di Gian Paolo Pelizzaro
Questo libro svela la genesi e lo sviluppo degli accordi segreti tra governo italiano e resistenza palestinese (Lodo Moro), soffermandosi sulle implicazioni che ebbero questi patti inconfessabili nell’evoluzione delle minacce del terrorismo di matrice arabo-palestinese contro l’Italia e sulle dinamiche della cosiddetta diplomazia parallela.
Il Lodo Moro è declinato da tutte le prospettive: quel patto instaurato tra due soggetti diversi (quello italiano dotato di autorità statuale formale e l’altro, quello palestinese, senza legittimità giuridica perché privo di Stato) che obbligava i contraenti, reciprocamente, al rispetto degli accordi stabiliti, pena la sanzione: la rappresaglia terroristica. Il lettore potrà farsi un’idea chiara e precisa, sulla base di fatti, circostanze, riscontri probatori e documenti molti dei quali inediti, relativa agli sviluppi che hanno determinato – a partire dal 2005 – un drastico innalzamento del livello di attenzione generale (politica, giornalistica, storiografica e giudiziaria) sul Lodo Moro e sulle conseguenze in determinati fatti di terrorismo, eversione e stragi tra il 1972 e il 1982.
La ricerca è frutto di una delle più lunghe, articolate e complesse inchieste nella storia del giornalismo italiano, iniziata nel 1999 e tuttora in evoluzione. Stefano Giovannone, 20 giugno 1983: «Nel 1972, prima dei fatti di Fiumicino, mi attivai, anzi fui attivato dai miei superiori – ritengo su richiesta del ministero degli Esteri – acché prendessi contatto con qualche responsabile dell’OLP acché si evitassero operazioni terroristiche in Italia o contro cittadini italiani all’estero che erano state minacciate».
EDIZIONI SETTIMO SIGILLO – (due volumi, totale pp. 842)
€ 49,00
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