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Home|Fascismo|I Giorni dell’Odio
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I Giorni dell’Odio

€ 30,00 € 27,00

di AA.VV.

Un’opera “pioneristica” che, da destra, ha cercato già negli anni Ottanta di fissare alcuni punti fermi nella ricostruzione delle drammatiche giornate dell’aprile 1945 quando la fine della Guerra Civile portò con sé il crollo dell Repubblica sociale italiana e la morte di migliaia e migliaia di persone. Tra i vari saggi quelli a firma di Alberto Giovannini, Duilio Susmel, Vittorio Mussolini e quello, per l’epoca, decisamente rivoluzionario di Luigi Imperatore sui fatti di Dongo e la morte di Mussolini.

Edizioni: Ciarrapico | pp. 358

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Categories: Fascismo, Seconda guerra mondiale, 25 aprile 1 Tags: Aprile 1945, Dongo, Guerra civile, Mussolini, partigiani, Partito Fascista Repubblicano, Repubblica Sociale Italiana, Resistenza, Rsi
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  • Giuseppe Solaro. Il fascista che sfidò la Fiat e Wall Street

    € 16,00
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    di Fabrizio Vincenti

    Il più giovane federale della Rsi, uno tra i pochi a potersi recare sulle rive del lago di Garda al cospetto del Duce senza preavviso. Giuseppe Solaro, federale del Partito fascista repubblicano torinese, è rimasto imprigionato nella sua icona per decenni. Quell’immagine, drammatica quanto intensa, di un uomo capace di morire a fine guerra, di fronte a una piazza assetata di sangue, con una dignità e un coraggio sconosciuti ai più. Solaro, in realtà, nei suoi 31 anni di vita, è stato molto altro. Una vita intensissima, studente lavoratore, nel Guf di Guido Pallotta, volontario in Spagna, infaticabile organizzatore di appuntamenti culturali, una passione smisurata per le questione economiche che lo portarono a affrontare con lucidità tematiche ancora ricche di attualità come quella sulla sovranità monetaria, sui rapporti tra gli stati, sul futuro dell’Europa, sulla cappa opprimente che gravava, e grava, sui popoli per mano di una tecnocrazia finanziaria che negli anni ‘40 stava già combattendo una battaglia senza esclusione di colpi. Si definì lui stesso “fanatico” di Mussolini e del Fascismo, nei quali aveva intravisto l’unica strada per la realizzazione di un socialismo non utopico ma calzante per la realtà europea. Solaro è stata una delle figure più rappresentative di una generazione, quella dei trentenni, che hanno voluto seguire sino alle estreme conseguenze la parabola di Mussolini. Il giovane federale, inviso a parecchi fascisti, odiato dai partigiani, malvisto dai grandi gruppi industriali, tra i quali la Fiat finì per essere un capro espiatorio nella mattanza dell’aprile ‘45. Il saggio di Fabrizio Vincenti, grazie alla consultazione di numerosi archivi, prova a fare luce per la prima volta sulla figura di un fascista dal cuore davvero rosso, ma non per questo meno fascista. Anzi. E che, per le sue riflessioni sulle dinamiche economiche che sono poi scaturite dalla seconda guerra mondiale, continua a essere non solo un testimone di una vicenda drammatica ma un lucido precursore del mondo dei giorni nostri.

    Edizioni: Ciclostile | pp. 320

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  • On sale!

    Carteggio Segreto – Mussolini Churchill

    € 24,00 € 18,00
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    di Fabio Andriola

    Come mai l’Italia è entrata nella Seconda guerra mondiale? E perché per mesi ha evitato per mesi di mettere in campo operazioni militari di un certo rilievo? È possibile che l’improvvisa decisione di Mussolini del giugno 1940 avesse, tra le sue premesse, anche contatti segreti con Londra? Insomma, l’Italia nel 1940 si mosse sulla falsariga del 1915, quando il segretissimo «Patto di Londra» determinò l’ingresso italiano nella Prima guerra mondiale? Domande che potrebbero avere una risposta nei contenuti del «Carteggio Mussolini-Churchill», uno degli enigmi più famosi della storia del Novecento. Un enigma che però, a differenza di molti altri, ha al suo attivo un numero impressionante di prove, riscontri e testimonianze, un po’ troppe per archiviare – come pure si è fatto e si cerca di fare, contro ogni evidenza, ancora oggi – il «carteggio» tra le leggende della storia. Che, di suo, ha visto infinite volte all’opera, nel corso dei secoli, la vera protagonista di questo libro: la diplomazia segreta. Che anche prima, e durante, il secondo conflitto mondiale ha tessuto come sempre le proprie trame. Trame che, nel caso dei rapporti Roma-Londra, si sono concretizzate in quell’insieme di contatti poi definiti, per convenzione, il «carteggio Mussolini-Churchill». Intorno a quelle carte, per molti anni dopo la fine della guerra, si sono mossi oltre ad agenti segreti e faccendieri, partigiani e ufficiali di varie nazionalità, personalità del calibro di Togliatti, De Gasperi, Umberto II. Oltre che, ovviamente, Winston Churchill…

    Edizioni: SugarCo | pp. 408

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  • Mussolini, una morte da riscrivere (dvd)

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    Le più recenti tecniche medico legali e digitali portano a conclusioni molto diverse dalla versione ufficiale a proposito della morte di Mussolini. Conclusioni che poggiano non su nuovi documenti e testimonianze ma su rigorose analisi scientifiche in puro stile CSI condotte da una squadra di medici legali ed esperti informatici costituitasi all’Università di Pavia sotto la guida del professor Francesco Pierucci. Oggi la Scienza aiuta la Storia a guardare con occhi diversi foto e filmati dell’aprile 1945 e a sostenere che il dittatore fu ucciso e poi rivestito, secondo modalità e probabilmente tempi diversi da quelli di Claretta Petacci. Un colpo definitivo alla versione classica che dal 1945 colloca la morte dei due davanti al cancello di Villa Belmonte a Giulino di Mezzegra, alle 16.10 del 28 Aprile ’45. Ma perché si è voluto nascondere la verità per oltre sessant’anni?

    Durata: 55 minuti | Lingua: italiana | Sottotitoli: inglese | adatto a qualunque pubblico

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    Edizioni: Mursia | pp. 352

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  • I campi dei vinti

    € 16,00
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    di Paolo Leone

    Più di cinquantamila civili e militari sottoposti per mesi (alcuni per due interi anni) a una brutale limitazione della libertà, concentrati in campi di internamento insufficienti nelle strutture sanitarie, nell’alimentazione, nella tutela della dignità umana. Questa la realtà dei “campi dei vinti”, quei campi di concentramento realizzati in Italia fra l’estate del 1943 e la primavera del 1946 nei quali furono rinchiusi dagli Alleati e senza processo decine di migliaia di fascisti o presunti tali. Per la prima volta di questo tema si parla a livello scientifico, sulla base di documentazione archivistica italiana e britannica che consente di mappare oltre 100 campi di detenzione: da Padula, in provincia di Salerno, a Collescipoli (Terni), da Coltano (Pisa) – che arrivò ad accogliere oltre 32 mila prigionieri – a Laterina (Arezzo), da Miramare (Rimini) a Taranto (dove il campo di Sant’ Andrea, in funzione fino al 1946, vide la reclusione di oltre 10 mila persone in condizioni pessime che sconfinavano nella vera e propria tortura: la “zona di punizione” era ricavata in un campo interamente ricoperto di sassi aguzzi dove i prigionieri venivano relegati senza scarpe per giorni interi). Paolo Leone ha tracciato una sorta di geografia del reticolato, senza dimenticare le decine di campi di transito dove venivano ammassati centinaia di prigionieri destinati, nel migliore dei casi, ad altri campi definitivi, ovvero agli improvvisati tribunali del popolo, che provvedevano a esecuzioni sommarie. Un saggio ampio e originale che fa luce sulle normative giuridiche e sulla vita quotidiana nei campi di internamento, sulle violenze cui furono sottoposti tanti italiani rei di avere combattuto dalla parte dei “vinti”, che divennero così la base di consenso del neofascismo italiano.

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    La nota dominante del libro di Ugo Finetti, scrittore e giornalista della Rai, è che ricostruisce e puntualizza quasi tre quarti di secolo di vita nazionale – con specifico riferimento ai passaggi chiave dell’antifascismo e della Resistenza – sulla scorta dei risultati critici maturati dalla storiografia revisionista, che va liberando la cultura italiana da decenni di chiusure ideologiche e strumentalizzazioni politiche. Tra i meriti del volume è da segnalare l’impressionante documentazione delle distorsioni e falsità che, in ordine alla vita dei partiti antifascisti e al loro impegno nella lotta resistenziale, sono rinvenibili nei manuali scolastici di storia, ancora egemonizzata da autori eredi delle vecchie parole d’ordine del comunismo internazionale e indigeno. Prefazione di Sandro Fontana, già vicepresidente del Parlamento europeo.

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