di Marina Montesano
Alla fine dell’età medievale prende avvio la cosiddetta “caccia alle streghe”. Secondo la bolla Summis desiderantes, promulgata da Innocenzo VIII nel 1484, le streghe avrebbero dato vita a una vera e propria setta decisa a colpire la Cristianità come mai si era verificato prima. Ma che cos’è il fenomeno della stregoneria e la conseguente caccia alle streghe? È un’offensiva contro l’universo folklorico e le superstizioni popolari? È una reazione della società alla diversità? Alla luce di una attenta analisi delle fonti, degli scritti e delle azioni dei protagonisti di quelle vicende, è invece possibile tracciare un quadro generale dal quale la “caccia” emerge per larghi tratti, da una parte come un elemento costitutivo della modernità, dall’altra come una risposta a esigenze riaffioranti nella società in epoche diverse. Non solo e non tanto nel “barbaro medioevo”, quanto e soprattutto in epoche nelle quali ci piace pensare che il trionfo della ragione e del diritto abbiano il sopravvento. A tal fine si prenderanno anche in esame, in una postilla finale, alcuni casi contemporanei che presentano elementi tipologici assai simili alle persecuzioni antistregoniche.
Edizioni: Salerno editrice | pp. 188
€ 12,50
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