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Seconda guerra mondiale

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  • Storia in Rete n. 73-74 – novembre – dicembre 2011 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    Storia in Rete numero 73/74 di novembre-dicembre 2011 apre con un nuovo dossier su un nostro “caro vicino”. Dopo la Francia (Storia In Rete n. 66, aprile 2011) questa volta è il turno della Gran Bretagna: due secoli di ingerenze e sgambetti della Perfida Albione verso l’Italia e gli italiani. Dal razzismo nemmeno troppo velato alla geopolitica, dalla lotta per il petrolio e per le rotte mediterranee ai misteri degli Anni di Piombo, dalla distruzione del Regno delle Due Sicilie all’assassinio Matteotti.

    Storia in Rete passa quindi a parlare di brigantaggio, e in particolare dell’eccidio di Pontelandolfo. Un capitolo triste della storia del Risorgimento dimenticato o usato strumentalmente, ma che necessita approfondimento e uno sguardo in grado di spaziare a 360°. Dalle aggressioni degli insorgenti filo-borbonici a quelle dei rivoluzionari socialisti negli anni del Biennio Rosso contro gli uomini in uniforme. Una storia negata, spesso liquidata come “propaganda” che invece fu una tragica pagina di storia italiana che spianò la strada all’avvento del Fascismo.

    Continua quindi la serie dei “Grandi Iniziati”, con il profilo di Aleister Crowley, il dandy che volle creare una nuova religione magica. Storia in Rete si conclude quindi con un articolo sulla vicenda delle apparizioni mariane di Ghiaie di Bonate, la cosiddetta “Fatima della RSI”: un episodio quasi sconosciuto su cui pesa una cappa di speculazioni politiche, silenzio e reticenze.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di novembre-dicembre!

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  • Storia in Rete n. 69 / 70 – luglio – agosto 2011 (pdf da scaricare subito)

    € 3,99
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    1943: mentre il mondo si avvia verso il culmine della guerra totale, c’è chi pensa alla pace. E la notizia sorprendente è che si tratta dei dittatori totalitari degli Stati belligeranti: Mussolini, Stalin ed anche Hitler. Una rete di contatti favorita dai giapponesi e dagli altri satelliti dell’Asse e finora negata o lasciata in ombra da una visione della Seconda guerra mondiale che somiglia più alla propaganda dell’epoca che non ad un’analisi storica seria. Ma i nuovi documenti diplomatici stanno consentendo di riscrivere in tre dimensioni le vicende dell’anno della svolta nel conflitto mondiale, come ci racconta un estratto da un approfondito saggio di Eugenio Di Rienzo ed Emilio Gin, preceduto da una lunga prefazione di Fabio Andriola.

    E ancora, il bluff della Marcia su Roma, un mito creato dai fascisti e dagli antifascisti per motivi opposti di opposte propagande. Poi un altro un passo indietro negli anni con un ampio servizio su Luigi Cadorna, il Generalissimo: il comune di Udine decide di togliere la piazza che gli era stata dedicata.Storia in Rete ha chiesto ad uno dei maggiori biografi del Generalissimo perchè questa decisione è antistorica. E sbagliata. Dalla Grande Guerra agli orrori della Guerra Fredda, quando le Superpotenze sperimentavano le atomiche in casa propria e sui propri cittadini e soldati, come gli USA in Nevada. Storia in Rete fa quindi un salto nel Rinascimento, con la vicenda di Isabella de’ Medici, che finora si credeva uccisa dal marito per gelosia, e con le teorie militari di Machiavelli, inascoltate in Italia ma applicate dagli eserciti spagnoli che dominarono i decenni a cavallo fra Cinque e Seicento. E proprio dal Secolo di Ferro parte una mostra a Villa D’Este sui “Battaglisti”, i pittori specializzati in scene di battaglia che fornivano all’Italia dei secoli della decadenza delle guerre da appendere al muro mentre le potenze europee si sfidavano in quelle vere.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di luglio e agosto!!

    GUARDA IL SOMMARIO DEL NUMERO 69-70 di STORIA IN RETE

     

     

     

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  • Storia in Rete n. 60 ottobre 2010 (pdf da scaricare subito)

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    Storia In Rete di ottobre si concentra sul settantesimo anniversario della Campagna di Grecia e delle sconfitte italiane in Africa settentrionale: in una parola, nel vero inizio della guerra mondiale per l’Italia: cosa ha condotto il paese verso il disastro militare? E perchè il Fascismo va ad impantanarsi sul fronte greco? Domande alle quali le vecchie risposte non si adattano più. Continua poi l’inchiesta  su Wikipedia, indagando sui casi in cui scontrarsi con l’Enciclopedia Libera si è rivelato un osso duro per giornalisti, politici e storici. Mentre continua l’avventura italiana nello spazio, Storia in Rete dedica a tre grandi italiani del passato altrettanti articoli per farli uscire dall’ingiusto anonimato cui la storia li ha rinchiusi: Due scienziati, Nazareno Strampelli e Olinto De Pretto e un militare, Camillo Ricchiardi. Il primo – premio Nobel mancato – fu l’autore della Rivoluzione Verde italiana negli anni Venti e Trenta: col suo frumento sperimentale riuscì a far vincere al Fascismo la Battaglia del Grano e all’Italia e al mondo la fame. Il secondo era un fisico dilettante che ebbe un singolare destino: anticipare di due anni Einstein nella formulazione della famosa equazione E=mc². L’ultimo fu un eroe italiano dell’indipendenza boera, capo di tutte le truppe volontarie e protagonista di un fatto d’armi tanto eclatante quanto poco noto: la cattura di Winston Churchill.  E ancora, il maestro politico di Obama – Saul David Alinsky – la dolce vita parigina al tempo di Napoleone III e Cavour e il mito medievale del Prete Gianni.

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  • Storia in Rete n. 56 – giugno 2010 (pdf da scaricare subito)

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    Storia in Rete di giugno 2010 esplora i retroscena dell’entrata in guerra dell’Italia settant’anni fa, quel fatale 10 giugno 1940: ambizione? Ideologia? No. Forse alla base di tutto vi era una cosa sola: la paura. Poi – con l’occasione dei Mondiali del Sudafrica – racconta i legami fra Fascismo e calcio durante l’epoca della trasformazione del gioco del pallone da sport a vetrina politica mondiale. Quindi, uno sguardo su due grandi statisti dell’Italia del Novecento: Giolitti e il suo fallito tentativo nel 1920 di avocare al Parlamento il diritto di dichiarare guerra e De Gasperi, con un bilancio attualissimo delle sue scelte politiche improntate al pragmatismo. Continua poi l’avventura dell’Italia fra le stelle a cura di Storia in Rete e dell’Agenzia Spaziale Italiana, e si apre un nuovo inquietante dossier: i retroscena dell’Operazione “Anthropoid”, il piano della resistenza cecoslovacca per assassinare il Protettore di Boemia-Moravia Reinhardt Heydrich, il temutissimo capo dell’RSHA nazista e vice e rivale di Himmler. Si conclude invece un’altra vicenda di servizi segreti: quella dello ZA, il servizio segreto creato da Mussolini nel 1944 per impedire ai nazisti di sottrarre l’Alto Adige alla Repubblica Sociale Italiana. E sempre in tema di Guerra Civile italiana, le sconvolgenti rivelazioni del RIS di Parma sulla morte di Duccio Galimberti, il capo partigiano di GL trucidato dai fascisti. Rivelazioni che costringono a rivedere buona parte della ricostruzione – finora data per buona anche dai tribunali – della fine del partigiano. Quindi, l’ultimo dei fratelli di Napoleone: Gerolamo, il minore. Re Fifì, un personaggio pieno di vizi per il quale il nome “Bonaparte” era troppo pesante. Infine la singolare vendetta del commediografo francese Anouilh contro i francesi che – nel dopoguerra – epurarono duramente i collaborazionisti di Vichy, fra cui il suo amico Brasillach: togliere il saluto e condannare alla morte civile chi non aveva impedito questo spargimento di sangue fra fratelli.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di giugno!!!

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  • Storia in Rete n. 54 – aprile 2010 (pdf da scaricare subito)

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    Storia in Rete numero 54 di aprile 2010 dedica un ampia sezione ad alcuni degli aspetti oscuri della politica estera di Mussolini, dalla scoperta di un servizio segreto creato dal Duce a Salò per contrastare il tentativo tedesco di annettere il Trentino-Alto Adige alla poco nota – ma molto istruttiva – vicenda della “Linea Non-mi-fido”, la fortificazione del confine al Brennero portata avanti dal 1940 al 1942 in piena alleanza italo-tedesca. E ancora l’ultimo Mussolini, oscillante fra pensieri di morte e disfatta e fisso agli “assi” che ancora gli restavano nella manica e la vicenda dei documenti che forse erano quegli “assi” e che finirono in mano inglese. E – infine – la storia di De Agazio, uno dei primi giornalisti ad indagare sulla sorte di quei documenti, assassinato nel 1947 perchè giunto troppo vicino a verità scottanti. Chiuso il lungo “dossier Mussolini”, Storia in Rete torna ad occuparsi di Risorgimento, con un ritratto di Luigi Luzzatti e quindi con la 14^ puntata della storia dell’astronautica italiana si avvicina al momento clou della nascita dell’Agenzia Spaziale tricolore. Storia in Rete quindi getta uno sguardo sul lato oscuro di Salvator Allende, quando – nella sua giovinezza – il futuro campione della democrazia cilena (e mondiale) sosteneva tesi eugenetiche. Dal Cile a Vienna, dove si celebra il più grande condottiero italiano del Settecento, il Principe Eugenio di Savoia, e ancora il secondo dei ritratti dei fratelli di Napoleone, Luciano Bonaparte, testardo e nobile oppositore dell’Imperatore dei Francesi. Infine una sconsolata panoramica del massacro della storia di Elisabetta di Baviera – conosciuta come “Sissi” – compiuto dalla recente fiction RAI.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete numero 54 !!!

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  • Storia in Rete n. 48 – ottobre 2009 (pdf da scaricare subito)

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    Storia in Rete di ottobre 2009 vi porta nel 1176, durante la battaglia di Legnano, l’epico scontro fra la Lega Lombarda e il Barbarossa descritto nell’omonimo film di Renzo Martinelli in questi giorni nelle sale. Prosegue poi la storia delle atrocità commesse dagli Alleati durante la Seconda guerra mondiale e la vicenda delle bugie targate Indro Montanelli. Storia in Rete ha quindi intervistato Giordano Bruno Guerri, il biografo di tanti personaggi controversi, mentre prosegue la storia dell’esplorazione spaziale tricolore a cura dell’Agenzia Spaziale Italiana.  Con un salto nella Seconda guerra mondiale poi Storia in Rete conclude con la terza puntata la storia della relazione fra Alice Pallottelli e Benito Mussolini, con le vicende del figlio di lei (e forse di lui…), corriere per il Duce a Salò, mentre Aldo G. Ricci ed Aldo A. Mola prendono rispettivamente l’accusa e la difesa di uno dei personaggi più controversi della storia recente d’Italia: Pietro Badoglio. Quindi Storia in Rete traduce per i suoi lettori un pezzo da The Times Online su un nuovo, discusso libro che mette a nudo le bufale di Simon Wiesenthal, il cacciatore di criminali nazisti più famoso del mondo.  Infine due profili: Augustin Lesage, il pittore medianico della Francia d’inizio secolo ed Eugenio de Beauharnais, figlioccio di Napoleone, fedele all’Imperatore anche dopo la sconfitta.

    Tutto questo e molto altro su  Storia in Rete di ottobre 2009

    Leggi il sommario del numero 48

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  • Storia in Rete n. 47 – settembre 2009 (pdf da scaricare subito)

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    Storia in Rete di settembre 2009 apre, sulla scia dell’uscita del film di Quentin Tarantino “Bastardi senza gloria”, con la prima parte di un articolo sui crimini commessi dagli Alleati – e rimasti largamente impuniti – durante la Seconda guerra mondiale. Seguono due interviste: con Fabio Isman Storia in Rete parlerà di mercanti d’arte rubata e con Alessandro Barbero di romanzo storico e di figure cardine della storia europea ed italiana. Il reportage da Lipsia, al Wave Gothic Treffen, è l’occasione per riflettere sulle sinergie che è possibile creare in Italia fra storia, musica alternativa e mercato. Continua quindi la vicenda di Montanelli e delle molte mezze verità (o bugie intere) con cui ha costruito la sua autobiografia: sotto esame – stavolta – il suo non eccelso stato di servizio da militare e il grado di capitano completamente inventato. E ancora, la seconda puntata dell’intricata vicenda sentimentale (ma non solo) fra Mussolini e Alice Pallottelli. Storia in Rete getta quindi uno sguardo al “dietro le quinte” della Marcia su Roma, con il raffreddore che impedì a Giolitti di bloccare l’ascesa di Mussolini, e con un balzo indietro nel tempo, all’età dell’Inquisizione, dove – sorpresa! – il Sant’Uffizio sembra proprio essere stato un argine di garantismo nell’epoca dei roghi facili. Infine la vicenda della Maschera di Ferro: invenzione di Voltaire romanzata da Dumas o un vero mistero della Francia secentesca?

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di settembre!

    LEGGI IL SOMMARIO DEL NUMERO 47

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  • Storia in Rete n. 42 – aprile 2009 (pdf da scaricare subito)

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    In questo numero Storia in Rete spiega ai lettori i parallelismi inquietanti fra la crisi del 1929 e quella che stiamo vivendo in questi giorni. Due brevi articoli, quindi, danno conto del boicottaggio meditatico del film “Katyn” (di cui pure Storia in Rete si era occupato nel numero 41) e dello stato dell’arte su Via Rasella, alla luce delle ultime inchieste e rivelazioni del quotidiano “Avvenire” e della stessa Storia in Rete. Seguono due articoli che raccontano la gioventù idealista e generosa dell’Italia passata, quella che voleva la giustizia sociale agli ordini del tenente partigiano “Jak” e quella che si riversò a Fiume agli ordini di D’Annunzio nel 1919. Ancora eroismo d’italiani, ma anche le atrocità commesse dagli Alleati durante l’invasione della Sicilia, nell’anticipazione del volume di Andrea Augello, “Uccidi gli italiani”. Continua il racconto dell’avventura dell’Italia fra le stelle, a cura dell’Agenzia Spaziale Italiana e di Storia in Rete. Dal cielo stellato a quello più vicino, ecco l’incredibile racconto degli aeroplani a propulsione nucleare: un sogno degli anni Cinquanta mai realizzato. Due “ultime puntate”, quindi: la conclusione dell’inchiesta di Storia in Rete su come in Italia non riesca a decollare l’industria del documentario storico, a tutto vantaggio della concorrenza straniera, e la storia dei Servizi segreti militari italiani, dalle origini alla Seconda guerra mondiale. Ancora gioventù italiana, la “meglio gioventù” senz’altro, nel racconto di come nacquero i Cacciatori delle Alpi di Garibaldi, a 150 anni dalla fondazione del Corpo. Infine il rientro delle opere d’arte trafugate da Napoleone grazie all’opera di ambasciatore-imballatore di Antonio Canova e Giovannino Guareschi, la penna più tagliente d’Italia contro amici e nemici, senza compromessi.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di aprile 2009

    LEGGI IL SOMMARIO DEL NUMERO 42

     

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  • Storia in Rete n. 41 – marzo 2009 (pdf da scaricare subito)

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    Storia in Rete di marzo 2009 si addentra nel mistero delle Fosse di Katyn, dove i sovietici sterminarono 11 mila prigionieri polacchi, riprendendo un capitolo dal volume di Franco Bandini “L’estate delle tre tavolette” (Iuculano ed.).  Aldo A. Mola ci parla quindi della Seconda guerra d’indipendenza e di come l’Italia di oggi si lasci sfuggire l’occasione di celebrare l’epopea del Risorgimento. Novant’anni fa – quindi – nasceva il movimento fascista. Lo raccontano le pagine di Giorgio Pini e Duilio Susmel di “Mussolini l’uomo e l’opera”. La ripubblicazione di un volume fotografico di Luciano Garibaldi è quindi l’occasione per approfondire la piaga della guerra infinita in Afganistan. Con un reportage esclusivo per Storia in Rete, Gian Paolo Pelizzaro analizza una famosa foto della strage di Via Rasella (23 marzo 1944) che fu dichiarata falsa nel 2003 in tribunale, ma per la quale una scientifica analisi sul campo suggerisce una verità del tutto differente. Continuano poi con la terza puntata rispettivamente la storia dello spazio italiano (a cura dell’Agenzia Spaziale Italiana) e il nostro viaggio nel deserto culturale attorno al documentario storico in Italia, di Fabio Andriola. La tragedia del transatlantico “Empress of Canada” ci riporta quindi al 1943, quando il maggior successo di un sommergibile italiano – il “Da Vinci” – si trasforma in disastro allorchè si scoprirà che nelle stive della nave britannica erano intrappolati centinaia di prigionieri italiani (“Lasciati affogare” di Orazio Ferrara). La salita alla Casa Bianca del primo presidente afroamericano è l’occasione per ripercorrere le vie della tratta schiavista (“Chi è senza peccato…” di Maurizio Maggini ed Emanuele Mastrangelo): una vergogna dalla quale nessun popolo è esente, dagli europei ai mussulmani e gli stessi africani. Un nuovo libro edito dal CNR ci fa quindi esplorare il ricco zoo di pietra, bronzo e mosaico del Vaticano, dove animali mitici e reali popolano le opere d’arte con la loro simbologia (“Il bestiario di San Pietro” di Sandro Barbagallo). Al Risorgimento ci riporta “Il mistero del quinto uomo” di Roberto di Ferdinando: chi aiutò Orsini nell’attentato fallito contro Napoleone III? E per finire, un ritratto di Eleonora Duse di Valeria Palumbo: la divina infelice.

    Tutto questo e molto altro su Storia in Rete di marzo

    LEGGI IL SOMMARIO DEL NUMERO 41

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  • Il tesoro dei vinti

    € 17,00
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    di Gianni Oliva

    Dongo, 27 aprile 1945: la colonna italo-tedesca su cui viaggia Mussolini con buona parte del governo della Rsi , viene fermata alle porte del paesino sulla sponda sinistra del lago di Como. La colonna è diretta nella vicina Valtellina ma non ci arriverà mai anche grazie all’ambiguo comportamento ambiguo dei tedeschi che, di fatto, consegnano i fascisti che sono con loro ai partigiani della 52ª brigata Garibaldi. Nella lunga autocolonna viene trovata un’ingente quantità di beni preziosi, banconote di ogni taglio, oro, gioielli, titoli di Stato, valuta straniera, in gran parte provenienti dai fondi segreti dei ministeri della Repubblica sociale. Un ricco bottino che da quel giorno tutti conosceranno come il «tesoro di Dongo». Chi si è impossessato di quell’oro, destinato alle autorità del nuovo Stato italiano? Chi lo ha trasferito alla federazione comunista di Como? Chi se n’è impadronito in seguito? E chi ha fatto scomparire il «capitano Neri» e la partigiana «Gianna», combattenti garibaldini che ne avevano compilato l’inventario? Nella primavera del 1957 ha finalmente inizio, presso la Corte d’assise di Padova, il processo che dovrebbe fare luce su questi interrogativi. Un procedimento che suscita tante attese, ma che viene rinviato dopo quarantatré udienze per il suicidio di un giudice popolare e che non verrà mai più ripreso, perché «scomodo». Dalle carte disponibili emergono infatti con chiarezza le responsabilità politiche degli eventi che si sono consumati in quei lontani giorni del 1945. Secondo tutte le testimonianze, il tesoro finisce nelle casse del Partito comunista, in un momento in cui gli equilibri della nuova Italia sono ancora da determinare e l’ala più oltranzista del partito persegue una prospettiva rivoluzionaria da sostenere con adeguate risorse finanziarie. Gianni Oliva, utilizzando le decine di deposizioni del processo, ricostruisce con ritmo incalzante i frangenti drammatici di fine conflitto, quando il Lario diventa il lago dei destini incrociati: il crepuscolo tragico di Mussolini e dei gerarchi si intreccia con il recupero del tesoro, con le accese divergenze sulla sua destinazione, con le tensioni di una guerra non ancora conclusa che già si prolunga nella pace. Sullo sfondo, si respira l’atmosfera della resa dei conti, un clima in cui si eliminano con troppa facilità i nemici di ieri e quelli di oggi.

     

     

     

     

    astorale.

    Edizioni Mondadori | pp. 232

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  • Gli ultimi giorni di Mussolini – Speciale (edizione in pdf da scaricare subito)

    € 5,90
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    A 70 anni dalla fine della guerra civile cosa sappiamo davvero sulla morte di Benito Mussolini e sui drammatici eventi che la precedettero e la seguirono? Molte cose anche se molto spesso decisamente diverse da quelle che comunemente si dicono e scrivono. Per capire davvero quei fatti, finalmente è pronto e disponibile online il nuovo speciale di “Storia In Rete” dedicato agli ultimi giorni di Mussolini e della RSI. Per la prima volta un giornale di Storia esce con una versione “premium” (200 pagine a solo € 5,90) solo in versione pdf per i lettori digitali: 20 pagine in più rispetto alla versione cartacea che sarà in edicola tra una decina di giorni al prezzo di € 9,50.

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  • Mistero Churchill

    € 18,00
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    di Roberto Festorazzi

    Nel settembre del 1945, Winston Churchill venne a soggiornare sul lago di Como per tre settimane. Ufficialmente, per riposare e dipingere acquerelli: in realtà, per recuperare il suo compromettente carteggio con Benito Mussolini, la cui esistenza è stata sempre negata con ostinazione dagli storici inglesi. Prova ne sia che lo statista conservatore giunse in Italia in stretto incognito, con il nome di copertura di “colonnello Warden”, alloggiando in una sede del Soe, speciale branca operativa dei servizi segreti britannici, sotto la protezione di una ventina di uomini del Quarto Reggimento Ussari: un’unità di élite specializzata nelle operazioni di intelligence come la cattura dei criminali di guerra nazisti. Roberto Festorazzi non soltanto dimostra che quell’epistolario è realmente esistito: ma lo fa ricostruendo per la prima volta, giorno per giorno, con documenti e testimonianze inediti e il piglio avvincente del cronista, tutte le mosse compiute da Churchill durante la sua “strana vacanza” sul Lario. Nell’ultima parte della sua indagine a cerchi concentrici, l’autore giunge a ipotizzare il contenuto della corrispondenza segreta tra il vincitore del secondo conflitto mondiale e il Duce. Due carissimi nemici che diedero vita alla più spregiudicata collusione che si possa immaginare.

    Edizioni: Macchione | pp. 256

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