Gli Affondatori
€ 15,00
di Carlo De Risio
I mezzi d’assalto della Marina italiana durante la Seconda guerra mondiale sono stati definiti “le armi segrete” impiegate nella guerra sul mare tra il 1940 e il 1943. Mentre la flotta si muoveva con grande – eccessiva – prudenza, i mezzi d’assalto (i siluri chiamati “maiali”), i barchini esplosivi, i Mas e i sommergibili divennero un vero e proprio incubo per la marina inglese che si vide non solo affondare varie navi ma subì anche l’onta di vedere gli incursori italiani penetrare le sue basi di Suda, Gibilterra, Alessandria, Alessandretta, Algeri, Mersina…
IBN editore | pp. 132
Potrebbe piacerti …
-
Croce di ghiaccio
€ 28,00€ 25,20di Pierluigi Romeo di Colloredo
In questo libro si affrontano, fuori dal mito e con una massa di informazioni tale da riequilibrare molti luoghi comuni, gli avvenimenti militari che videro coinvolti gli italiani nella campagna di Russia tra il 1941 e il 1943, prima inquadrati nello C.S.I.R. (Corpo di spedizione italiano in Russia) e poi l’ARM.I.R. (Armata italiana in Russia); l’autore analizza le prime operazioni svolte dalle truppe italiane sul fronte orientale, valutandone l’efficienza e la resa in combattimento. In particolare, vengono studiate le battaglie della prima fase offensiva dell’estate del 1941 come Petrikowka, le battaglie di Gorlowka, la difesa di Nikitowka, la battaglia di Natale del 1941 per lo C.S.I.R.; e poi le operazioni dell’8ª Armata italiana nell’avanzata verso il Don, la prima battaglia difensiva dell’agosto 1942, ed infine l’offensiva sovietica del dicembre dello stesso anno, la ritirata e la reazione ai tentativi avversari di accerchiamento del Corpo d’Armata Alpino nel gennaio del 1943.
Una sezione è dedicata all’azione della Regia Aeronautica e della Regia Marina sul fronte orientale, e ai reparti stranieri – cosacchi e croati – inquadrati nel Regio Esercito e nella Milizia, la cui storia è assai poco nota, e alle biografie dei comandanti italiani: Zingales, Messe e Gariboldi. Lo straordinario corredo iconografico comprende più di 100 rare e inedite fotografie, delle quali molte riprodotte a piena pagina, provenienti dall’Archivio Fotografico dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, e ritraggono uomini e mezzi del C.S.I.R. e dall’ARM.I.R. in azione, i luoghi dei combattimenti e i volontari cosacchi nel R.E.I., e sono incluse diverse mappe a colori illustranti le varie fasi della campagna.Edizione: Italia Storica | pp. 242
-
Generali nella polvere
€ 20,00di Piero Baroni
Perché abbiamo perduto in Africa Settentrionale? Perché un esercito dell’Impero britannico formato da 36 mila uomini annientò e distrusse un’armata italiana di oltre 200 mila uomini nel deserto della Libia, la prima grande vittoria inglese che cambiò le sorti del conflitto in Mediterraneo. Il libro conduce il lettore nei meandri di una vicenda drammatica e imprevedibile nei suoi sviluppi e colpi di scena per trovare le cause del disastro che tra la fine del 1940 e i primi due mesi del 1941 vide la 10^ armata italiana barcollare sotto i colpi di un piccolo, ma ben organizzato esercito britannico. L’autore demolisce con prove documentali e un’analisi particolareggiata i falsi storici sull’inferiorità numerica e tecnica dei mezzi italiani, un’alibi che troppi storici hanno utilizzato per nascondere la sconfitta. Il libro si rivolge a chi intenda scoprire la verità e affrontarla con obiettività e rispetto dei fatti, senza nulla nascondere, portando alla luce gli errori, gli intrighi, le viltà, la meschinità di quanti anteposero le questioni personali e gli interessi di casta all’esigenza di compiere il proprio dovere.
Edizioni: Settimo Sigillo | pp. 282
-
Così affondammo la Valiant
€ 13,50di Luciano Garibaldi e Gaspare Di Sclafani
La seconda guerra mondiale ha portato all’Italia sconfitte e umiliazioni. Il Paese non era preparato al conflitto, gli italiani non lo volevano. I vertici militari, spesso incompetenti, erano divisi da rivalità e gelosie. Una cosa però è certa: moltissime volte i nostri soldati si sono comportati con coraggio, valore e grande dignità, tanto da meritare il rispetto e anche l’ammirazione dei nemici. È il caso degli uomini della Decima MAS, guidati da un ufficiale d’eccezione, il principe romano Junio Valerio Borghese. Fra le tante imprese di questa piccola unità nel Mediterraneo, la più notevole fu l’attacco al porto di Alessandria d’Egitto, il 18 dicembre 1941. L’azione fu portata a termine da sei intrepidi che, letteralmente “cavalcando” tre siluri, affondarono due corazzate inglesi, la Valiant e la Queen Elizabeth. Quegli uomini erano il tenente di Vascello Luigi Durand de la Penne, il capitano del Genio Navale Antonio Marceglia, il capitano delle Armi Navali Vincenzo Martellotta, e i sottufficiali Emilio Bianchi, Spartaco Schergat e Mario Marino. Ma come si svolse esattamente l’operazione? Come fu progettata? Quali rischi corsero i nostri soldati? E, ancora, cosa voleva dire far parte della Decima MAS e operare agli ordini del comandante Junio Valerio Borghese?
Edizione: Lindau | pp. 128
-
A difendere i cieli d’Italia
€ 12,00di Marco Petrelli
“Li avevano mandati in guerra nel 1940 contro gli Alleati. Hanno continuato a farlo per coerenza”, spiega Marco Petrelli, autore di “A difendere i cieli d’Italia” (Ed. Ciclostile, 2014) in merito ai “protagonisti” del suo libro dedicato ai “cacciatori” dell’Aeronautica Nazionale Repubblicana, forza aerea della Repubblica Sociale Italiana. Ternano, trentuno anni, Petrelli è un giornalista che collabora anche con Libero e che al suo primo volume ha voluto dare un taglio, appunto, molto giornalistico: in esso sono infatti contenute le interviste agli ultimi piloti dell’ANR. “E’ stata proprio la discrezione degli intervistati il maggiore ostacolo a raccontare alcune vicende – continua Petrelli – Nessuno di loro si sentiva pentito della propria scelta. In fondo, perché pentirsi? “Cacciavano” i B17 e i B25, non ebrei e partigiani. Con la Guerra civile del ’43-’45 non c’entravano. Eppure parlare di medaglie, meriti e abbattimenti creava loro imbarazzo: non era quello il motivo per il quale parlavano con me”.
Edizioni: Ciclostile | pp. 122
Related Products
-
Se Venezia muore
€ 11,00di Salvatore Settis
In tre modi muoiono le città: quando le distrugge un nemico spietato, quando un popolo straniero vi si insedia con la forza, o quando perdono la memoria di sé. Venezia può morire se perde la memoria, se non sapremo intenderne lo spirito e ricostruirne il destino. Fragile, antica, unica per il suo rapporto con l’ambiente, Venezia si svuota di abitanti, e intanto è bersaglio di innumerevoli progetti, che per “salvarla dall’isolamento” ne uccidono la diversità e la appiattiscono sulla monocultura di una “modernità” standardizzata, riducendola a merce, a una funzione turistico-alberghiera. Il caso di Venezia, emblematico, permette a Salvatore Settis un ragionamento universale: dall’Aquila a Chongqing – città della Cina che è passata dai 600 000 abitanti del 1930 ai 32 milioni di oggi – mutamenti frenetici imposti da ragioni produttive e di mercato violano il contesto naturale e lo spazio sociale, mortificano il diritto alla città e la democrazia. Recensendo questo libro, Mario Pirani ha aggiunto: “Dominante ormai è una monocultura del turismo che lega la sopravvivenza di chi resta solo alla volontà di servire: i residui cittadini di null’altro sembrano più capaci che di generare migliaia di bed and breakfast, ristoranti, alberghi, agenzie immobiliari, vendite di prodotti tipici, cosa che peraltro sta prendendo piede in tutti i meravigliosi centri storici delle città d’arte del nostro Paese“.
Edizione: Einaudi | pp. 154
-
La guerra dei nostri nonni
€ 17,00di Aldo Cazzullo
la Grande Guerra fu la prima sfida dell’Italia unita; e fu vinta. L’Italia poteva essere spazzata via; dimostrò di non essere più “un nome geografico”, ma una nazione. E ricordare quegli anni e quegli uomini può aiutarci a ricordare chi erano i nostri nonni, di quale forza morale furono capaci, e quale patrimonio portiamo dentro di noi. Cazzullo racconta il conflitto ’15-18 sul fronte italiano, alternando storie di uomini e di donne: le storie delle nostre famiglie. Perché la guerra è l’inizio della libertà per le donne, che dimostrano di poter fare le stesse cose degli uomini: lavorare in fabbrica, guidare i tram, laurearsi, insegnare. Le vicende di crocerossine, prostitute, portatrici, spie, inviate di guerra, persino soldatesse in incognito, incrociano quelle di alpini, arditi, prigionieri, poeti in armi, grandi personaggi e altri sconosciuti. Attraverso lettere, diari di guerra, testimonianze anche inedite, “La guerra dei nostri nonni” conduce nell’abisso del dolore. Ma sia le testimonianze di una sofferenza che oggi non riusciamo neppure a immaginare, sia le tante storie a lieto fine, come quelle raccolte dall’autore su Facebook, restituiscono la stessa idea di fondo: l’Italia uscì da quella guerra migliore – oltre che più grande e, almeno territorialmente ma anche umanamente, più unita – di quanto era nel 1914.
Edizione: Mondadori | pp. 248
-
Bombardate Roma
€ 19,00di Mimmo Franzinelli
Uno dei più grandi scandali politico-giornalistici della storia d’Italia trova in questo libro una ricostruzione di parte. Nel gennaio 1954 il settimanale “Candido” diretto da Giovanni Guareschi pubblica delle lettere attribuite all’ex primo ministro Alcide De Gasperi che, nel 1944, mentre era in clandestinità nella Roma occupata dai nazisti, avrebbe chiesto agli anglo-americani di bombardare la periferia della Città Eterna per facilitare la sollevazione popolare contro l’occupante. Quelle lettere vennero dichiarate false dal tribunale di Milano che però non volle disporre le perizie per appurarne l’autenticità. Franzinelli concorda con le conclusioni del tribunale e “salva” sia De Gasperi che Guareschi che, secondo l’autore, sarebbe stato raggirato da uno strano gruppo di neofascisti decisi ad attaccare De Gasperi con documenti falsi. La questione investe così uno strano personaggio, ex ufficiale della Rsi, Enrico De Toma che ebbe per le mani numerose carte provenienti dagli archivi di Mussolini e che negli anni Cinquanta salì agli onori della cronaca a più riprese proprio per il materiale in suo possesso. La tesi di Franzinelli fa acqua da più parti ma per chi non conosce la storia il libro può comunque fornire un aiuto a capire quegli anni così complicati e, in apparenza, lontani.
Edizione: Mondadori | pp. 239
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.