è molto più di una finzione letteraria: la storia che Malaparte narra, ripercorrendo tutto il suo passato, non è semplicemente un romanzo, ma la prova più importante della sua vita. E solo all’ultima pagina scopriremo se l’avrà superata.Baldini&Castoldi | pp. 494
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Il Corsaro Nero – Henry de Monfreid, l’ultimo avventuriero
€ 17,00di Stenio Solinas
Henry de Monfreid (1879-1974) è stato l’ultimo, e il più straordinario, scrittore-avventuriero del Novecento. Trafficante d’armi, di perle e di stupefacenti, fumatore d’oppio, pirata in rivolta contro l’arroganza coloniale francese, fece del Mar Rosso il suo terreno d’azione e di elezione. Convertitosi all’Islam, prese il nome di Abd el-Hay, “Schiavo del Vivente”, adottò gli usi e i costumi dei somali e negli anni Trenta recitò un ruolo di primo piano nella conquista italiana dell’Etiopia. Durante la Seconda guerra mondiale, fu arrestato e deportato dagli inglesi. Liberato, visse di caccia e di pesca sulle pendici del monte Kenya. Nel 1947, tornò in Francia, fu amico di Kessel, Cocteau, Montherlant, Teilhard de Chardin, rischiò di essere eletto alla Académie Française e di fare naufragio, a quasi ottant’anni, al largo del Madagascar, scrisse più di settanta libri. Avvalendosi di documenti d’archivio inediti e ripercorrendone le orme su e giù per il Corno d’Africa, Stenio Solinas traccia in questo libro il ritratto di una figura d’eccezione, un “anti-Rimbaud” che imparò a scrivere vivendo, e in controluce racconta gli splendori e le miserie della colonizzazione e dell’Africa contemporanea.
Neri Pozza | pp. 254
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Vita spericolata di Albert Spaggiari
€ 15,00di Giorgio Ballario
Luglio 1976: una banda di scassinatori penetra nel caveau della principale banca di Nizza, forza le cassette di sicurezza e porta via denaro, oro e gioielli per un valore attuale di 30 milioni di euro. I ladri sono passati per le fogne cittadine e lavorando per più di un mese hanno scavato un cunicolo di otto metri. Sul muro, in segno di scherno, scrivono una frase che rimarrà famosa: “Senza odio, senza violenza, senza armi”. È la firma di Albert Spaggiari, il “cervello” della gang delle fogne che in Francia diverrà ineguagliabile esempio di ladro gentiluomo, avventuriero e “primula rossa” in sfida perenne con la giustizia. Paracadutista volontario in Indocina poi militante dell’OAS, Spaggiari verrà arrestato, riuscirà ad evadere in modo rocambolesco e rimarrà latitante per dodici anni fra Italia, Spagna e Sudamerica. È morto, libero, in Italia nel 1989, a fianco di Emilia, la donna che l’ha amato e accompagnato durante la lunga fuga.
Idrovolante edizioni | pp. 308