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D’Annunzio diplomatico e l’impresa di Fiume

di Eugenio Di Rienzo

Attingendo ad una massa enorme di documenti provenienti da archivi italiani ed esteri, Eugenio Di Rienzo ricostruisce come Gabriele D’Annunzio sviluppò un’intensa attività diplomatica per contrastare la reazione internazionale ostile all’occupazione di Fiume (settembre 1919-dicembre 1920), disgregare la Jugoslavia che già nei primi mesi di vita aveva sviluppato una forte aggressività anti italiana, costituire una «Lega dei popoli oppressi», estesa dai “vinti della Grande Guerra” alla Russia di Lenin e alle nazionalità sottomesse all’imperialismo occidentale. Il Vate non fu, però, né l’ideatore né l’incontrastato primo attore dell’impresa fiumana ma ricoprì il ruolo di semplice pedina manovrata dai “Poteri forti”, dalla massoneria, dai vertici delle Forze Armate, da vari gruppi di pressione politica.

Rubettino | pp. 928

 

“D’Annunzio diplomatico e l’impresa di Fiume” su Storia In Rete

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