di Emanuele Mastrangelo
Quanto contò il fenomeno delle diserzioni nel colpire l’efficienza delle Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana? È vero che la maggioranza dei suoi arruolati non vedeva l’ora di abbandonare il posto di combattimento? Com’era la situazione reale, quella percepita e quella tramandata da memorialistica e storiografia? Di chi era la responsabilità del gran numero di “assenti arbitrari” fra i ranghi della RSI? In questo saggio cercheremo di dare alcune risposte a queste domande, fornendo spunti per ulteriori ricerche: se è pur vero che gli allontanamenti arbitrari colpirono in una certa misura i reparti repubblicani, il fenomeno deve essere valutato nelle sue dimensioni effettive e inquadrato nel contesto storico-militare, sociale e politico del periodo. In appendice, sono presentati documenti dal fondo “Diserzioni” dello Stato Maggiore Esercito della RSI, del Comando della Divisione Fanteria di Marina San Marco, e un approfondimento sui Tribunali Militari Regionali della RSI.
Edizioni: Associazione ITALIA | pp. 96
€ 15,00 € 11,50
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