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Home|Novecento|Confini & Conflitti

Confini & Conflitti

€ 18,00

di Marco Valle

Attraverso una somma di ipotesi di lavoro aperte e volutamente frammentarie, l’esplorazione di alcuni passaggi centrali del passato prossimo italiano. In primis, le radici della fragilità strutturale della Nazione italiana e i motivi del suo continuo oscillare tra velleità generose e subalternità imbarazzanti, tra spinte modernizzatrici e resistenze passatiste. In quest’ambito il libro presenta alcuni ritratti di italiani eccellenti: Verdi, Luigi Rizzo (l’ “Affondatore” della Grande Guerra), Enrico Mattei, Broglio (il padre dello Spazio italiano), Missoni… Secondo passaggio: i tragici abbagli generati dal Comunismo. Un miraggio cattivo, un cupo gioco di luci e ombre con tanti quesiti ancora irrisolti, con troppi segreti ancora celati. Terzo passaggio: il disastroso processo di decolonizzazione dal sud est asiatico all’Africa. Un disastro preparato dalle elites politiche ed economiche inglesi e francesi in primis già all’indomani della fine della Grande Guerra. La catastrofe umanitaria che oggi oscura il Mediterraneo è frutto e risultato di quelle scelte errate, di quelle miopie, di quel cinismo.

Edizione: Eclettica Editore | pp. 316

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Category: Novecento Tags: Algeria, colonialismo, Francia, Indocina, Italia, Marco Valle, Mediterraneo, partigiani, Risorgimento, Roma-Londra, Savoia, storia italiana
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  • La seconda guerra fredda

    € 19,00
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    di Federico Rampini

    Il mondo è cambiato molto più di quanto gli occidentali si rendano conto. Il tramonto del secolo americano e la possibile transizione al secolo cinese bruciano le tappe: tutto accade sono i nostri occhi distratti ormai da oltre 10/15 anni. Ci siamo distratti mentre la Cina subiva una metamorfosi sconvolgente: ci ha sorpassati nelle tecnologie più avanzate, punta alla supremazia nell’intelligenza artificiale e nelle innovazioni digitali. È all’avanguardia nella modernità ma rimane un regime autoritario, ancora più duro e nazionalista sotto Xi Jinping. Unendo Confucio e la meritocrazia, il regime di Pechino teorizza la superiorità del suo modello politico, e la crisi delle liberaldemocrazie sembra darle ragione. L’Italia è terreno di conquista per le Nuove Vie della Seta. In Africa è in corso un’invasione cinese di portata storica. Due imperi, uno declinante e l’altro in ascesa, scivolano verso lo scontro. L’America infatti si è convinta che, «ora o mai più», la Cina va fermata. Chi sta in mezzo, come gli europei, rimarrà stritolato? Nessuno è attrezzato ad affrontare la tempesta in arrivo. Neppure i leader delle due superpotenze hanno un’idea chiara sulle prossime puntate di questa storia, sul punto di arrivo finale. Mettono in moto forze che loro stessi non sapranno dominare fino in fondo. Pochi anni fa le due superpotenze sembravano diventate quasi una cosa sola, tanta era la simbiosi tra la fabbrica del mondo (cinese) e il suo mercato di sbocco (americano). Quell’epoca si è chiusa e non tornerà. Sta succedendo ciò che molti esperti consideravano impossibile. I dazi sono stati solo l’acceleratore di un divorzio che cambierà le mappe del nostro futuro. La resa dei conti precipita a tutti i livelli. Questo libro è una guida e un manuale di sopravvivenza nel mondo nuovo che si sta formando a grande velocità.

    Mondadori | pp. 228

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  • Storia alternativa dell’Iran islamico

    € 30,00
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    di Paolo Borgognone

    La storia dell’Iran con un taglio anticonformista da un punto di vista sociologico, confutando la vulgata diffusa in Occidente, che ha cercato di liquidare la questione iraniana accomunandola erroneamente alla più generale “questione islamica”. Particolarmente interessanti sono la ricostruzione dei tentativi di imporre una rivoluzione colorata nel Paese e la storia degli ultimi anni, molto rilevanti per il mutamento in atto del Paese.

    Oaks editrice | pp. 850

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  • Metternich

    € 25,00
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    di Luigi Mascilli Migliorini

    Conosciuto per quella formula dura, sprezzante, che definisce l’Italia “una espressione geografica”, il principe di Metternich viene ricordato non solo come un accanito avversario del nostro Risorgimento, ma anche come il tenace paladino della conservazione in un’Europa che prova a ricostruire se stessa nella prima metà dell’Ottocento, dopo le grandi avventure della Rivoluzione e dell’Impero napoleonico. In realtà la sua vita è meno schematica di quanto la tradizione riporti. Nato in uno dei luoghi più sereni nel cuore dell’Europa – la valle del Reno –, egli conserva per tutta la sua esistenza l’esperienza di quel mondo in precario ma pacifico equilibrio. La perdita dei beni di famiglia lo obbliga a trasferirsi a Vienna dove comincia una carriera di diplomatico che sarà sempre segnata da quella iniziale rottura. Giunto, infatti, ai vertici della politica asburgica, Metternich dedicherà tutti i suoi sforzi alla costruzione e alla conservazione di un equilibrio tra le grandi potenze che tenga lontana l’Europa dalle devastazioni provocate dalla Rivoluzione francese con il suo prolungarsi nelle guerre napoleoniche. Il suo capolavoro sarà il Congresso di Vienna, nel quale il faticoso raggiungimento di un punto di intesa tra vincitori e vinti consentirà di assicurare all’Europa un lungo secolo di pace. Il bicentenario di quel Congresso (1814-2014) aggiunge, dunque, attualità a questa biografia, attraverso la quale non è difficile cogliere alcune grandi questioni: il ruolo della Germania come potenza egemone, la fragilità dell’unità italiana, la difficoltà di una unione dei popoli europei, che sono ancora al centro della discussione di oggi.

    Edizioni: Salerno editrice | pp. 430

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  • La rivoluzione sovranista

    € 14,00
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    di Marco Gervasoni

    La crisi del 2007-2008 è spartiacque fondamentale per comprendere il nostro presente, quello del continente europeo e naturalmente quello italiano, a partire da un cambio di paradigma mondiale, che investe gli Usa, la Cina, la Russia e così via. In questo breve saggio Marco Gervasoni prende in considerazione alcuni fenomeni ingigantiti dalla più devastante crisi vissuta dal sistema economico mondiale dopo quella del 1929 e che, come tale, non è stata solo economica ma anche di identità dell’Occidente. Dal declino della classe media al fallimento di una élite liberale e globalista, dal cambio di missione degli old media (giornali, tv), diventati sempre più la voce autoreferenziale di questa élite in decadenza, all’affermarsi di una politica digitale profondamente legata ai movimenti cosiddetti populisti e sovranisti. Gervasoni in realtà, più che di populismo e di sovranismo, concetti che pure sono dotati di un loro senso, preferisce parlare di nazionalismo, e traccia qui il profilo di movimenti che sono al tempo stesso rivoluzionari e nazional-conservatori

     

    Giubilei Regnani | pp. 204

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    di Piero Baroni

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