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Home|Rinascimento|Pio IV, un pirata a San Pietro

Pio IV, un pirata a San Pietro

€ 18,00

di Sergio Redaelli

Il milanese Gian Angelo Medici viene eletto papa a sessant’anni, la notte di Natale del 1559, al termine di un lunghissimo e scandaloso conclave. È un pontefice dalle mille contraddizioni: mite e freddo, vendicativo e passionale, sa valorizzare le doti del nipote Carlo Borromeo, difendere il cattolicesimo dall’offensiva luterana e portare a conclusione il Concilio di Trento, che pone le basi per la vita della Chiesa cattolica nei secoli a venire. Senza badare a spese promuove l’arte e le scienze e cambia il volto di Roma, ma è anche padre di tre figli, dopo aver collaborato, da giovane, con il sanguinario fratello Gian Giacomo, pirata sul lago di Como. Un libro che ricostruisce con passione e attenzione le vicende biografiche di una delle più importanti e sottovalutate figure del Rinascimento, per presentare al lettore, con la fluidità e la vivacità del taglio giornalistico, l’uomo, il diplomatico e l’ecclesiastico.

Edizioni: Mursia | pp. 260

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Category: Rinascimento Tags: Gian Angelo Medici, Papi, Roma, Vaticano
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    Altro dossier è quello che Storia in Rete dedica alla guerra Italo-Turca del 1911, di cui cade il centesimo anniversario proprio in questi giorni. Una guerra dimenticata in un imbarazzato silenzio, perchè ha legato i destini delle due sponde del Mediterraneo fino alle recentissime cronache belliche.

    Quindi Storia in Rete presenta in esclusiva un inedito documento: l’auto-intervista che il dissidente cecoslovacco Jirì Pelikàn ha fatto a sé stesso negli anni post-tangentopoli, che rivela alcuni dei lati oscuri del Partito Comunista Italiano. E con un salto indietro, si ripercorre una delle vicende all’origine della moderna Australia, la Rivolta del Rum del 1808, fra governatori corrotti, contrabbandieri ed un intero reggimento che si ammutina.

    A chiudere due considerazioni sugli ultimi sviluppi nelle inchieste sulla morte di Mussolini: dalla recensione\stroncatura del saggio di Pierre Milza e alla risposta alle obbiezioni sul documentario di Storia in Rete “Mussolini, una morte da riscrivere“.

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    di Bat Ye’or

    Attentati, raid terroristici, rapimenti, decapitazioni, assalti mirati contro cristiani e bersagli occidentali, ecco il bollettino di guerra che echeggia dai media e dal web negli ultimi tempi. Non c’è nulla di veramente nuovo, salvo il fatto che l’attacco alla pace e alla stabilità del mondo è ormai quotidiano e non riguarda più soprattutto paesi lontani. Questa guerra che semina terrore e sangue si combatte ora nelle strade delle nostre città, con minacce dirette contro obiettivi e personalità, come ad esempio il Papa, che ci sono prossimi. Quanto accade ha radici lontane. Da decenni, attraverso la creazione di organismi e commissioni di varia natura, incontri ad alto livello, summit, conferenze internazionali fra paesi islamici e l’Europa, si è venuta tessendo una gigantesca ragnatela che influenza la politica, condiziona l’opinione pubblica e orienta la formazione, mettendo l’Occidente in balia dell’islam. Sono i filoni e le diramazioni di questa realtà nascosta e tuttavia potente quelli che Bat Ye’or indaga da molti anni e ha svelato nei suoi libri e con un’instancabile attività di conferenziera che l’ha portata a parlare al Senato italiano, a quello francese, a quello danese, in molte università americane e canadesi, all’ONU. All’epoca dei suoi primi libri, la lettura che faceva dei documenti e della trama dei fatti sembrava fantascientifica o quasi, anche se personalità politiche e intellettuali come Oriana Fallaci ne avevano riconosciuto la fondatezza. Oggi le vicende che funestano i nostri giorni le danno completamente ragione e fanno temere il peggio per il futuro del nostro continente.

    Edizione: Lindau| pp. 234

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  • Il mistero della Sindone

    € 18,00
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    di Saverio Gaeta – Giulio Fanti

    “Un mistero di croce e di luce”: quell’inspiegabile e irriproducibile immagine corporea impressa sul telo è la testimonianza della passione e della morte di Gesù, ma anche della sua risurrezione?. Le parole pronunciate da papa Benedetto XVI sembrano restituire alla Sindone tutta la verità che la ricerca scientifica aveva cercato di ridimensionare. Nel 1988, infatti, con la datazione al carbonio l4, alcuni scienziati stabilirono che la Sindone risaliva all’epoca medievale. Oggi, grazie a un lavoro multidisciplinare promosso dall’università di Padova e durato quindici anni, l’equipe guidata da Giulio Fanti dimostra che quella radiodatazione è stata falsata da una contaminazione ambientale, e va anticipata proprio all’epoca della morte di Gesù; che le tracce di polvere, polline e spore indirizzano verso la provenienza mediorientale; che il corpo raffigurato sul lino ha subito le violenze raccontate nei vangeli della Passione; e che l’immagine è stata prodotta dall’eccezionale radiazione sviluppatasi al momento della risurrezione. Questo libro, scritto a quattro mani da Fanti e da Saverio Gaeta, è il resoconto di una scoperta e la narrazione delle straordinarie vicende storiche della reliquia più preziosa e venerata della cristianità.

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