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I Visconti – Le battaglie della Vipera
€ 13,00di Daniela Pizzagalli
Una dinastia, una città, un secolo: casata simbolo di Milano, i Visconti furono la famiglia che più di tutte riuscì a imporsi nella feroce lotta per la supremazia che imperversava nell’Italia del ‘300, dominandone la scena politica fino alla metà del secolo successivo. Grazie a un racconto in presa diretta, Daniela Pizzagalli – celebre autrice di biografie storiche e grande esperta di Medioevo e Rinascimento – dà voce ai protagonisti e fa scorrere davanti ai nostri occhi grandi eventi e aneddoti sconosciuti, momenti decisivi e storie private: dalle faide con i Torriani per il controllo della città meneghina alla discesa in Italia dell’imperatore Enrico VII, dai drammi familiari che colpirono i Visconti agli attacchi delle leghe antiviscontee che provarono a fermarne l’inarrestabile ascesa, fino agli anni di fulgore che portarono alla posa della prima pietra del Duomo. L’incalzante narrazione della Pizzagalli, primo volume di una trilogia dedicata alla dinastia milanese, rende più avvincente di un’invenzione romanzesca la spregiudicata corsa al potere che, tra battaglie e intrighi politici, permise ai Visconti di creare il più potente stato dell’Italia di allora proiettandoli al centro delle vicende europee.
Rizzoli | pp. 217
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Storia in Rete n. 112/113 – febbraio marzo 2015 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Storia in Rete di febbraio-marzo fa un tuffo fra Medioevo e i nostri giorni con la vicenda degli Antipapi: protagonisti di un nuovo saggio di successo di Elena Percivaldi, che ci racconta come la Chiesa di Roma minacciò più volte di spaccarsi sotto più successori di Pietro.
Dal passato al presente, per parlare con Roberto Olla, già responsabile del TGStoria (purtroppo chiuso dalla RAI), di storia in TV, documentari e decadenza culturale dell’Italia: un paese che possiede il 70% del patrimonio storico-artistico mondiale e non riesce a produrre i propri documentari, ma ne importa dall’estero…
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Storia in Rete n. 108 – ottobre 2014 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Storia in Rete di ottobre 2014 (clicca qui per vedere sommario e anteprime) torna nel periodo d’oro dell’Italia, i secoli del Basso Medioevo, dell’Umanesimo e del Rinascimento quando i condottieri di ventura italiani erano i migliori soldati d’Europa. Una grande mostra a Perugia è l’occasione per tornare su questi guerrieri che furono tanto signori della guerra quanto mecenati e soprattutto veri e propri imprenditori di quelle piccole-e-medie imprese della guerra che crearono l’Italia fra 1300 e 1500.
Dal Medioevo vero a quello dei giorni nostri: la minaccia dell’ISIS e le sue radici esoteriche. Poi, un lungo dossier sulla Grande Guerra: una riflessione sul ruolo del conflitto nell’identità italiana di Ernesto Galli della Loggia (per gentile concessione di autore e di Nuova Storia Contemporanea), i tentennamenti del governo Salandra all’inizio della guerra e le crisi di coscienza degli interventisti e nazionalisti, divisi fra filo-tedeschi e anti-austriaci, la sottaciuta consonanza di posizioni fra Mussolini e Gramsci nel 1914, nel nome della “neutralità attiva e operante”.
E ancora, il tentativo di delegittimazione del Premio Acqui Storia, con le incredibili polemiche e i surreali attacchi all’iniziativa. E quindi i crimini dimenticati commessi dall’esercito giacobino in ritirata da Napoli nel 1799 nella zona di Cassino e Isola Liri. Dall’invasione francese a quella franca, con la storia della calata di Carlo Magno contro i Longobardi alle Chiuse, nel 773.
Infine, uno spazio speciale dedicato al senatore Giovanni Raineri, di cui ricorre l’80° anniversario della morte. Un grande convegno a Piacenza ricorda quello che fu un grande uomo di Stato, inventore dei Consorzi Agrari, ministro e animatore di una politica onesta e volta al bene comune.
Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di ottobre!!
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Storia in Rete n. 105/106 luglio – agosto 2014 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Un’estate all’insegna della Storia con il numero 105-106: dalla storia della caccia alle streghe in Europa fra Medioevo e Seicento alla verità sui cosiddetti “fratelli di Gesù” e gli altri parenti e congiunti che variamente vengono attribuiti al Nazareno. Poi, due protagonisti dell’Ottocendo: Metternich, con il suo triste tramonto durante la Rivoluzione del Quarantotto, e Quintino Sella, ministro delle Finanze di un’Italia irriconoscibile con i parametri moderni. Quindi, le due guerre mondiali: la Prima, nel cui centenario Storia in Rete dedica un ampio dossier sulle sue origine, e la Seconda, con le vicende di ULTRA e della guerra dei codici nel Mediterraneo e del rancore di De Gaulle verso gli angloamericani e il loro D-Day, considerato come un’invasione, non una liberazione, della Francia. Infine, la socializzazione durante la RSI: le convergenze inconfessate fra fascisti e comunisti nell’interesse delle fabbriche e un incredibile studio europeo degli anni Sessanta che rivalutava l’esperienza repubblicana.
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Guerre fluviali – Le lotte tra Milano e Venezia nel XV secolo
€ 18,00di Carlo Alberto Brignoli
Non c’erano solo i capitani di ventura a guidare le milizie di questo o quello stato italiano durante le mille guerre del Medioevo e Rinascimento. C’erano anche degli ammiragli un po’ particolari perché invece che solcare i mari guidavano vere e proprie flotte lungo i fiumi e nei laghi della Pianura Padana. Ovviamente non dobbiamo pensare ai letti dei nostri fiumi, contenuti da argini e dalla “civiltà”. E’ un pezzo di storia dimenticato ma non secondario quello che ha deciso di affrontare Carlo Alberto Brignoli col puntiglio dell’appassionato super specialista che non teme di affrontare dettagli che magari al lettore comune non possono interessare più di tanto. Al centro delle ricerche di questo meticoloso storico soprattutto della storia del Ticino, la lunga rivalità che separò soprattutto nella prima metà del ‘400, La Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano dei Visconti che, con l’ultimo duca della Dinastia, Filippo Maria (1392-1447), daranno prove sopraffine di machiavellismo politico ante litteram e spregiudicatezza diplomatica. Alla fine, sarà il “terragno” Ducato di Milanese ad avere la meglio sulle mire espansionistiche di Venezia che verrà “contenuta” nei suoi territori a destra del Garda. E questo successo milanese arriverà anche grazie all’audacia dei suoi marinai fluviali. Giustamente, Brignoli dedica un intero capitolo a una delle tante figure che andrebbero strappate dall’oblio della Storia e fatte conoscere meglio: è il caso del pavese Pasino degli Eustachi (1360 – 1445 ), una specie di Andrea Doria d’acqua dolce dove “acqua dolce” non va inteso in senso spregiativo. Pasino non fu solo un abile stratega – come impararono a più riprese e a proprie spese i veneziani – ma un ingegnere navale, un manager, un abile politico e, in qualche modo, un antesignano delle teorie sul “potere navale”. Negli ultimi due secoli applicate ovviamente agli Oceani ma che hanno avuto un senso anche in fiumi e laghi durante il Rinascimento. (F.An.) Recensione da “Storia In Rete” n. 111 – gennaio 2015
Edizioni Mursia | pp. 234