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Gela 1943

di Fabrizio Carloni

Nel corso dello sbarco angloamericano in Sicilia, tra il 9 e il 10 luglio 1943, furono uccisi numerosi civili siciliani e militari italo-tedeschi caduti prigionieri. Nel centro storico di Gela, raggiunto dagli Alleati dopo aver battuto la resistenza di un battaglione costiero italiano, coadiuvato da un velo di finanzieri che si sacrificarono sulla spiaggia, nelle prime ore del 10 luglio fu uccisa dai Ranger una ventenne con i suoi bambini di uno e tre anni. In località Passo di Piazza, alcuni Carabinieri Reali che si erano arresi dopo una breve ma valorosa resistenza furono fucilati da elementi della 82ma divisione aviotrasportata statunitense lanciati nel corso della notte, probabilmente con la complicità dei fanti connazionali della 45ma divisione appena sbarcati nell’area di Scoglitti. In questo volume non si propone l’ennesima ricostruzione dello sbarco in Sicilia sulla base delle fonti ufficiali e consegnata a una versione tradizionale e canonica, ma una rigorosa indagine storica che porta molti elementi rilevanti alla corretta conoscenza dell’evento. Attraverso documenti inediti e fonti di prima mano, come il racconto di sopravvissuti e di testimoni diretti, emergono il coraggio dei carabinieri, dei finanzieri, dei fanti, dei bersaglieri e dei carristi italiani e il sacrificio della popolazione di Gela.

Edizioni: Mursia | pp. 182

 15,00

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