0 Items
  • Carrello vuoto
  • Il mio account
Libreria di Storia

Se amate la storia, e amate leggere, la nostra libreria online è quello che fa per voi.

  • In Libreria
    • I° scaffale
      • Mondo Antico
      • Medioevo
      • Eresie
      • Crociate
      • Rinascimento
      • ‘600 / ‘700
      • Ottocento
      • Età Napoleonica
    • II° scaffale
      • Risorgimento
      • Novecento
      • Grande Guerra
      • Comunismo
      • Fascismo
      • Nazismo
      • II° guerra mondiale
      • Guerra Fredda
    • III° scaffale
      • Stati Uniti
      • Enigmi
      • Eros
      • Varie
      • Romanzi
      • Storia In Rete
      • Space Magazine
      • DVD
  • Shop
    • Carrello
    • Il mio account
    • Cassa
  • Chi Siamo
  • Contatti
  • Condizioni di vendita
  • il Blog
  • Lista dei desideri
Back to top
Home|Fascismo|Il caso Matteotti – Radiografia di un falso storico
On sale!

Il caso Matteotti – Radiografia di un falso storico

€ 21,00 € 15,75

di Franco Scalzo

Uno dei delitti politici più noti del Novecento rivisto completamente sulla base di lunghe ricerche d’archivio: il Delitto Matteotti (10 giugno 1924) fu molto più di una vendetta squadrista contro un oppositore del governo di Mussolini non ancora divenuto Regime dittatoriale. Scalzo dimostra come all’interno del Partito Fascista ma in opposizione a Mussolini, si era formati circoli affaristici e oltranzisti che vedevano con ostilità, oltre a certe scelte di politica energetica ed economica (petrolio e case da gioco in primis), anche i tentativi del Duce di allargare la base del suo governo – uscito vittorioso dalle elezioni dell’aprile 1924 – ai socialisti moderati. Un “delitto fascista” quindi nel senso che fu portato a compimento da elementi fascisti (in un paio di casi però anche con strani e provati collegamenti con i servizi segreti dell’Unione sovietica) e ordinato da uomini dell’entourage del Capo del Governo (anche loro con documentati legami con ambienti affaristici e massonici) ma, nei fatti, realizzato con fini opposti ai progetti mussoliniani. Un apparente contraddizione che Scalzo documenta con documenti e una ricostruzione che rompe gli schemi della classica interpretazione del delitto Matteotti.

Edizioni: Settimo Sigillo | pp. 264

Share it

Share on:

Category: Fascismo Tags: antifascismo, Mussolini
  • Recensioni (0)

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “Il caso Matteotti – Radiografia di un falso storico” Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Products

  • On sale!

    I Giorni dell’Odio

    € 30,00 € 27,00
    Aggiungi al carrello

    di AA.VV.

    Un’opera “pioneristica” che, da destra, ha cercato già negli anni Ottanta di fissare alcuni punti fermi nella ricostruzione delle drammatiche giornate dell’aprile 1945 quando la fine della Guerra Civile portò con sé il crollo dell Repubblica sociale italiana e la morte di migliaia e migliaia di persone. Tra i vari saggi quelli a firma di Alberto Giovannini, Duilio Susmel, Vittorio Mussolini e quello, per l’epoca, decisamente rivoluzionario di Luigi Imperatore sui fatti di Dongo e la morte di Mussolini.

    Edizioni: Ciarrapico | pp. 358

    Aggiungi al carrello
    Share it

    Share on:

  • Dux – Una biografia sessuale di Mussolini

    € 21,00
    Aggiungi al carrello

    di Roberto Olla

    Il sesso come SIMBOLO del potere politico, della volontà del capo di sopravvivere, di vincere i nemici, il nulla che incombe, la morte: anche così Mussolini ha incarnato il mito della potenza nell’Italia fascista. Lo ha edificato e celebrato in pubblico attraverso una gestione geniale della propaganda, esibendo il suo corpo forte, da contadino, a uso dei cinegiornali. E anche in privato, mettendo al mondo figli legittimi e illegittimi, intrattenendo molteplici amanti: “Sono giovani e belle, le prendo, poi non ricordo più né il loro nome né come sono fatte”. Le donne del Ventennio vedevano gli altri gerarchi sforzarsi di emularlo in esibizioni di virilità e capivano che erano soltanto sbiadite imitazioni: spesso tentavano di avvicinarsi all’originale, talora inviandogli lettere in cui si offrivano senza troppi giri di parole. All’inizio Mussolini scelse donne intelligenti e moderne: la rivoluzionaria ucraina Angelica Balabanoff, la coltissima e abile Margherita Sarfatti, la sfortunata Ida Dalser. Poi cedette all’ostinazione di Claretta Petacci che, di fronte ai segni del declino fisico, procurò al suo amante il miglior afrodisiaco dell’epoca. Senza questo, il mito del Duce sarebbe crollato prima, e forse la tragedia dell’Italia si sarebbe consumata più in fretta. Dall’educazione del giovane Benito nella Romagna contadina del tardo Ottocento fino al culmine di un successo in cui già si riconoscono le avvisaglie della futura disfatta sessuale e politica, l’autore ripercorre la parabola di Mussolini con la chiave di lettura, assieme attualissima e senza tempo, del suo rapporto con le donne, per indagarne più a fondo anche le debolezze, il modo in cui divenne succube di volontà e astuzie femminili destinate ad avere una parte nel tragico epilogo della sua vita. Il risultato è una storia al contempo illuminante e godibile, in cui il dipanarsi di una successione di sesso, minacce, accuse, inganni, arresti, frodi e ricatti rimanda inevitabilmente al ritratto dell’Italia di oggi e delle miserie dei suoi potenti.

    Edizioni: Rizzoli | pp. 439

    Aggiungi al carrello
    Share it

    Share on:

  • Storia in Rete n° 87/88 – gen. – feb. 2013 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
    Aggiungi al carrello

    Perché l’Italia entra in guerra nel 1940? E soprattutto perché lo fa con le strane modalità che conosciamo? La vulgata non tiene più il passo con la ricerca d’archivio e le carte raccontano una storia ben differente dalla leggenda della “pugnalata alla schiena”. Storia in Rete ne parla con lo storico Emilio Gin che nel suo ultimo saggio ha evidenziato tutti gli elementi nuovi (e riletto quelli vecchi) di quel 1940, suggerendo ipotesi nuove e sorprendenti. Questo numero di Storia in Rete dà anche spazio a un inquietante parallelo storico: chi ricorda le riforme del cancelliere Heinrich Brüning? Eppure quel 1930-1932 nella Germania di Weimar appare fin troppo simile all’Italia dei “tecnici” di Mario Monti. Dall’aumento della pressione fiscale alla litania del “ridurre il costo del lavoro”, dall’articolo di fede del “dobbiamo pagare il debito” alla demolizione dello Stato sociale, l’Italia di oggi sembra il deja vu della Germania di Weimar che aprì le porte ad Hitler. E ancora: la Marcia su Roma e le responsabilità dei contemporanei nel nuovo libro di Aldo Mola; i terremoti in Val Padana durante il Medioevo; il tentativo di restaurazione paternalistica del papa-re Leone XII negli anni ’20 del 1800; la chimica della bellezza e i suoi salatissimi costi, con i velenosi cosmetici del Medioevo e Rinascimento; le nuove teorie sulla fine della famiglia Romanov nel 1917 e l’allucinante vicenda della spedizione Dyatlov, misteriosamente massacrata durante un’escursione alpinistica negli Urali del 1959.

    Aggiungi al carrello
    Share it

    Share on:

Categorie

  • Mondo Antico
  • Medioevo
  • Rinascimento
  • ‘600 / ‘700
  • Ottocento
  • Grande Guerra
  • Fascismo
  • II° guerra mondiale
  • Novecento
  • Enigmi
  • Eros & Storia
  • Romanzi
  • Storia in Rete – Rivista
  • DVD

Su Facebook

Copyright Libreria di Storia 2017