La sindone di Gesù Nazareno
€ 28,00
di Barbara Frale
Dopo aver illustrato in un libro precedente l’ipotesi che la sindone sia stata portata in Europa e conservata segretamente dal potente ordine dei Templari, Barbara Frale esamina alcune tracce di scrittura in greco, latino ed aramaico solo da poco identificate sul lino della sindone. Confrontate con molte fonti greco-romane, giudaiche e del primo cristianesimo, queste scritte riconducono nella Gerusalemme del tempo di Tiberio (14-37 d.C.) e inquadrano la sepoltura di un personaggio chiamato Yeshua Nazarani.
Edizioni Il Mulino | pp. 375
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Sindone segreta
€ 19,50di Thomas De Wesselow
La Sindone potrebbe essere una prova della resurrezione? Una tesi dirompente sul piano storico-religioso, che investe il problema della datazione e di come si sia impressa l’immagine sul sacro lino. Fu un’esplosione di energia? L’impronta si calcò per strinatura in seguito a sprigionamento di forte calore? Il corpo maschile seminudo appartiene a un essere umano o è un bassorilievo? Questo libro è il viaggio di un laico che si è appassionato a uno dei misteri più affascinanti della storia sacra scandagliando ogni dettaglio esegetico, biblico e scientifico. De Wesselow si lascia guidare da una pista di ricerca ben precisa: la Sindone non è quel che sembra, è ben di più. Se fosse vera, potrebbe anche essere una prova della resurrezione, ma non tutto gioca a favore di questa tesi, e l’autore non disdegna di analizzare tutti gli elementi pro e contro la sua impalcatura di indagine. In tanti si sono provati a smontare la “menzogna della Sindone “: qualcuno l’ha definita un falso riprodotto pittoricamente tra il tardo Medioevo e il Rinascimento, ma De Wesselow confuta la “teoria del dipinto” non solo su base scientifica, ma ricorrendo alla storia dell’arte medievale. Nel corso dei secoli ci furono molti teli funebri e sudari attribuiti a Gesù di Nazareth, tuttavia la Sindone di Torino è per l’autore un unicum che nasconde segreti ancora tutti da scoprire.
Edizioni Piemme | pp. 321
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Il mistero della Sindone
€ 18,00di Saverio Gaeta – Giulio Fanti
“Un mistero di croce e di luce”: quell’inspiegabile e irriproducibile immagine corporea impressa sul telo è la testimonianza della passione e della morte di Gesù, ma anche della sua risurrezione?. Le parole pronunciate da papa Benedetto XVI sembrano restituire alla Sindone tutta la verità che la ricerca scientifica aveva cercato di ridimensionare. Nel 1988, infatti, con la datazione al carbonio l4, alcuni scienziati stabilirono che la Sindone risaliva all’epoca medievale. Oggi, grazie a un lavoro multidisciplinare promosso dall’università di Padova e durato quindici anni, l’equipe guidata da Giulio Fanti dimostra che quella radiodatazione è stata falsata da una contaminazione ambientale, e va anticipata proprio all’epoca della morte di Gesù; che le tracce di polvere, polline e spore indirizzano verso la provenienza mediorientale; che il corpo raffigurato sul lino ha subito le violenze raccontate nei vangeli della Passione; e che l’immagine è stata prodotta dall’eccezionale radiazione sviluppatasi al momento della risurrezione. Questo libro, scritto a quattro mani da Fanti e da Saverio Gaeta, è il resoconto di una scoperta e la narrazione delle straordinarie vicende storiche della reliquia più preziosa e venerata della cristianità.
Edizioni: Rizzoli | pp. 230
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Sindone. Storia e leggende di una reliquia controversa
€ 32,00di Andrea Nicolotti
Senza nascondere un approccio palesemente critico, scettico, Nicolotti in questo libro traccia una storia delle stoffe sepolcrali di Gesù, con particolare attenzione per quella oggi conservata a Torino. Il punto di partenza per ricostruire l’ambiente nel quale è nato e si è diffuso il culto per le diverse sindoni è il racconto fornito dai Vangeli. Procedendo lungo i secoli, dal Tardoantico al Medioevo, si nota un interesse sempre crescente e diffuso per la ricerca e il possesso di reliquie della passione e morte di Gesù, il cui numero aumenta esponenzialmente: una di queste è la Sindone di Torino, che avrà maggior fortuna rispetto a tutte le altre. La storia nota della reliquia torinese (ma vari indizi, testimonianze e riscontri fanno pensare a qualcosa di molto simile già presente almeno dal VI, VII secolo) muove i primi passi nel Medioevo, quando compare in un villaggio della Francia, per poi spostarsi a Chambéry, nel cuore della Savoia, e infine a Torino, nuova capitale del ducato sabaudo e poi del regno d’Italia. È una storia a tratti avventurosa, spesso poco conosciuta, fatta di episodi che, secondo Nicolotti, la storiografia sabauda e quella ecclesiastica avrebbero tentato di addomesticare. È una storia che coinvolge personaggi di primo piano della nobiltà, della politica, della Chiesa e della scienza. Nell’ultima parte del libro, che riguarda il secolo XX e il XXI, la storia della Sindone si intreccia con la storia degli studi scientifici, dalle prime fotografie passando per la datazione radiocarbonica, fino ai giorni nostri.
Edizioni Einaudi | pp. 370
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La lancia di Longino
€ 13,00di Massimo Centini
E’ uno dei momenti più toccanti e drammatici della Passione di Gesù Cristo: «Uno dei soldati, con una lancia, gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua»: così recita il Vangelo di Giovanni (19,34). Ma chi era quel soldato romano? Che ne fu della sua lancia consacrata dal Sangue di Cristo? Massimo Centini, un antropologo, non si nasconde le difficoltà di un’indagine inevitabilmente a metà strada tra la ricerca storica e la dimensione della Fede: «In trentacinque anni di ricerca finalizzata allo studio degli aspetti storici della vicenda terrena di Gesù di Nazareth, ho raggiunto la coscienza che ci sono limiti invalicabili, anche dal più esperto e sapiente degli esploratori». E’ quindi un Mistero, di Fede e della Storia, quello della Passione in cui ci può addentrare anche attraverso la testimonianza singolare dell’uomo che trafisse il costato di Cristo.
Edizioni: San Paolo | pp. 140
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Storia in Rete 132-134 – Ottobre / Dicembre 2016 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Questo numero di Storia in Rete torna sul problema della caduta di Roma Antica e i suoi riflessi sul presente, in un’Europa che tanto più somiglia a quel IV-V secolo d.C. quanto più molti intellettuali e maitre-a-penser cercano di negare ogni parallelismo e addirittura di rovesciare la realtà storica a beneficio di una narrazione propagandistica. Un tema che si riallaccia a quello della cosiddetta “Grande Sostituzione”, il tentativo di ripopolare l’Europa attraverso l’immigrazione dall’Asia e dall’Africa pianificato da decenni e di cui Storia in Rete traccia una storia a partire dai documenti ufficiali dell’ONU.
Si passa dunque alla geopolitica, con la storia dell’amore-odio fra le due potenze continentali dell’Eurasia: Germania e Russia, e alle vicende della caduta del Regno delle Due Sicilie, in risposta alle tesi neo-borboniche: la fine del regno di Francesco II era fatale e inevitabile?
Quindi, un’esclusiva per Storia in Rete: un’inchiesta sulle delazioni fatte (o commissionate) da Palmiro Togliatti per far eliminare gli elementi poco stalinisti del Partito Comunista d’Italia dalla polizia fascista: un sistema per far fare ad altri il lavoro sporco…
E ancora: un’inchiesta sulla morte del prefetto di Zara, Vezio Orazi, ucciso da un agguato partigiano in Dalmazia nel 1942, un nuovo libro fotografico che documenta con scatti inediti le vicende di Piazzale Loreto durante la Guerra Civile, un ritratto del padre della parola “genetica”, William Bateson e un viaggio nella città dell’oro, il centro delle carovaniere nel Marocco medievale: Sigilmassa.
Poi un articolo dedicato a una singolare teoria: e se le cronologie ufficiali fossero sbagliate in eccesso di almeno settecento anni? Una tesi incredibile, se non fosse che a sostenerla c’è un pezzo da novanta dell’accademia tedesca: Gunnar Heinsohn.
E infine i berserkir nordici, fra mitologia e analisi filologica delle fonti storiche e il Premio Acqui Storia, che quest’anno è andato ai documentari de “La Storia in Rete”.
Tutto questo e molto altro su Storia in Rete in edicola!!
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Risorgimento da riscrivere
€ 19,00di Angela Pellicciari
La storia del Risorgimento italiano vista in chiave revisionista. Un saggio che fin dalla sua sua uscita ha fatto discutere per l’attacco radicale al Risorgimento e ai suoi protagonisti. Uno studio che, comunque la si pensi, val la pena di conoscere anche per capire i motivi e gli argomenti di certa propaganda anti-risorgimentale. Il tema centrale del libro della Pellicciari è che l’unità d’Italia è stata fatta a spese della Chiesa. Il processo storico di unificazione dal 1848 al ’61 si sarebbe svolto contestualmente a una vera e propria guerra di religione condotta nel Parlamento di Torino – dove tra i liberali abbondavano i massoni – contro la Chiesa cattolica. I liberali abolirono tutti gli ordini religiosi della Chiesa di Stato, spogliarono di ogni avere le 57.492 persone che li componevano, soppressero le 24.166 opere pie, lasciarono più di 100 diocesi senza vescovo, imposero al clero l’obbligo di cantare il Te Deum per l’ordine morale raggiunto, vietarono la pubblicazione delle encicliche pontificie, pretesero la somministrazione dei sacramenti a chi era stato colpito da scomunica, e, nonostante tutto, si proclamarono cattolici. Perché? Perché proprio lo Stato sabaudo, che si diceva costituzionale e liberale, che volle mettersi alla guida del moto risorgimentale, dedicò accanite sessioni parlamentari alla soppressione degli ordini religiosi? Con quali motivazioni ideologiche, morali, politiche e giuridiche? Sulla base di fonti originali, Angela Pellicciari teorizza che, colpendo il potere temporale della Chiesa, s’intendeva in realtà annientarne la portata spirituale. Dell’iconografia tradizionale resta un Ottocento tormentato, certo spregiudicato, molto meno romantico, che apre a una più piena comprensione delle difficoltà riscontrate fino a oggi nell’evoluzione dell’ identità nazionale italiana.
Edizioni: Ares | pp. 336
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La Sindone. Storia di una immagine
€ 9,90di Gian Maria Zaccone
A fronte di trattazioni apologetiche o critiche della storia della Sindone, questo libro ripercorre e rilegge le vicende storiche della Sindone inserendole nel contesto delle varie epoche, con particolare attenzione all’evoluzione delle forme di pietà ad essa collegate. Così, lo studio del contesto religioso del basso medioevo consentirà di inserire correttamente la Sindone nel suo ambiente al momento della comparsa nella chiesa di Lirey. Alla luce di tale contesto potranno trovare nuova spiegazione i documenti che tra Trecento e Quattrocento testimoniano dell’entusiasmo ma anche del disagio che questo insolito oggetto suscita tra la gente e nella gerarchia ecclesiastica. Tappe fondamentali di questa vicenda storica saranno ancora l’enorme successo della Sindone quale reliquia dinastica di Casa Savoia in ascesa e il 1898, anno della celebre foto di Secondo Pia. Mentre il XX secolo sarà il secolo delle ricerche scientifiche, con l’ossessione dell’autenticità… Le ostensioni del 1998 e del 2000, invece, ne recupereranno il significato pastorale.
Edizioni Paoline Editoriale Libri | pp. 304
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