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Home Page | Products tagged “Marcia su Roma”

Marcia su Roma

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  • Mussolini a pieni voti?

    € 25,00
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    di Aldo A. Mola (con A. Zarcone e G. Ferraioli)

    Il 28 ottobre non vi fu affatto la marcia su Roma. Quel giorno il presidente del consiglio dei Ministri, Luigi Facta, si dimise; il 30 Vittorio Emanuele III affidò a Mussolini l’incarico di formare il governo che comprese fascisti, nazionalisti, liberali, popolari (cattolici), demosociali, democratici, nazionalisti: una coalizione nazionale. Il governo si insediò il 1° novembre, quando le “squadre fasciste”, entrate a Roma la mattina del 31 ottobre, ne erano partite su treni speciali dopo una sfilata rumorosa ma pacifica da piazza Venezia alla stazione Termini. Poi Mussolini si presentò al Parlamento. Con quale programma? Liberista, pragmatico, concludente. Il Parlamento lo approvò a pieni voti. Nessuno previde il seguito… Perché e come nacque il governo Mussolini? Quale ruolo vi ebbe Vittorio Emanuele III? Le Forze Armate fiancheggiarono i fascisti o difesero l’ordine pubblico? Quanto pesò la politica estera sulla svolta? La risposta è nei documenti: negli inediti verbali della Presidenza del Consiglio del 1922-23 e in altre carte qui pubblicate per la prima volta.

    Edizioni del Capricorno | pp. 376

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  • Storia in Rete n° 87/88 – gen. – feb. 2013 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Perché l’Italia entra in guerra nel 1940? E soprattutto perché lo fa con le strane modalità che conosciamo? La vulgata non tiene più il passo con la ricerca d’archivio e le carte raccontano una storia ben differente dalla leggenda della “pugnalata alla schiena”. Storia in Rete ne parla con lo storico Emilio Gin che nel suo ultimo saggio ha evidenziato tutti gli elementi nuovi (e riletto quelli vecchi) di quel 1940, suggerendo ipotesi nuove e sorprendenti. Questo numero di Storia in Rete dà anche spazio a un inquietante parallelo storico: chi ricorda le riforme del cancelliere Heinrich Brüning? Eppure quel 1930-1932 nella Germania di Weimar appare fin troppo simile all’Italia dei “tecnici” di Mario Monti. Dall’aumento della pressione fiscale alla litania del “ridurre il costo del lavoro”, dall’articolo di fede del “dobbiamo pagare il debito” alla demolizione dello Stato sociale, l’Italia di oggi sembra il deja vu della Germania di Weimar che aprì le porte ad Hitler. E ancora: la Marcia su Roma e le responsabilità dei contemporanei nel nuovo libro di Aldo Mola; i terremoti in Val Padana durante il Medioevo; il tentativo di restaurazione paternalistica del papa-re Leone XII negli anni ’20 del 1800; la chimica della bellezza e i suoi salatissimi costi, con i velenosi cosmetici del Medioevo e Rinascimento; le nuove teorie sulla fine della famiglia Romanov nel 1917 e l’allucinante vicenda della spedizione Dyatlov, misteriosamente massacrata durante un’escursione alpinistica negli Urali del 1959.

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  • Eja Eja Alalà – Controstoria del Fascismo

    € 19,90
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    di Giampaolo Pansa

    Nell’Italia del Duemila può presentarsi l’avventura autoritaria di un nuovo Benito Mussolini? Anche oggi siamo un paese strozzato da una crisi pesante, con una casta di partiti imbelli e un possibile conflitto tra ceti diversi. Sono queste assonanze con gli anni Venti del Novecento che hanno spinto Giampaolo Pansa a scrivere “Eia eia alalà”, un antico grido di vittoria riesumato dallo squadrismo fascista. Il racconto inizia con la lotta di classe esplosa tra il 1919 e il 1922, guidata dai socialisti e sconfitta dall’inevitabile reazione della borghesia. Il nero nacque dal rosso: l’estremismo violento delle sinistre non poteva che sfociare nella marcia su Roma di Mussolini, il primo passo di una dittatura ventennale. La ricostruzione di Pansa ruota attorno a un personaggio esemplare anche se immaginario: Edoardo Magni, un agrario padrone di una tenuta tra il Monferrato e la Lomellina. Coraggioso ufficiale nella Prima guerra mondiale, finanziatore delle squadre in camicia nera, all’inizio convinto della necessità di una rivoluzione fascista ma via via sempre più disincantato. Sino a diventare un sostenitore del leader squadrista dissidente Cesare Forni, ritenuto da Mussolini un nemico da sopprimere. Magni è il protagonista di un dramma a metà tra il romanzo e la rievocazione storica, gremito delle tante figure che attorniano il Duce, una nomenclatura potente descritta con realismo…

    Edizioni: Rizzoli | pp. 375

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