0 Items
  • Carrello vuoto
  • Il mio account
Libreria di Storia
  • In Libreria
    • I° scaffale
      • Mondo Antico
      • Medioevo
      • Eresie
      • Crociate
      • Rinascimento
      • ‘600 / ‘700
      • Ottocento
      • Età Napoleonica
    • II° scaffale
      • Risorgimento
      • Novecento
      • Grande Guerra
      • Comunismo
      • Fascismo
      • Nazismo
      • II° guerra mondiale
      • Guerra Fredda
    • III° scaffale
      • Stati Uniti
      • Enigmi
      • Eros
      • Varie
      • Romanzi
      • Storia In Rete
      • Space Magazine
      • DVD
  • Shop
    • Carrello
    • Il mio account
    • Cassa
  • Chi Siamo
  • Contatti
  • Condizioni di vendita
  • il Blog
  • Lista dei desideri
Back to top
Home|Comunismo|Shambhala rossa
On sale!

Shambhala rossa

€ 32,50 € 24,50

di Andrei Znamenski

Molti conoscono Shambhala come la leggendaria terra di felicità spirituale che è situata o in India secondo il Kalacakra Tantra nel buddhismo tibetano o nella catena montuosa dell’Himalaya sotto il nome di Shangri-La grazie al film “Lost Horizon” (Orizzonte perduto) del 1937 di Frank Capra, ma pochi sanno del ruolo che il mito di Shambhala ha svolto nella geopolitica russa all’inizio del XX secolo. Shambhala rossa è il primo libro che racconta la storia di cercatori politici e religiosi provenienti da Oriente e da Occidente che si servirono delle profezie buddhiste per promuovere i loro programmi spirituali, sociali e geopolitici. C’erano persone di diverse convinzioni ed ambienti come Ja-lama e Agvan Dorzhiev, ma tra costoro si annoverava anche un pittore teosofo come Nicholas Roerich, un crittografo della polizia segreta bolscevica come Gleb Bokii, uno scrittore di occultismo con tendenze a sinistra qual era Alexander Barchenko, rivoluzionari e diplomatici bolscevichi come Georgy Chicherin e Boris Shumatsky insieme ai loro compagni di viaggio indigeni Elbek-Dorjik Rinchino, Sergei Borisov e Choibalsan, e infine Roman von Ungern-Sternberg, il sanguinario barone bianco, nemico giurato dei bolscevichi. Il libro di Znamenski è una sfida per tutti coloro che rifiutano di accettare le connessioni tra leggenda e politica. “Shambhala rossa” offre un incontestabile elemento di prova che l’ideologia comunista atea del XX secolo non ha disdegnato di usare un mito buddista tibetano come una sorta di instrumentum regni, cioè uno strumento politico di propaganda: sinistra russa e intellettuali di destra, come pure ricercatori spirituali, si trovarono tutti uniti in un’antica idea di rinascita, sognando una terra egualitaria, una Shambhala rossa, dove un’umanità trasformata potesse vivere in una Nuova Era di pace. L’autore fornisce un’indagine innovativa attraverso la quale siamo fatti consapevoli che il Sacro e Profano possono condividere lo stesso milieu mitico: una lettura obbligata per le persone interessate a quella zona indefinita tra mistica, esoterismo e politica.

 

Edizioni Settimo Sigillo| pp. 302

Share it

Share on:

Categories: Comunismo, Enigmi, Novecento Tags: Asia, Comunismo, esoterismo, geopolitica, leggenda e politica, Mosca, Russia, servizi segreti, Shangri-La, Tradizione, Unione Sovietica
  • Recensioni (0)

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “Shambhala rossa” Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe piacerti …

  • On sale!

    Uccidere Rasputin

    € 29,50 € 22,50
    Aggiungi al carrello

    L’assassinio di Rasputin (Grigori Yefimovich Rasputin, 1869-1916) commesso la notte tra il 16 e il 17 dicembre 1916 è sempre sembrato straordinario: prima fu avvelenato, poi gli spararono e alla fine venne gettato in un fiume ghiacciato da alcuni aristocratici russi timorosi della sua influenza sullo zar Nicola II e sulla zarina Alessandra. Ma è andata davvero così? Drammatiche nuove prove provenienti da documentazione inedita, diari, referti medico-legali e verbali dei servizi segreti indicano che la trama risulta più intricata di quanto finora creduto. Rasputin è probabilmente uno dei più noti ma meno compresi personaggi che presero parte agli eventi che alla fine portarono alla caduta del potere zarista in Russia: il suo presunto potere dietro il trono viene oscurato oggi, come lo fu allora, dalla dubbia fama della sua moralità e della sua vita privata. La nuova indagine di Andrew Cook sulla morte di Rasputin rivela quali furono veramente le menti dietro l’uccisione del cosiddetto “monaco pazzo”.

    Edizioni: Settimo Sigillo | pp. 304

    Aggiungi al carrello
    Share it

    Share on:

  • Confini & Conflitti

    € 18,00
    Aggiungi al carrello

    di Marco Valle

    Attraverso una somma di ipotesi di lavoro aperte e volutamente frammentarie, l’esplorazione di alcuni passaggi centrali del passato prossimo italiano. In primis, le radici della fragilità strutturale della Nazione italiana e i motivi del suo continuo oscillare tra velleità generose e subalternità imbarazzanti, tra spinte modernizzatrici e resistenze passatiste. In quest’ambito il libro presenta alcuni ritratti di italiani eccellenti: Verdi, Luigi Rizzo (l’ “Affondatore” della Grande Guerra), Enrico Mattei, Broglio (il padre dello Spazio italiano), Missoni… Secondo passaggio: i tragici abbagli generati dal Comunismo. Un miraggio cattivo, un cupo gioco di luci e ombre con tanti quesiti ancora irrisolti, con troppi segreti ancora celati. Terzo passaggio: il disastroso processo di decolonizzazione dal sud est asiatico all’Africa. Un disastro preparato dalle elites politiche ed economiche inglesi e francesi in primis già all’indomani della fine della Grande Guerra. La catastrofe umanitaria che oggi oscura il Mediterraneo è frutto e risultato di quelle scelte errate, di quelle miopie, di quel cinismo.

    Edizione: Eclettica Editore | pp. 316

    Aggiungi al carrello
    Share it

    Share on:

  • On sale!

    Papus. La Belle Epoque dell’occultismo

    € 34,50 € 31,05
    Aggiungi al carrello

    di Marie-Sophie André / Christophe Beaufils

    Gérard Encausse (1865-1916), che già da quando era molto giovane conobbe la notorietà con il nome di Papus, fissò, con la sua vasta impresa di sintesi e di volgarizzazione, un’immagine dell’occultismo che ha ancora corso oggi. Le sue principali opere sono sempre disponibili in libreria ed è necessario, per comprendere meglio la loro importanza storica, rimetterle nel contesto storico della loro epoca. La vita agitata di Papus, la cui conoscenza permette di comprendere meglio la sua opera, è testimone di un momento in cui alla laicizzazione dello Stato si rispose con l’emergere di correnti spirituali in margine alle religioni ufficiali: colui che la stampa dell’epoca chiamava “il mago Papus” tentò di federare queste correnti in nome di un sincretismo religioso segnato da messianismo. Questa biografia, che è al contempo uno studio delle ambizioni politiche e dei turbinii religiosi che segnarono la Belle Époque attraverso le sue “società segrete”, rivela un’infinità di personaggi che sognavano tutti, all’alba del XX secolo, una trasfigurazione del mondo. Esisteva già un profilo biografico di Papus, quello scritto da suo figlio Philippe Encausse, ma quest’ultimo sembra aver fatto una cernita tra ciò che giudicava “divulgabile” e quello che non lo sarebbe stato: così, questi diede come lascito una parte degli archivi di Papus alla Biblioteca di Lione e ne conservò il resto. Alla sua morte, il contenuto della sua cantina fu scaricato davanti al suo domicilio, destinato ad essere distrutto, ma, per un caso straordinario, uno degli autori della presente opera, Marie-Sophie André, incuriosita da una pattumiera traboccante di manoscritti, di edizioni originali e di lettere, poté fortunatamente salvare la seconda parte del fondo Papus. Questi documenti, equivalenti sia dal punto di vista della quantità che dal loro contenuto a quelli conservati a Lione, hanno permesso di ricostruire alla fine in modo imparziale la vita del “Balzac dell’occultismo”.

    Edizioni Settimo Sigillo | pp. 414

     

     

    Aggiungi al carrello
    Share it

    Share on:

Related Products

  • Storia in Rete 120 – Ottobre 2015 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
    Aggiungi al carrello

    Storia in Rete di ottobre guarda al passato per far riflettere sul presente. Il declino di Roma, fra accoglienza dei “migranti”, degrado morale e crisi demografica ed economica: un vero e proprio suicidio di una civiltà. Una prospettiva che improvvisamente si rovescia se invece è con il metro di giudizio del presente che si giudica il passato: allora anche un tiranno degenerato come Eliogabalo diventa una… superstar “impegnata” sul fronte dei “diritti civili”.

    Dall’Antica Roma a Giacomo Matteotti: Storia in Rete rilegge il personaggio al di là del martirologio. Qual era il pensiero politico di Matteotti? Come si rapportava coi colleghi parlamentari? Come si comportò durante la Grande Guerra? E’ vero che venne in possesso di documenti scottanti, causa del suo rapimento? Una lettura controcorrente di un personaggio storico divenuto un mito.

    E ancora, l’ultima puntata della storia dei rapporti italo-austriaci, con la sanguinosa conclusione dettata dagli opposti imperialismi nel 1915, la “battaglia” di Bretton Woods (1944), il congresso in cui gli Stati Uniti decretarono la fine della Gran Bretagna come superpotenza finanziaria globale, l’inquietante relazione fra Espressionismo e assassini seriali nella Germania di Weimar e una storiaccia dimenticata della Guerra Civile italiana nel Bergamasco.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di ottobre!!

    GUARDA L’ANTEPRIMA DEL NUMERO IN FLASH

     

    Aggiungi al carrello
    Share it

    Share on:

  • Bombardate Roma

    € 19,00
    Aggiungi al carrello

    di Mimmo Franzinelli

    Uno dei più grandi scandali politico-giornalistici della storia d’Italia trova in questo libro una ricostruzione di parte. Nel gennaio 1954 il settimanale “Candido” diretto da Giovanni Guareschi pubblica delle lettere attribuite all’ex primo ministro Alcide De Gasperi che, nel 1944, mentre era in clandestinità nella Roma occupata dai nazisti, avrebbe chiesto agli anglo-americani di bombardare la periferia della Città Eterna per facilitare la sollevazione popolare contro l’occupante. Quelle lettere vennero dichiarate false dal tribunale di Milano che però non volle disporre le perizie per appurarne l’autenticità. Franzinelli concorda con le conclusioni del tribunale e “salva” sia De Gasperi che Guareschi che, secondo l’autore, sarebbe stato raggirato da uno strano gruppo di neofascisti decisi ad attaccare De Gasperi con documenti falsi. La questione investe così uno strano personaggio, ex ufficiale della Rsi, Enrico De Toma che ebbe per le mani numerose carte provenienti dagli archivi di Mussolini e che negli anni Cinquanta salì agli onori della cronaca a più riprese proprio per il materiale in suo possesso. La tesi di Franzinelli fa acqua da più parti ma per chi non conosce la storia il libro può comunque fornire un aiuto a capire quegli anni così complicati e, in apparenza, lontani.

    Edizione: Mondadori | pp. 239

    Aggiungi al carrello
    Share it

    Share on:

  • Storia in Rete 121-122 – Novembre / Dicembre 2015 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
    Aggiungi al carrello

    Il mistero della fine di Hitler, il problema dell’identità nazionale, un inchiesta sul degrado del Museo della Civiltà Romana di Roma, l’eredità della Francia di Vichy e i giochi di guerra. Ecco alcuni dei temi su cui si concentra Storia in Rete di fine 2015. Un numero denso che apre a partire dallo spunto di un nuovo documentario sulla presunta fuga di Hitler in Sudamerica per passare all’Operazione Barbarossa. Quindi si torna in Italia, con la cronaca dell’ennesimo scandalo capitolino: quello del Museo della Civiltà Romana, chiuso da due anni e destinato a restare tale per chissà quanti anni ancora.
    E dalle cronache di ordinario degrado a quelle della perdita di identità in Italia e in Europa: l’immigrazione come arma di distruzione di massa, la perdita del senso del sé in Europa e l’ottimismo di Marcello Veneziani sul destino dell’Italia dal suo ultimo libro, “Lettera agli italiani”.
    I rapporti controversi fra i tre anni della Repubblica di Vichy e la Francia contemporanea è quindi il tema successivo su cui si sofferma Storia in Rete, per poi concludere la vicenda dello scontro fra Italia e Austria-Ungheria con la vittoria del 1919, trionfo pagato a caro prezzo dal Bel Paese. Infine, i giochi di guerra: dagli scacchi a Risiko, come la simulazione a tavolino diventa uno strumento per capire meglio la Storia. Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di novembre-dicembre!!

    Aggiungi al carrello
    Share it

    Share on:

Categorie

  • Mondo Antico
  • Medioevo
  • Rinascimento
  • ‘600 / ‘700
  • Ottocento
  • Grande Guerra
  • Fascismo
  • II° guerra mondiale
  • Novecento
  • Enigmi
  • Eros & Storia
  • Romanzi
  • Storia in Rete – Rivista
  • DVD

Su Facebook

Copyright Libreria di Storia 2017