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Home|Novecento|Dio, Patria e Famiglia
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Dio, Patria e Famiglia

€ 18,50

di Marcello Veneziani

Già vedo la smorfia di sarcasmo e sufficienza su Dio, patria e famiglia. Molti si sentono superiori a quel trito passato e a quei superati pregiudizi. Ma non si rendono conto di quanto quei fantasmi giganteschi pesino sulle loro fughe, sulle loro spettrali solitudini, sulle loro meschinità. Dico loro, dovrei dire nostre. Il fatto è che ci siamo liberati di quei pregiudizi tramite un altro pregiudizio, la convinzione a priori che fossero «superati», a volte confondendo le forme di rappresentazione che sono figlie del proprio tempo con la fonte da cui scaturivano. In tal modo, bollandole come superate, nel nome di uno storicismo a sua volta rancido, non le abbiamo affrontate, capite e digerite. Le abbiamo solo evitate, non riuscendo però a evitare le ombre che si allungano sulla nostra vita. E la notte risalgono come fantasmi, voragini e colpose orfanità, e cospirano col nostro presente malessere. È difficile valicare, o addirittura sgretolare, il muro di ovvietà che impedisce di pensare a Dio, patria e famiglia. È rimasto in piedi lo slogan ternario, ma con funzione inversa: ieri serviva a sancire un ordine rispettoso di certezze e pregiudizi, oggi serve a respingerlo a priori, consegnandolo al folclore imbalsamato del passato. È difficile, mi rendo conto, sottrarre il tema all’ovvietà dei riflessi condizionati, ieri devoti e oggi repellenti. È difficile restituire vita e pensiero a un corpo rigido, su cui si è depositata la muffa. È difficile, ma è più che benefico ripensarci, forse necessario. (dall’introduzione al volume)

Edizioni: Mondadori | pp. 152

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Categories: Novecento, Varie Tags: Italia, Marcello Veneziani, Mediterraneo, Società, Tradizione
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    di Massimo Vigna

    Il ruolo delle “gentes” nell’ambito della “civitas” romana è stato spesso sottovalutato, o addirittura ignorato; tuttavia alcuni indizi, per chi voglia vedere nelle pieghe dei resoconti degli storici romani, lasciano trasparire il ruolo essenziale rivestito dall’ordinamento gentilizio, disegnando uno scenario nel quale le gentes emergono prepotentemente in primo piano. L’influenza delle gentes permeava di sé ogni aspetto della vita romana, in ambito giuridico, politico, sociale e culturale. I diversi fatti storici riportati dagli annalisti, al di là degli episodo stessi, testimoniano di un’autonomia politica delle gentes nei confronti dello Stato unitario talmente estesa da non trovare corrispondenza presso alcuna altra popolazione antica. (con alcune illustrazioni nel testo).

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    di Hans Rech

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    Edizioni: Settimo Sigillo | pp. 142

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  • TRADIZIONE E MISTERI DI ROMA

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    Edizioni: Settimo Sigillo | pp. 344

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    Edizioni: Salerno Editore | pp. 564

    STORIA DOC – GUARDA IL DOCUMENTARIO “Il Conte di Cavour”

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