-
Storia in Rete n. 71 – settembre 2011 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99A distanza di 10 anni dagli attentati dell’11 settembre, Storia in Rete dedica quasi l’intero numero 71 ai due fronti che si scontrano nella ricostruzione dei fatti e della cornice in cui si sono svolti. Complottisti e debunker (cacciatori di bufale) si affrontano su perizie, fotografie, filmati. Ma su tutto restano i dubbi per le troppe coincidenze e soprattutto lo sconcertante sfruttamento di quegli attentati nello scatenamento delle guerre in Medio Oriente.
Sandro Provvisionato fa il punto della situazione, affiancato a interviste ai “complottisti” Maurizio Blondet e Giulietto Chiesa e agli scettici Enrico Manieri – cacciatore di bufale sull’11 settembre – e Danilo Coppe – esperto di demolizioni ed esplosivi.
Ma Storia in Rete di settembre è anche altro: continua la querelle su Luigi Cadorna e la damnatio memoriae che da più parti si chiede sul Generalissimo, affinchè gli vengano tolte strade, piazze e monumenti. Poi ancora Paolo Simoncelli ci parla di Lorenzino – o “Lorenzaccio” – de’ Medici, il tirannicida di Firenze, figura mistificata fino ad una recentissima ed approfondita nuova biografia. Infine continua la saga dei Grandi Iniziati, con un lungo ritratto di Rasputin, il pope che amava lo Zar, il popolo russo (e le donne), e cercò invano d’evitare il coinvolgimento della Russia nella Grande guerra.
Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di settembre!
GUARDA IL SOMMARIO DEL NUMERO 71
-
Volpi e leoni. I Medici, Machiavelli e la rovina d’Italia
€ 19,00di Marcello Simonetta
Volpi e leoni. I Medici, Machiavelli e la rovina d’Italia è il romanzo famigliare dei Medici dal 1492 al 1527, ma anche una storia d’Italia abbreviata, quasi un noir schiuso sui misteri del Rinascimento. E non c’è niente di inventato: i dettagli più inverosimili, gli avvenimenti più incredibili, le coincidenze più improbabili, i presagi più inverificabili sono tutti veri e provati. Dalla morte di Lorenzo il Magnifico al Sacco di Roma, si compone davanti ai nostri occhi la grande fortuna e il fallimento finale della generazione dei Medici, che poté vantare ben due pontefici e due duchi. Fu una “età dell’oro”, ma anche un periodo burrascoso, così che ripercorrerlo consentirà per esempio di cogliere un’inquietante somiglianza tra la “corte dei miracoli” di Leone X, il primo papa de’ Medici, e la Roma dell’ultimo ventennio. Certi personaggi coloriti e disonesti sembrano usciti dalle cronache contemporanee: cardinali e lenoni, banchieri e buffoni, faccendieri e puttanieri, sbirri e criminali e impuniti. All’incrocio fra politica e finanza allegra si situa allora la straordinaria figura di Filippo Strozzi, banchiere, avventuriero, seduttore, che è il protagonista occulto del libro. A lui si può attribuire l’idea che lo stato è cosa nostra (espressione diplomatica e commerciale dell’epoca). Mentre Machiavelli, anche se non fa la parte del leone, e neanche della volpe, è onnipresente in spirito, se non in carne e ossa. Un testimone d’eccezione che, uscito dal ruolo di segretario fiorentino, offre affannosamente ricette alla politica dei Medici. E sono loro, fissati dall’estro ricostruttivo dell’autore, a rivelarsi più volpini e più leonini di quanto si potesse immaginare. È proprio il caso di dire che la metafora ha sfidato, con successo, il tempo.
Edizioni Bompiani | pp. 427