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Trieste a destra

di Pietro Comelli – Andrea Vezzà

La storia mai scritta di un ambiente politico e umano complesso che inizia dal primo dopoguerra con i postfascisti del MSI, prosegue con la svolta di Fiuggi e la nascita di AN fino alla fusione nel PDL e lo “strappo” dei finiani di Futuro e libertà. Partendo proprio dalle origini della “Fiamma”, gli autori affrontano la maturazione di un movimento nato dalle ceneri del Fascismo, capace di sopravvivere agli “anni di piombo” e diventare forza di governo. Il libro analizza sessant’anni di storia che non hanno significato solo saluti romani, estremismo e nazionalismo ma la consapevolezza di un ruolo particolare della destra triestina: quello di essere stata al centro dell’attenzione nazionale nell’immediato dopoguerra, durante i moti del ’53 e il ritorno di Trieste all’Italia nel ’54, proseguito con la carica popolare e l’egemonia in alcuni ambienti della borghesia cittadina negli anni Sessanta. Periodo storico che faceva di Trieste una delle poche realtà egemoni nel panorama politico degli anni Settanta, diventata quasi di moda negli anni Ottanta e proseguita da una nuova fase all’affacciarsi del terzo millennio.

Edizioni: Il Murice | pp. 428

 22,00

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