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Guerra chimica in Etiopia 1935-1936

di Pierluigi Romeo di Colloredo Mels

“Guerra chimica in Etiopia”, al di là della tesi di fondo, conferma che la Storia seria è quella che si pone domande vere e non si cura delle convenienze. Infatti, la tesi – documentata – è che gli italiani usarono i gas ma ne fecero un uso molto diverso da quello che gli storici da bar (e da social) sono usi ripetere a pappagallo. Un uso abbastanza contenuto, anche per le caratteristiche di un arma né duttile né affidabile e, tutto sommato, molto meno letale di quanto si pensi. Usammo quindi i gas – in totale in 132 azioni pari al 2,7% dell’intera attività bellica aerea – soprattutto a scopo interdittivo (per rendere cioè inagibili alcune aree), in ambiti ristretti, in non molte occasioni, con risultati tutto sommato mediocri. E, oltretutto, con coperture politiche altalenanti (si parla spesso delle autorizzazioni di Mussolini ma non si citano mai i suoi vari divieti e neanche le sue indicazioni per un uso circoscritto dei gas). Da leggere anche per verificare gli svarioni (non innocenti né episodici) di tanti celebrati storici coloniali. Prefazione di Fabio Andriola

Colloredo editore – pp. 184

 29,00

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