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Home|Fascismo|Ben
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Ben

€ 19,00

di Angelo Paratico

John Macbeth, giovane agente segreto al servizio di Sua Maestà, viene inviato in Italia per una missione impossibile: trovare e distruggere il carteggio segreto tra Winston Churchill e Benito Mussolini e con esso le prove di un patto segreto tra Londra e Roma per spingere il Duce a entrare in guerra a fianco dei nazisti. Carte che proverebbero un piano lucido e cinico: usare l’Italia fascista come elemento moderatore della furia nazista in cambio di concessioni alla fine del conflitto. Sull’enigma più inquietante del Novecento si dipana questo romanzo che con il ritmo mozzafiato di una spy story fa rivivere un intrigo internazionale dove, negli ultimi mesi della vita di Benito Mussolini e di Claretta Petacci, si scontrano agenti dell’intelligence inglese e sovietica, politici, partigiani. In un susseguirsi incalzante di colpi di scena questo romanzo trascina il lettore tra le pagine di una storia che gli studiosi non hanno ancora potuto scrivere.

Edizioni: Mursia | pp. 434

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Categories: Fascismo, Romanzi Tags: Aprile 1945, Dongo, Guerra civile, Mussolini, partigiani, Repubblica Sociale Italiana, Resistenza, Roma-Londra, Rsi, servizi segreti
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    Carteggio Segreto – Mussolini Churchill

    € 24,00 € 18,00
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    di Fabio Andriola

    Come mai l’Italia è entrata nella Seconda guerra mondiale? E perché per mesi ha evitato per mesi di mettere in campo operazioni militari di un certo rilievo? È possibile che l’improvvisa decisione di Mussolini del giugno 1940 avesse, tra le sue premesse, anche contatti segreti con Londra? Insomma, l’Italia nel 1940 si mosse sulla falsariga del 1915, quando il segretissimo «Patto di Londra» determinò l’ingresso italiano nella Prima guerra mondiale? Domande che potrebbero avere una risposta nei contenuti del «Carteggio Mussolini-Churchill», uno degli enigmi più famosi della storia del Novecento. Un enigma che però, a differenza di molti altri, ha al suo attivo un numero impressionante di prove, riscontri e testimonianze, un po’ troppe per archiviare – come pure si è fatto e si cerca di fare, contro ogni evidenza, ancora oggi – il «carteggio» tra le leggende della storia. Che, di suo, ha visto infinite volte all’opera, nel corso dei secoli, la vera protagonista di questo libro: la diplomazia segreta. Che anche prima, e durante, il secondo conflitto mondiale ha tessuto come sempre le proprie trame. Trame che, nel caso dei rapporti Roma-Londra, si sono concretizzate in quell’insieme di contatti poi definiti, per convenzione, il «carteggio Mussolini-Churchill». Intorno a quelle carte, per molti anni dopo la fine della guerra, si sono mossi oltre ad agenti segreti e faccendieri, partigiani e ufficiali di varie nazionalità, personalità del calibro di Togliatti, De Gasperi, Umberto II. Oltre che, ovviamente, Winston Churchill…

    Edizioni: SugarCo | pp. 408

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  • Mussolini, una morte da riscrivere (dvd)

    € 14,90
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    Le più recenti tecniche medico legali e digitali portano a conclusioni molto diverse dalla versione ufficiale a proposito della morte di Mussolini. Conclusioni che poggiano non su nuovi documenti e testimonianze ma su rigorose analisi scientifiche in puro stile CSI condotte da una squadra di medici legali ed esperti informatici costituitasi all’Università di Pavia sotto la guida del professor Francesco Pierucci. Oggi la Scienza aiuta la Storia a guardare con occhi diversi foto e filmati dell’aprile 1945 e a sostenere che il dittatore fu ucciso e poi rivestito, secondo modalità e probabilmente tempi diversi da quelli di Claretta Petacci. Un colpo definitivo alla versione classica che dal 1945 colloca la morte dei due davanti al cancello di Villa Belmonte a Giulino di Mezzegra, alle 16.10 del 28 Aprile ’45. Ma perché si è voluto nascondere la verità per oltre sessant’anni?

    Durata: 55 minuti | Lingua: italiana | Sottotitoli: inglese | adatto a qualunque pubblico

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  • Fascismo d’acciaio

    € 22,00
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    di Stefano Fabei

    Durante l’intera esperienza fascista, a Terni, in Umbria, sede di importanti fabbriche siderurgiche si vissero importanti esperienze sociali, forse le più complete dell’intera politica sociale del Regime. La città umbra si meritò il soprannome di «Manchester d’Italia» perché fu un microcosmo in cui si rifletté la politica sociale del Fascismo anche durante la RSI quando si riuscì a garantire l’amministrazione ordinaria, a contenere l’arroganza tedesca e a bloccare la guerra civile, relegando le attività della Resistenza nei territori periferici. Tutto questo fu possibile anche grazie all’impegno di una figura di politico e sindacalista decisamente particolare e poco conosciuta: Maceo Carloni. Attraverso la biografia di questo fervente mazziniano mai pentito è ricostruita la storia del Fascismo a Terni, dove lo Stato fu istituzione politica e imprenditore, dalle origini alla Liberazione. Messa l’industria sotto la tutela del capitalismo statale, il regime fascista offrì ai lavoratori occupazione e assistenza attraverso l’inquadramento nell’organizzazione sindacale-corporativa e facendo ruotare tutto attorno alla «fabbrica totale». Dalle discussioni su sindacalismo e corporativismo all’elezione nella RSI delle commissioni di fabbrica, che videro eletti accanto ai fascisti anche socialisti e comunisti, e da cui nel periodo postbellico sarebbero sorti i consigli di gestione, presi a modello dal sindacato più rappresentativo, emerge un’immagine diversa del lavoratore nel regime: quella di un uomo che dall’esperienza della Grande Guerra imparò a progettare la vita secondo un’ottica nazionale, attribuendo alla sua attività un senso etico e pedagogico.

    Edizioni: Mursia | pp. 366

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  • A difendere i cieli d’Italia

    € 12,00
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    di Marco Petrelli

    “Li avevano mandati in guerra nel 1940 contro gli Alleati. Hanno continuato a farlo per coerenza”, spiega Marco Petrelli, autore di “A difendere i cieli d’Italia” (Ed. Ciclostile, 2014) in merito ai “protagonisti” del suo libro dedicato ai “cacciatori” dell’Aeronautica Nazionale Repubblicana, forza aerea della Repubblica Sociale Italiana. Ternano, trentuno anni, Petrelli è un giornalista che collabora anche con Libero e che al suo primo volume ha voluto dare un taglio, appunto, molto giornalistico: in esso sono infatti contenute le interviste agli ultimi piloti dell’ANR. “E’ stata proprio la discrezione degli intervistati il maggiore ostacolo a raccontare alcune vicende – continua Petrelli – Nessuno di loro si sentiva pentito della propria scelta. In fondo, perché pentirsi? “Cacciavano” i B17 e i B25, non ebrei e partigiani. Con la Guerra civile del ’43-’45 non c’entravano. Eppure parlare di medaglie, meriti e abbattimenti creava loro imbarazzo: non era quello il motivo per il quale parlavano con me”.

    Edizioni: Ciclostile | pp. 122

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    € 18,00
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    Mursia | pp. 242

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