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Home|'600 / '700|Maria de’ Medici
On sale!

Maria de’ Medici

€ 26,00

di Stefano Tabacchi

Negli ultimi anni la tradizionale immagine di Maria de’ Medici (1573–1642), regina di Francia, moglie di Enrico IV e madre di Luigi XIII, è cambiata sensibilmente. Per secoli, la principessa fiorentina catapultata in Francia è stata vista come asservita alla politica spagnola e papale, succube dei suoi favoriti e incapace di realizzare l’affermazione dell’assolutismo monarchico in contrasto col figlio Luigi di cui è stata a lungo reggente. Invece la reggenza di Maria viene oggi considerata come un momento decisivo nel passaggio dalla monarchia rinascimentale alla monarchia assoluta, sia sotto il profilo strettamente politico che sotto quello culturale e intellettuale. Il volume è l’unica biografia di Maria de’ Medici disponibile in lingua. In particolare, sono analizzati i modi in cui Maria cercò di affermare un modello di sovranità femminile e di costruire nel sistema politico francese un ruolo specifico per la regina madre.

Edizioni: Salerno Editrice | pp. 472

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Category: '600 / '700 Tags: Enrico IV, Francia, Luigi XIII, monarchia, Parigi
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  • I dieci errori di Napoleone

    € 19,00
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    Sconfitte, cadute e illusioni dell’uomo che voleva cambiare la storia
    di Sergio Valzania

    «La storia ha una sua natura sfuggente ed elusiva, tende a non dichiarare le proprie leggi. Individuare i momenti nei quali Napoleone avrebbe potuto indirizzare in modo diverso la sua avventura, incanalandola verso un esito migliore, rischia di risultare arbitrario. Ma il tentativo non è inutile in vista della comprensione politica e umana di una delle vicende più affascinanti della storia moderna». Sergio Valzania ci invita a questo “azzardo storico” isolando dieci errori (ma il numero è evidentemente arbitrario e pretestuoso) commessi da Napoleone a partire dalla ripresa della guerra contro l’Inghilterra nel 1804, iniziale e rovinoso sbaglio della carriera politica e diplomatica dell’imperatore, fino alla battaglia di Waterloo, che mette la parola fine all’avventura bonapartista con una disfatta senza eguali. Napoleone fu sempre innanzitutto un militare: l’aver appreso alla perfezione il proprio mestiere, essere un valoroso soldato, gli procurò le maggiori soddisfazioni, ma lo portò anche a scegliere sempre le vie della guerra a scapito di una più promettente politica diplomatica. Le sue capacità di tattico sono fuori discussione: a determinare la sua sconfitta fu piuttosto l’incapacità di comprendere i fenomeni della geopolitica e della grande strategia, i rapporti di forza sottostanti ai conflitti maggiori, le tensioni prodotte “dalle impalpabili volontà dei popoli” che non la forza militare di un avversario più capace di lui sul suo terreno d’elezione.

    Edizioni: Rizzoli | pp. 232

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  • Malaparte – Morte come me

    € 18,00
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    di Monaldi & Sorti

    Isola di Capri, agosto 1939. L’Italia è nella morsa del fascismo, la Seconda guerra mondiale è alle porte. Durante uno scintillante party sotto le stelle, zeppo di aristocratici, ufficiali nazisti e miliardari americani, il celebre scrittore Curzio Malaparte, gran rubacuori ed enfant terrible del fascismo, viene accostato dalla polizia segreta di Mussolini: qualcuno lo accusa dell’omicidio di una giovane poetessa inglese, misteriosamente precipitata da un dirupo quattro anni prima – un evento realmente accaduto. Malaparte decide di darsi alla macchia: con l’aiuto di pochi amici fidati (un principe scialacquatore, un camorrista, uno strambo pittore e l’inseparabile cane Febo) condurrà in clandestinità una difficilissima inchiesta. Chi sta cercando di incastrarlo? Forse quell’ufficiale delle SS sempre in compagnia del suo sanguinario dobermann? E che ruolo ha nel complotto il terribile (e vero) segreto nascosto nel passato di Adolf Hitler? Per sfuggire all’incubo, lo scrittore dovrà fare appello a tutte le sue doti, a un’incantevole fanciulla dai talenti insospettabili e a un geniale deus ex machina: un giornalista americano, squisito gentleman e futuro capo dello spionaggio militare USA in Europa. Da scenario fanno il paesaggio di Capri e la villa che Malaparte si sta costruendo su una delle scogliere più spettacolari dell’isola, mentre fra champagne e orchestrine la high society europea attende rassegnata la sua ultima ora. Malaparte invece non ci sta: è ben deciso a salvare la pelle e ha ancora fresche nell’animo le ferite riportate da eroe nella Prima guerra mondiale.
    Ma non è tutto. Ben presto il lettore scoprirà che la vicenda è molto più di una finzione letteraria: la storia che Malaparte narra, ripercorrendo tutto il suo passato, non è semplicemente un romanzo, ma la prova più importante della sua vita. E solo all’ultima pagina scopriremo se l’avrà superata.

    Baldini&Castoldi | pp. 494

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  • On sale!

    Papus. La Belle Epoque dell’occultismo

    € 34,50 € 31,05
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    di Marie-Sophie André / Christophe Beaufils

    Gérard Encausse (1865-1916), che già da quando era molto giovane conobbe la notorietà con il nome di Papus, fissò, con la sua vasta impresa di sintesi e di volgarizzazione, un’immagine dell’occultismo che ha ancora corso oggi. Le sue principali opere sono sempre disponibili in libreria ed è necessario, per comprendere meglio la loro importanza storica, rimetterle nel contesto storico della loro epoca. La vita agitata di Papus, la cui conoscenza permette di comprendere meglio la sua opera, è testimone di un momento in cui alla laicizzazione dello Stato si rispose con l’emergere di correnti spirituali in margine alle religioni ufficiali: colui che la stampa dell’epoca chiamava “il mago Papus” tentò di federare queste correnti in nome di un sincretismo religioso segnato da messianismo. Questa biografia, che è al contempo uno studio delle ambizioni politiche e dei turbinii religiosi che segnarono la Belle Époque attraverso le sue “società segrete”, rivela un’infinità di personaggi che sognavano tutti, all’alba del XX secolo, una trasfigurazione del mondo. Esisteva già un profilo biografico di Papus, quello scritto da suo figlio Philippe Encausse, ma quest’ultimo sembra aver fatto una cernita tra ciò che giudicava “divulgabile” e quello che non lo sarebbe stato: così, questi diede come lascito una parte degli archivi di Papus alla Biblioteca di Lione e ne conservò il resto. Alla sua morte, il contenuto della sua cantina fu scaricato davanti al suo domicilio, destinato ad essere distrutto, ma, per un caso straordinario, uno degli autori della presente opera, Marie-Sophie André, incuriosita da una pattumiera traboccante di manoscritti, di edizioni originali e di lettere, poté fortunatamente salvare la seconda parte del fondo Papus. Questi documenti, equivalenti sia dal punto di vista della quantità che dal loro contenuto a quelli conservati a Lione, hanno permesso di ricostruire alla fine in modo imparziale la vita del “Balzac dell’occultismo”.

    Edizioni Settimo Sigillo | pp. 414

     

     

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