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Vecchia Guardia
€ 16,00di Ernesto Daquanno
Frenetici. Drammatici. Decisivi. Gli anni tra il 1919 e il 1922 furono quelli che videro la nascita e l’affermazione del Fascismo. Anni che hanno segnato il destino dell’Italia e dato vita alla scalata al potere di Benito Mussolini. “Vecchia guardia” di Ernesto Daquanno (futurista, squadrista, giornalista, fucilato a Dongo il 28 aprile 1945), riproposta in versione anastatica e arricchita dall’introduzione del figlio Ezio e da una nota biografica di Fabrizio Vincenti, è più di un diario su quegli anni: è un eccezionale osservatorio per capire il contesto che portò alla marcia su Roma. Un affresco di parte fascista, uno dei pochi esistenti e per questo ancora più importante, del clima maturato con la “vittoria mutilata”, delle speranze deluse dal presidente americano Wilson, del fermento, dei cortei, delle manifestazioni, degli scontri tra fascisti e socialisti, dei saccheggi, degli scioperi selvaggi, delle violenze ai danni dei reduci della prima guerra mondiale e della scelta storica di Mussolini di arrivare a creare i Fasci di Combattimento, il 23 marzo del 1919, a piazza San Sepolcro.
Edizioni Ciclostile | pp. 280
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Squadrismo – Dal mio diario della Vigilia
€ 14,00di Roberto Farinacci
Simbolo dello squadrismo, cremonese ma non solo, Roberto Farinacci (1892-1945) in questo diario è soprattutto il testimone dell’impressionante bufera che squassò da cima a fondo l’Italia per due interi anni, il 1919 e il 1920 — il “biennio rosso” percorso drammaticamente da tumulti, scioperi, agitazioni e violenze d’ogni tipo, che portarono l’Italia sull’orlo di un’autentica guerra civile, arginata poi soltanto grazie alla travolgente discesa in campo del Fascismo. Le pagine di Farinacci sono il racconto, il diario giornaliero, di quegli anni convulsi, di quel periodo iniziato il 23 marzo 1919 e destinato a concludersi il 28 ottobre 1922, con la presa del potere da parte di Benito Mussolini.
Edizioni La Testa di Ferro/AGA | pp. 160
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“Se non ci conoscete…”. Racconti squadristi
€ 15,00di Giacinto Reale
Romanzo storico imperniato su quattro campioni dello spirito squadrista: dagli “ante” Marcia su Roma Arpinati, Vecchi e Keller fino all’esperienza della Repubblica Sociale Italiana con Pavolini e Solaro. Sullo sfondo una temperie storica inimitabile che ha coinvolto e travolto migliaia di giovani con i loro sogni, i loro progetti e la loro energia che non possono essere certo ridotte al semplice binomio “manganello e olio di ricino”…
Edizioni La Testa di Ferro/AGA | pp. 208
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Storia in Rete 123-124 – Gennaio / Febbraio 2016 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Dimenticata per 50 anni, poi mistificata, sfruttata e – oggi – sottoposta a un subdolo attacco fra la ridicolizzazione mediatica e il giustificazionismo storico (“gli italiani se la sono meritata perché erano fascisti”). La tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata è al centro di questo numero di «Storia In Rete». Un numero monografico che ripercorre la storia del confine orientale d’Italia dall’Ottocento al secondo dopoguerra, cercando di puntualizzare su quei temi che sono stati soggetti a distorsione nel dibattito storico e nella divulgazione. Così il lettore si accorge che a differenza di quanto propagandato negli ultimi anni, l’odio etnico in Venezia Giulia e Dalmazia non è stato provocato dalla snazionalizzazione degli slavi attuata dai governi italiani (e dal Fascismo in particolare) fra le due guerre mondiali. E’ un solco più profondo, che si è scavato in epoca asburgica per la nascita dei nazionalismi risorgimentali abilmente sfruttati da Vienna per mettere l’una contro l’altra le etnie dell’Impero austroungarico e in particolare per schiacciare quella più pericolosa e odiata: gli italiani. C’è poi un concetto fondamentale che spesso sfugge: non si può capire la tragedia delle foibe e dell’esodo senza considerarle nelle logiche balcaniche. Finché le categorie concettuali impiegate saranno quelle italiane, europee occidentali, noi non riusciremo a comprendere il perché di tanta violenza scatenata in quelle regioni. Aiuta in tal senso anche l’estratto dal saggio di Maria Teresa Giusti (Le Lettere, 2007) sull’occupazione della Iugoslavia durante la Seconda guerra mondiale, che evidenzia come le truppe italiane si siano trovate invischiate in un pantano di massacri e atrocità mai sperimentato prima nemmeno durante le guerre coloniali. Una allucinante guerra di tutti contro tutti, dove gli infoibamenti sono iniziati molto prima del 1943 da parte di iugoslavi su altri iugoslavi, come si vede anche da una terribile foto che Storia in Rete mostra. Un numero monografico densissimo, dove però paradossalmente sono proprio le foibe stesse a restare sullo sfondo, essendo necessario più spiegare il “perché” che non descrivere il “come”.
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Storia in Rete n. 80 – giugno 2012 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Giugno 2012: Storia in Rete racconta tutte le principali teorie su chi sia la donna dietro il sorriso della Gioconda di Leonardo. E’ veramente Monna Lisa di ser Giocondo, come affermato da Vasari? Molte ipotesi si sono succedute fra gli storici dell’arte, ma ora ne spunta una nuova e basata su prove documentarie: e se la Gioconda fosse un ritratto ideale commissionato da un Medici? Storia in Rete torna di nuovo su Via Rasella, l’attentato dei GAP comunisti che nel 1944 provocò la morte di 33 soldati tedeschi e di due civili e condusse i nazisti alla rappresaglia delle Fosse Ardeatine. L’ultimo libro di Rosario Bentivegna, il partigiano autore dell’attentato recentemente scomparso continua a sostenere la sua verità, ma le indagini sul campo e in archivio dimostrano che le cose andarono diversamente. E soprattutto mostrano uno sconvolgente balletto di affermazioni, smentite e timide ammissioni sulla morte di uno dei due civili: Pietro Zuccheretti, un bambino di 12 anni.
E ancora, i bombardamenti alleati sul Mezzogiorno nel nuovo libro di Gigi Di Fiore, De Gasperi, timoniere dell’Italia democratica, il Rinascimento rimesso in scena a Colle, sulla via Francigena. Poi due articoli sugli italiani oltreoceano: i brevetti made in Italy nell’Ufficio Brevetti americano e la vita di Ferdinand Pecora, l’immigrato siciliano che divenne il vendicatore della middle class dopo il crack di Wall Street del 1929. E dall’America alla Francia, la vera biografia di Dartagnan. Infine un lungo dossier sullo Stato nazionale: chi ne vuole la distruzione, perché e quali saranno le conseguenze se l’Europa passerà a un super-Stato sovrannazionale?
Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di giugno!!!
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Storia in Rete n. 78 – aprile 2012 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Ad aprile 2012, Storia in Rete dedica la copertina ad un tema scottante: quello dei “vinti”: la Storia dà patenti di “buono” e “cattivo”? Vi sono “vinti” che sono anche “sconfitti” oppure la Storia prevede dei “ripescaggi”? Prendendo spunto da un nuovo saggio e parlandone con Francesco Perfetti (ordinario di Storia alla LUISS) Storia in Rete propone ai suoi lettori un’ampia panoramica: dai Goti a Caporetto, dai nazionalbolscevichi a Vittorio Emanuele III, le vicende di fatti e persone su cui qualcuno ha affermato che “la storia ha detto la parola fine” e invece tornano nella memoria, nella riflessione e nella rivalutazione. Dai “vinti” al “vae victis”: gli orrori delle “marocchinate” commessi in Italia durante la lenta risalita delle truppe alleate nel 1944 fino in Toscana in un nuovo saggio e quelli di un “triangolo rosso” dimenticato nella Liguria del dopo-guerra civile.
E ancora la triste situazione degli Archivi di Stato italiani, che rischiano il collasso mettendo a repentaglio un patrimonio valutabile in miliardi di euro. E per concludere, i grandi iniziati, che in questo mese parleranno di Gustavo Rol, l’incredibile sensitivo di Torino; la rievocazione storica, che ci porta in un castrum romano ricostruito in Sardegna; il romanzo storico con l’intervista a Bjorn Larrson, lo scrittore che ha fatto rivivere l’epopea dei pirati.
Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di aprile 2012!!!
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Storia in Rete n. 59 settembre 2010 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Storia in Rete di settembre ha deciso di dedicare molte pagine al primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II. Un Padre della Patria dimenticato, forse il meno amato dei quattro Grandi del nostro Risorgimento. E a torto: una personalità scoppiettante, un polso ed una determinazione senza precedenti. Un uomo che riuscì a mediare fra Cavour e Garibaldi ed ottenere il meglio fra i due. Storia in Rete poi conclude – purtroppo prematuramente – la serie dei fratelli e sorelle di Napoleone: è il turno di Carolina, l’ambiziosa che non esitò a tradire il Bonaparte. E mentre continua l’avventura dell’Italia fra le stelle, Storia in Retesi occupa di “gendarmi della memoria”: in un’intervista a Giampaolo Pansa, che ha parole di fuoco per tutti e nella prima parte di una nuova inchiesta su Wikipedia, l’Enciclopedia Libera. Quindi, un reportage ci porta fra le leggende che circondano il Bandito Giuliano, e si conclude la serie d’articoli sull’Operazione Anthropoid, il piano per assassinare Heydrich e far esplodere l’Europa alle spalle di Hitler.
Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di settembre!!
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Storia in Rete n. 54 – aprile 2010 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Storia in Rete numero 54 di aprile 2010 dedica un ampia sezione ad alcuni degli aspetti oscuri della politica estera di Mussolini, dalla scoperta di un servizio segreto creato dal Duce a Salò per contrastare il tentativo tedesco di annettere il Trentino-Alto Adige alla poco nota – ma molto istruttiva – vicenda della “Linea Non-mi-fido”, la fortificazione del confine al Brennero portata avanti dal 1940 al 1942 in piena alleanza italo-tedesca. E ancora l’ultimo Mussolini, oscillante fra pensieri di morte e disfatta e fisso agli “assi” che ancora gli restavano nella manica e la vicenda dei documenti che forse erano quegli “assi” e che finirono in mano inglese. E – infine – la storia di De Agazio, uno dei primi giornalisti ad indagare sulla sorte di quei documenti, assassinato nel 1947 perchè giunto troppo vicino a verità scottanti. Chiuso il lungo “dossier Mussolini”, Storia in Rete torna ad occuparsi di Risorgimento, con un ritratto di Luigi Luzzatti e quindi con la 14^ puntata della storia dell’astronautica italiana si avvicina al momento clou della nascita dell’Agenzia Spaziale tricolore. Storia in Rete quindi getta uno sguardo sul lato oscuro di Salvator Allende, quando – nella sua giovinezza – il futuro campione della democrazia cilena (e mondiale) sosteneva tesi eugenetiche. Dal Cile a Vienna, dove si celebra il più grande condottiero italiano del Settecento, il Principe Eugenio di Savoia, e ancora il secondo dei ritratti dei fratelli di Napoleone, Luciano Bonaparte, testardo e nobile oppositore dell’Imperatore dei Francesi. Infine una sconsolata panoramica del massacro della storia di Elisabetta di Baviera – conosciuta come “Sissi” – compiuto dalla recente fiction RAI.
Tutto questo e molto altro su Storia in Rete numero 54 !!!
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Storia in Rete n. 44 – giugno 2009 (pdf da scaricare subito)
€ 3,99Storia in Rete di giugno 2009 si occupa dell’impossibile parallelo fra l’immigrazione italiana del 1800 e del 1900 con quella che oggi preme alle nostre frontiere, un parallelo che per essere portato avanti dal “politicamente corretto” ha necessità di tutta una serie di forzature storiche, che l’articolo di Paolo Sidoni va ad evidenziare. Continua quindi il dossier sulla Libia: questa volta sotto la lente d’ingrandimento c’è un articolo di un noto mensile di storia e le sue tesi sul colonialismo italiano. Sergio Boschiero ci parla poi della saga delle salme dei Savoia al Pantheon e Aldo A. Mola e Luciano Garibaldi si soffermano su alcuni aspetti della Guerra Civile in Italia, quelli evidenziati dal film tratto da “Il sangue dei vinti” e le scarse novità presenti nel Rapporto Mokarski pubblicato da NSC. Dopo la sesta puntata della storia dell’Italia nello Spazio, Gian Paolo Pelizzaro chiude il cerchio della strage della Storta, il 4 giugno 1944 a nord di Roma, grazie alla quale è stato ufficialmente dato un nome alla quattordicesima vittima del massacro nazista. Un’altra strage nazista – quella sconosciuta di Vallucciole in Toscana – è al centro di un’inquietante anticipazione da un volume di Paolo Paoletti: i partigiani sapevano, ma non avvisarono la popolazione? Storia in Rete traduce quindi per i suoi lettori degli estratti delle memorie della segretaria di Hitler e va a raccontare il duro mestiere del Papa, tutt’altro che intoccabile, fra pontefici processati da cadaveri, schiaffeggiati, rapiti, assediati o soggetti a linciaggio mediatico. Infine una riflessione sul nuovo “Libro Nero” francese – dedicato alla Rivoluzione del 1789 e la prima parte della vicenda di rivalità fra Napoleone e Moureau.
Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di giugno!
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Il tesoro dei vinti
€ 17,00di Gianni Oliva
Dongo, 27 aprile 1945: la colonna italo-tedesca su cui viaggia Mussolini con buona parte del governo della Rsi , viene fermata alle porte del paesino sulla sponda sinistra del lago di Como. La colonna è diretta nella vicina Valtellina ma non ci arriverà mai anche grazie all’ambiguo comportamento ambiguo dei tedeschi che, di fatto, consegnano i fascisti che sono con loro ai partigiani della 52ª brigata Garibaldi. Nella lunga autocolonna viene trovata un’ingente quantità di beni preziosi, banconote di ogni taglio, oro, gioielli, titoli di Stato, valuta straniera, in gran parte provenienti dai fondi segreti dei ministeri della Repubblica sociale. Un ricco bottino che da quel giorno tutti conosceranno come il «tesoro di Dongo». Chi si è impossessato di quell’oro, destinato alle autorità del nuovo Stato italiano? Chi lo ha trasferito alla federazione comunista di Como? Chi se n’è impadronito in seguito? E chi ha fatto scomparire il «capitano Neri» e la partigiana «Gianna», combattenti garibaldini che ne avevano compilato l’inventario? Nella primavera del 1957 ha finalmente inizio, presso la Corte d’assise di Padova, il processo che dovrebbe fare luce su questi interrogativi. Un procedimento che suscita tante attese, ma che viene rinviato dopo quarantatré udienze per il suicidio di un giudice popolare e che non verrà mai più ripreso, perché «scomodo». Dalle carte disponibili emergono infatti con chiarezza le responsabilità politiche degli eventi che si sono consumati in quei lontani giorni del 1945. Secondo tutte le testimonianze, il tesoro finisce nelle casse del Partito comunista, in un momento in cui gli equilibri della nuova Italia sono ancora da determinare e l’ala più oltranzista del partito persegue una prospettiva rivoluzionaria da sostenere con adeguate risorse finanziarie. Gianni Oliva, utilizzando le decine di deposizioni del processo, ricostruisce con ritmo incalzante i frangenti drammatici di fine conflitto, quando il Lario diventa il lago dei destini incrociati: il crepuscolo tragico di Mussolini e dei gerarchi si intreccia con il recupero del tesoro, con le accese divergenze sulla sua destinazione, con le tensioni di una guerra non ancora conclusa che già si prolunga nella pace. Sullo sfondo, si respira l’atmosfera della resa dei conti, un clima in cui si eliminano con troppa facilità i nemici di ieri e quelli di oggi.
astorale.
Edizioni Mondadori | pp. 232
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Gli ultimi giorni di Mussolini – Speciale (edizione in pdf da scaricare subito)
€ 5,90A 70 anni dalla fine della guerra civile cosa sappiamo davvero sulla morte di Benito Mussolini e sui drammatici eventi che la precedettero e la seguirono? Molte cose anche se molto spesso decisamente diverse da quelle che comunemente si dicono e scrivono. Per capire davvero quei fatti, finalmente è pronto e disponibile online il nuovo speciale di “Storia In Rete” dedicato agli ultimi giorni di Mussolini e della RSI. Per la prima volta un giornale di Storia esce con una versione “premium” (200 pagine a solo € 5,90) solo in versione pdf per i lettori digitali: 20 pagine in più rispetto alla versione cartacea che sarà in edicola tra una decina di giorni al prezzo di € 9,50.
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L’altro italiano – Vita di Edgardo Sogno
€ 18,00€ 16,20di Luciano Garibaldi
Edgardo Sogno: sessant’anni di antifascismo e di anticomunismo. La biografia di un personaggio discusso. Attraverso la vita di un italiano scomodo, eroe della Resistenza, brillante diplomatico e poi oggetto del più impressionante linciaggio giornalistico del dopoguerra, tutti i nomi, tutte le colpe, tutte le menzogne di 60 anni di storia italiana.
Edizione: Edizioni Ares | pp. 396