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Così parlò Hitler

di Fabrizio Dragosei

«Hitler parlava molto e ci teneva a non essere equivocato. Aveva deciso di far stenografare ogni sua parola, in occasioni pubbliche e private. Migliaia e migliaia di pagine che venivano poi trascritte in varie copie e custodite in diversi archivi». La storia del nazismo e del Terzo Reich viene raccontata in questo libro attraverso le parole di Hitler: il progetto di Reich mondiale, altoatesini in Crimea, svizzeri a gestire gli alberghi, l’Est europeo trasformato in una grande colonia con città germaniche fortificate in mezzo a campagne abitate da milioni di schiavi. E ancora: la «Soluzione Finale», i commenti sugli alleati e sui nemici, la passione per le automobili e la conoscenza dei dettagli tecnici di aerei e carri armati. Infine, la guerra per la conquista del mondo secondo il Führer, così come emerge dall’analisi delle conversazioni pubbliche e private fatte stenografare puntualmente per anni. Ne esce un ritratto inedito e a tutto tondo del Führer arricchito anche dai documenti conservati negli archivi ex sovietici, messi a disposizione degli studiosi solo recentemente. Veniamo a sapere così che Stalin non scomparve affatto dal Cremlino all’indomani dell’attacco tedesco nel 1941 e che i sovietici avevano preparato i piani per un attacco preventivo alla Germania. Gli Alleati sapevano già nel 1939 del protocollo segreto aggiuntivo al patto Ribbentrop-Molotov e nel 1944 avevano foto aeree che mostravano lo smantellamento del campo di Auschwitz.

Edizioni Mursia | pp. 352

 18,00

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