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Home Page | Medioevo

Medioevo

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  • Patria senza Mare

    € 25,00
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    di Marco Valle

    Malgrado tre mari e quasi ottomila chilometri di coste gli italiani non sono più – se lo sono mai stati davvero – un “popolo di navigatori”. Eppure proprio sul mare, dai tempi di Roma e poi col sorgere, nell’alto Medioevo, delle Repubbliche marinare, l’Italia ha scritto i capitoli più importanti e luminosi della sua lunga storia. Capitoli troppo spesso trascurati, ignorati, dimenticati. Ecco allora “Patria senza Mare” di Marco Valle, un’opera innovativa che affronta, con accuratezze e stile brillante, i successi e i travagli dell’Italia marittima. Una storia lunga oltre 1500 anni e più di 500 pagine con mille protagonisti: marinai, mercanti, armatori, scienziati, sognatori, visionari…

    Un’opera che attraversa i secoli, rintracciando il lunghissimo filo rosso (o meglio blu…) che avvolge e lega la Penisola al suo destino marittimo navigatori e mercanti, armatori e naufragi, porti e navi, scoperte e battaglie, ascese, sconfitte e rinascite… Un grande affresco in chiaro scuro che raccoglie e spiega lo splendore di Amalfi, Pisa, Venezia e Genova, capitali mondiali della globalizzazione medioevale, la vittoria di Lepanto, l’imporsi — tra il Seicento e l’Ottocento — di Livorno, Trieste e Napoli. E ancora, le visioni marittime di Camillo Benso di Cavour e il navalismo letterario di Salgari e d’Annunzio, la luminosa stagione dei transatlantici, i due grandi conflitti del Novecento e le prove durissime della nostra Marina, la ricostruzione postbellica e le parabole parallele dei Costa e di Achille Lauro. Infine, le luci, poche ma importanti, che iniziano a rischiarare la notte terragna in cui siamo ancora immersi.

    Signs Publishing | pp. 544

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  • I Visconti – Le battaglie della Vipera

    € 13,00
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    di Daniela Pizzagalli

    Una dinastia, una città, un secolo: casata simbolo di Milano, i Visconti furono la famiglia che più di tutte riuscì a imporsi nella feroce lotta per la supremazia che imperversava nell’Italia del ‘300, dominandone la scena politica fino alla metà del secolo successivo. Grazie a un racconto in presa diretta, Daniela Pizzagalli – celebre autrice di biografie storiche e grande esperta di Medioevo e Rinascimento – dà voce ai protagonisti e fa scorrere davanti ai nostri occhi grandi eventi e aneddoti sconosciuti, momenti decisivi e storie private: dalle faide con i Torriani per il controllo della città meneghina alla discesa in Italia dell’imperatore Enrico VII, dai drammi familiari che colpirono i Visconti agli attacchi delle leghe antiviscontee che provarono a fermarne l’inarrestabile ascesa, fino agli anni di fulgore che portarono alla posa della prima pietra del Duomo. L’incalzante narrazione della Pizzagalli, primo volume di una trilogia dedicata alla dinastia milanese, rende più avvincente di un’invenzione romanzesca la spregiudicata corsa al potere che, tra battaglie e intrighi politici, permise ai Visconti di creare il più potente stato dell’Italia di allora proiettandoli al centro delle vicende europee.

    Rizzoli | pp. 217

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  • Storia in Rete 141 – 142 – Luglio / Agosto 2017 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    A un anno dal fallito golpe di Ankara il potere di Erdogan in Turchia è sempre più forte. E si manifesta anche attraverso una rivalutazione della storia imperiale ottomana, con le grandiose celebrazioni che ogni anno si tengono “spontaneamente” per ricordare la conquista di Costantinopoli, il 29 maggio 1453. Una storia fatta di grandi vittorie ma anche di schiavismo, massacri, espansionismo imperialista ai danni dell’Europa, e che l’Europa farebbe bene a ricordare a sua volta. Storia in Rete dell’estate 2017 racconta le relazioni fra Occidente e Impero ottomano dal XIII secolo al tramonto ottocentesco del “malato d’Europa”. Una storia che dovrebbe far riflettere e soprattutto far riconsiderare tanti complessi di inferiorità che oggi minano l’autocoscienza e l’autostima dei popoli europei. E una di queste mine – spiega Antonello Carvigiani – è stata smascherata da un affilato saggio di Rodney Stark, un docente di storia protestante che difende il Cattolicesimo dalle “leggende nere” dure a morire con cui è stato infangato nei paesi della Riforma.

    Continua poi anche questo numero di Storia in Rete il dibattito sul Risorgimento. Lo fa Pino Aprile, analizzando quelle elite meridionali che “tradirono e furono tradite”, lasciando il sud in uno stato semi-coloniale, e Pierluigi Romeo di Colloredo, che evidenzia come il regno delle Due Sicilie fosse minato al suo interno da discordie fra terraferma e Sicilia, rispondendo anche alle affermazioni di Aprile sul numero 140 di Storia in Rete a proposito del generale Cialdini.

    Dal Risorgimento a uno dei più torbidi segreti dell’Italia contemporanea: quello della morte di Mussolini. Sandro Provvisionato rivela un inedito memoriale che raccoglie la confessione nientemeno che di Walter Audisio, il “colonnello Valerio”, sedicente “giustiziere” del Duce. Una confessione rilasciata in segreto a dei suoi compagni di partito negli anni Cinquanta che sotto certi aspetti lascia perplessi (avrà detto la verità?), ma dall’altro conferma una tesi che in pubblico i vertici partigiani hanno negato per decenni: quella della “doppia fucilazione”, con forza sostenuta da Pisanò e Bandini e confermata solo di recente dalle analisi forensi.

    Poi Roberto Festorazzi getta una luce inedita sui contatti segreti di Leo Valiani con l’intelligence britannica. Contatti molto più profondi e vincolanti di quelli ufficialmente riconosciuti dall’esponente giellista, e che suggeriscono anche inquietanti spiegazioni alle modalità sbrigative e tutt’altro che chiare con cui si giunse all’esecuzione di Mussolini.

    E ancora, una perizia di Storia in Rete su una delle foto pubblicate nel numero 129-130 dell’estate del 2016 dimostra che si trattava in realtà di un fotoritocco. Ma chi e perché ha avuto interesse a millantare la presenza di un agente dell’OSS sui luoghi dell’esecuzione di Mussolini proprio in quei giorni di fine aprile? Lo smascheramento di un falso non fa che spalancare nuovi campi d’indagine, tanto più visto che le foto ritoccate provenivano proprio da un ex agente segreto d’oltreoceano…

    Infine, raccontato da Marcello De Angelis, il ritratto di uno dei grandi militari italiani del XX secolo: Federico Baistrocchi. Uno dei migliori organizzatori e riformatori del Regio Esercito, che dopo aver preparato le basi per la vittoria italiana in Abissinia nel 1935 venne messo da parte da Mussolini, anche per le invidie e i malumori che aveva suscitato fra i suoi meno capaci colleghi.

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  • Storia in Rete n. 111 – gennaio 2015 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Storia in Rete di gennaio 2015 (clicca qui per vedere copertina e anteprime) è andato in stampa proprio mentre a Parigi l’integralismo islamico si scatenava con l’attentato alla redazione di “Charlie Hebdo” e al supermercato kosher. Da qui la scelta di raccontare ai lettori quali sono le radici profonde storico-ideologiche delle attuali minacce del sedicente neo-Califfato dell’ISIS: le promesse di conquista delle capitali dell’Occidente (Costantinopoli e Roma) fatte dal Profeta in persona e i tentativi di realizzarle effettuate dai Saraceni, prima, e dagli Ottomani poi con gli sbarchi rispettivamente sulle coste tirreniche e ad Otranto.

    Poi, Storia in Rete torna sul caso Matteotti: il putiferio suscitato da una recente intervista di Arrigo Petacco sul blog di Beppe Grillo e un nuovo studio di un “outsider” come Enrico Tiozzo che però ha fornito un contributo determinante a rileggere le fasi del rapimento e dell’omicidio Matteotti in un’ottica diversa da quella “ufficiale”.

    Quindi con questo numero, il primo del 2015, Storia in Rete inizia le sue personali celebrazioni per i cento anni della Grande Guerra con una galleria di Eroi italiani. Il primo – partendo da una mostra che si sta tenendo al Museo Caproni di Trento – è Francesco Baracca, l’Asso degli Assi della caccia italiana, l’uomo dal Cavallino Rampante.

    E ancora. La specialità svedese: non i mobili da montare ma l’eugenetica, scheletro nell’armadio della socialdemocrazia scandinava, e poi la triste storia dei Coolies, gli “schiavi a pagamento” che alla fine dell’Ottocento sostituirono quelli veri con la scusa del “libero mercato”, e che hanno perfino cambiato la demografia di intere regioni mostrando il vero volto dell’emigrazione.

    Dai crimini contro l’umanità a quelli – non meno efferati – dei singoli: Massimo Centini racconta la vicenda di Cesare Verzeni, il “vampiro del Bergamasco”, il primo caso di assassino seriale studiato scientificamente nel nostro paese.

    Poi, Elena e Michela Martignoni parlano con Luigi de Pascalis, autore di un nuovo romanzo storico sulla figura di Giuliano l’Apostata, Aldo Mola racconta la caduta di Murat e il suo disperato, ma seminale, appello agli italiani da Rimini e ancora mostre, con l’intervista alla curatrice della mostra al Vittoriano su un grande pittore del Novecento: Mario Sironi.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di gennaio!!

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  • Storia in Rete n. 108 – ottobre 2014 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Storia in Rete di ottobre 2014 (clicca qui per vedere sommario e anteprime) torna nel periodo d’oro dell’Italia, i secoli del Basso Medioevo, dell’Umanesimo e del Rinascimento quando i condottieri di ventura italiani erano i migliori soldati d’Europa. Una grande mostra a Perugia è l’occasione per tornare su questi guerrieri che furono tanto signori della guerra quanto mecenati e soprattutto veri e propri imprenditori di quelle piccole-e-medie imprese della guerra che crearono l’Italia fra 1300 e 1500.

    Dal Medioevo vero a quello dei giorni nostri: la minaccia dell’ISIS e le sue radici esoteriche. Poi, un lungo dossier sulla Grande Guerra: una riflessione sul ruolo del conflitto nell’identità italiana di Ernesto Galli della Loggia (per gentile concessione di autore e di Nuova Storia Contemporanea), i tentennamenti del governo Salandra all’inizio della guerra e le crisi di coscienza degli interventisti e nazionalisti, divisi fra filo-tedeschi e anti-austriaci, la sottaciuta consonanza di posizioni fra Mussolini e Gramsci nel 1914, nel nome della “neutralità attiva e operante”.

    E ancora, il tentativo di delegittimazione del Premio Acqui Storia, con le incredibili polemiche e i surreali attacchi all’iniziativa. E quindi i crimini dimenticati commessi dall’esercito giacobino in ritirata da Napoli nel 1799 nella zona di Cassino e Isola Liri. Dall’invasione francese a quella franca, con la storia della calata di Carlo Magno contro i Longobardi alle Chiuse, nel 773.

    Infine, uno spazio speciale dedicato al senatore Giovanni Raineri, di cui ricorre l’80° anniversario della morte. Un grande convegno a Piacenza ricorda quello che fu un grande uomo di Stato, inventore dei Consorzi Agrari, ministro e animatore di una politica onesta e volta al bene comune.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di ottobre!!

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  • Storia in Rete n. 105/106 luglio – agosto 2014 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Un’estate all’insegna della Storia con il numero 105-106: dalla storia della caccia alle streghe in Europa fra Medioevo e Seicento alla verità sui cosiddetti “fratelli di Gesù” e gli altri parenti e congiunti che variamente vengono attribuiti al Nazareno. Poi, due protagonisti dell’Ottocendo: Metternich, con il suo triste tramonto durante la Rivoluzione del Quarantotto, e Quintino Sella, ministro delle Finanze di un’Italia irriconoscibile con i parametri moderni. Quindi, le due guerre mondiali: la Prima, nel cui centenario Storia in Rete dedica un ampio dossier sulle sue origine, e la Seconda, con le vicende di ULTRA e della guerra dei codici nel Mediterraneo e del rancore di De Gaulle verso gli angloamericani e il loro D-Day, considerato come un’invasione, non una liberazione, della Francia. Infine, la socializzazione durante la RSI: le convergenze inconfessate fra fascisti e comunisti nell’interesse delle fabbriche e un incredibile studio europeo degli anni Sessanta che rivalutava l’esperienza repubblicana.

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  • Storia in Rete n° 101/102 – mar. apr. 2014 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Storia in Rete n. 101-102 si concentra su due argomenti molto distanti fra loro: i 700 anni dal rogo dei Templari, quel 18 marzo 1314 e la guerra civile senza fine che ancora oggi divide l’Italia, in occasione dell’uscita dell’ultimo libro di Giampaolo Pansa e nel 70° anniversario dell’attentato di Via Rasella e della tragica rappresaglia delle Fosse Ardeatine, il 24 marzo 1944. Ai Templari Storia in Rete dedica un corposo dossier, incentrato sul mito nato dal rogo del 1314. Sulla storia più recente, invece, si concentra un’inchiesta sulla voglia di “guerra civile” che ancora oggi anima alcune fazioni politiche (tutt’altro che minoritarie), un’intervista a Giampaolo Pansa dove il giornalista piemontese si toglie più di un sassetto dalle scarpe e infine – in esclusiva per Storia in Rete – la prima puntata di un nuovo, esplosivo dossier sulle vere origini dell’attentato di Via Rasella, come emerge dalle memorie degli stessi protagonisti e dal confronto con le carte processuali. Ma Storia in Rete di marzo-aprile è molto altro: dall’intervista a Elena e Michela Martignoni, autrici di un nuovo, sensuale romanzo storico che ha come protagonista l’amante di papa Borgia, Vannozza Cattanei, al Congresso di Vienna, di cui quest’anno cade il 200° anniversario, fino a una nuova biografia di Benedetto Croce e al tragico disastro ferroviario di Balvano, nel 1944, insabbiato da governo di Brindisi e dal governo di occupazione alleato, al quale Storia in Rete ha anche dedicato un documentario disponibile in streaming (clicca qui).

    LEGGI IL SOMMARIO DEL N. 101/102

     

     

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  • Gli Antipapi

    € 9,90
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    di Elena Percivaldi

    La storia della Chiesa è sempre stata complessa, difficile, contraddittoria. Il suo grande protagonista – da san Pietro a papa Francesco – solitamente è il pontefice, somma autorità religiosa e per molti secoli anche politica e temporale. In realtà molte altre figure hanno determinato, nel corso di duemila anni, le intricate vicende del papato: cardinali, vescovi, santi, eretici, imperatori, chierici e laici. E tra questi anche gli “antipapi”, uomini che – individualmente o supportati da fazioni – non hanno accettato il pontefice eletto in via ufficiale e hanno dato vita a veri e propri scismi. Dai primi nebulosi inizi – quando il santo padre era solo vescovo di Roma e non aveva ancora l’universalità che avrebbe poi detenuto nei secoli a venire – fino al grande scisma, il volume racconta la storia dei quarantatré antipapi scelti secondo procedure non canoniche. Considerati degli usurpatori, per questo furono catturati, scomunicati, processati, imprigionati, uccisi. Alcuni fuggirono, altri si ritirarono in convento, altri ancora scomparvero semplicemente nel nulla. Fieri oppositori al papato ufficiale per motivi dottrinali e ideologici, oppure mere pedine mosse dal potere delle famiglie aristocratiche romane e degli imperatori, gli antipapi rivivono in queste pagine non più come comprimari, ma come veri protagonisti.

    Edizione: Newton Compton Editori | pp. 432

     

     

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  • La vita segreta del Medioevo

    € 5,00
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    di Elena Percivaldi

    “Età oscura” e “millennio della superstizione” sono solo due delle tante definizioni date, nel tempo, al medioevo. Ma questo periodo storico fu davvero “buio” come si è ormai cristallizzato nell’immaginario collettivo? In realtà, la maggior parte degli studiosi del Nuovo Millennio afferma che quel periodo della storia dell’umanità contenga già, in embrione, molti degli aspetti determinanti dell’Europa moderna. Questo libro, lasciando sullo sfondo le grandi vicende militari, gli scontri epocali tra Impero e Papato, i nomi e le date che hanno fatto la Storia e che si trovano sui manuali, cerca di cogliere gli aspetti più insoliti e curiosi dell’epoca: cosa si mangiava, come ci si vestiva, come si impiegava il tempo libero, come si faceva l’amore… Mille anni di storia, dalla caduta dell’impero romano d’occidente (476) alla scoperta dell’America (1492), che hanno plasmato una delle civiltà più ricche, affascinanti e contraddittorie di tutti i tempi.

    Edizione: Newton Compton Editori | pp. 470

     

     

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  • Medioevo romantico

    € 16,00
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    di Paolo Golinelli

    La leggenda di Teodorico, il regno dei Longobardi, la battaglia di Legnano, i Vespri Siciliani, le vicende storiche e leggendarie di Alarico, Francesca da Rimini e Matilde di Canossa. I momenti cruciali e i personaggi più emblematici e affascinanti della storia del nostro Medioevo hanno fortemente condizionato il mondo culturale del XIX secolo, dalla letteratura, al teatro, alla musica, fornendo una serie di miti ed eroi che hanno alimentato la propaganda risorgimentale e sono stati fonte di ispirazione per la costruzione del nuovo Stato libero e indipendente. Si è costruito così un Medioevo romantico che ritroviamo nelle opere di Foscolo, Manzoni, Leopardi, Carducci e Verdi, intrise di ideali e valori che sono alla base dell’identità del nostro Paese e di noi Italiani, e che hanno avuto origine nell’epoca straordinaria dei Comuni, delle guerre tra guelfi e ghibellini, dei trovatori e dell’amor cortese.

    Edizioni Mursia | pp. 202

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  • Le guerre del Barbarossa

    € 20,00
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    di Paolo Grillo

    Una aristocratica cavalleria teutonica contro masse di fanti comunali appiedati. Un ambizioso progetto di governo universale contro l’autogoverno di città libere.Una società fortemente gerarchizzata contro comunità di uomini eguali in grado di autodeterminarsi. È questa la guerra durata oltre vent’anni che vede Federico Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero, tentare di piegare sul campo di battaglia i comuni italiani. Non solo uno scontro fisico e strategico ma anche ideologico tra due società agli antipodi. L’obiettivo dell’imperatore è di riacquisire il controllo perduto sul Regno d’Italia per poi assoggettare il Mezzogiorno normanno. Ma durante l’assenza del potere imperiale dalla penisola, le città italiane sono cambiate: sono città ricche, militarmente potenti, che pensano a se stesse come collettività di uomini liberi. Quando cala alla testa dell’esercito teutonico, Federico Barbarossa si trova di fronte i comuni italiani. Paolo Grillo ricostruisce per la prima volta la guerra che sconvolse l’Italia intera e durò dal 1154 al 1176, prima di giungere a una pace definitiva nel 1183: dagli scontri campali in Lombardia alle battaglie urbane a Roma, dagli assedi di Alessandria e di Ancona alla spedizione bizantina in Puglia. I protagonisti sono Federico Barbarossa, i papi che gli si opposero, i re normanni, l’imperatore di Costantinopoli e, soprattutto, le popolazioni dei comuni italiani del Nord, del Centro e del Sud che si batterono per difendere la loro autonomia e la loro idea di libertà.Militare.

    Edizioni: Laterza | pp. 278

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  • Amori venali

    € 24,00
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    di Jacques Rossiaud

    Donne di strada e grandi cortigiane, ruffiane e mezzane, case chiuse private e pubblici bordelli: fino al XVI secolo il mondo degli amori venali è onnipresente e tollerato. Gli uomini di governo e di Chiesa considerano la prostituzione inestirpabile e naturale, una forma di risposta spontanea alla miseria dei tempi e l’arma più efficace di lotta contro il caos. La Chiesa gregoriana, pur instauratrice di un ordine coniugale rigoroso, accetta la concupiscenza maschile e ammette donne votate al peccato. La giustificazione è quella del male minore: minore rispetto alla violenza, allo stupro, all’adulterio, all’incesto. L’elemento monetario aggiunge paradossalmente all’insieme un elemento positivo; il denaro, questo nemico di Dio, è l’amico della donna venale: giustifica e legittima la sua pratica e fa di lei una lavoratrice che riceve il prezzo della sua fatica. Rese socialmente visibili, le prostitute pubbliche si ritengono in grado, in Alta Germania come in Linguadoca, di far fronte agli abusi e di reclamare i propri diritti. Perfettamente integrate? Certamente no. Ma in grado di diventarlo? Probabilmente. Ma il tempo di promozione del corpo finisce bruscamente a metà del XVI secolo quando, sullo sfondo di disastri sociali e di guerre religiose, il clero della Controriforma decide di porre fine alla tolleranza. Da allora viene attuata una strategia repressiva fatta di incarceramenti, punizioni ed esclusioni. Gli anni 1550-1560 si aprono così su un mondo completamente diverso.

    Edizioni: Laterza | pp. 390

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