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Home Page | Fascismo

Fascismo

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  • I giusti del 25 aprile

    € 14,00
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    di Luciano Garibaldi

    Il libro, pubblicato in occasione del sessantesimo anniversario della Liberazione, è l’avvincente racconto dell’eroica vita e della tragica e misteriosa morte di Aldo Gastaldi «Bisagno», comandante della leggendaria Divisione Cichero che combatté contro fascisti e tedeschi sull’Appennino ligure-emiliano, di Ugo Ricci «il capitano», l’eroe della Resistenza in Val d’Intelvi, e di Edoardo Alessi «Marcello», comandante della Prima Divisione Alpina Valtellina. Tutti e tre ufficiali del Regio Esercito, erano uniti da una comune e intensa fede religiosa e ispirati a un progetto di pronta riconciliazione con il nemico sconfitto. Se fossero vissuti dopo la Liberazione, avrebbero sicuramente impedito che fosse sparso il «sangue dei vinti». Ma due di essi furono uccisi nel momento culminante della loro battaglia. Da chi? Dai fascisti o dai comunisti? E il terzo, la medaglia d’oro Aldo Gastaldi, ruzzolò o fu fatto ruzzolare sotto le ruote di un camion, che ne stritolò il corpo, mentre riportava a casa i ragazzi che avevano combattuto al suo fianco sulle montagne? Su questi autentici «gialli» della recente storia d’Italia, rapidamente archiviati dalla storiografia ufficiale, indaga il libro di Luciano Garibaldi, che si avvale delle testimonianze raccolte da Riccardo Caniato, Luigi Confalonieri e Alessandro Rivali.

    Edizioni: Ares| pp. 162

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  • Mussolini e Hitler – Storia di una relazione pericolosa

    € 28,00
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    di Christian Goeschel

    Cosa rende interessante il libro di Goeschel? Il fatto che semplicemente contesta – senza tema di essere sospettato di flirtare con chissà chi o di essere un nostalgico di chissà cosa – un dogma dei nostri tempi: quello del collante eminentemente ideologico dell’alleanza tra Italia fascista e Germania nazista tra la seconda metà degli anni Trenta e la fine della guerra mondiale. Insomma, la categoria del nazi-fascismo. Ovviamente affermazioni che, al di là di tutto, sembrano dettate dal buon senso e dalla semplice analisi dei fatti, senza l’assillo di aggiornare ad ogni pagina l’elenco dei “Buoni e dei Cattivi”. Un esempio? Scrive Goeschel che «si capisce meglio la storia del rapporto fra Mussolini e Hitler se lo si vede come un’unione strumentale e una relazione costruita in chiave politica piuttosto che come un patto segnato ideologicamente, e quindi inevitabile, o come una vera amicizia». Un altro esempio? «Io sostengo che la storia dell’alleanza tra l’Italia fascista e la Germania nazista fu molto più complessa di quanto sia stato suggerito in opere recenti, secondo le quali l’alleanza fu motivata sostanzialmente dalla condivisione di una ideologia e da una riuscita cooperazione». E poi ancora, scrive Goeschel, ostinarsi a perseguire – come han fatto alcuni storici senza grandi risultati – un progetto teoretico (…) sul “minimo comun denominatore del fascismo” rischia di «travisare le complessità, le ambiguità e le tensioni all’interno dell’archetipico legame fascista fra Mussolini e Hitler». Del resto, come ammette sempre lo storico inglese, negli anni Trenta, già divise da indole delle popolazioni, interessi geopolitici e da storici pregiudizi, «l’Italia e la Germania avevano forti collegamenti con altri Stati, e un’alleanza italo-tedesca non era affatto ineluttabile». A determinarla non furono infatti le assonanze ideologiche – che anche Goeschel definisce “abbastanza superficiali” – ma alcune contingenze politico-diplomatiche.

    Laterza | pp. 465

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  • Compagno Mitra

    € 25,00
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    di Gianfranco Stella

    Una dura e controversa requisitoria storica sugli eccessi commessi dai partigiani (soprattutto quelli appartenenti a formazioni vicine al Partito comunista) durante e dopo la fine della Guerra civile. I nomi dei responsabili degli eccidi si mescolano con quelli delle vittime, spesso intere famiglie. Stella – attivo da anni nella ricerca sulle violenze avvenute tra il 1943 e il 1945 – con puntiglio ricostruisce i vari eccidi avvenuti soprattutto in Emilia Romagna, basandosi su una imponente documentazione giudiziaria e fotografica.

    Edizioni: Gianfranco Stella | pp. 606

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  • I grandi killers della Liberazione

    € 25,00
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    di Gianfranco Stella

    Una dura e controversa requisitoria storica sugli eccessi commessi dai partigiani durante e dopo la fine della Guerra civile. Dal Lazio al Friuli, passando da Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Lombardia e Venero, Stella – attivo da anni nella ricerca sulle violenze avvenute tra il 1943 e il 1945 – con puntiglio ricostruisce i vari eccidi avvenuti, molto spesso ai danni di civili, basandosi su una imponente documentazione giudiziaria e fotografica.

    Edizioni: Gianfranco Stella | pp. 592

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  • La Resistenza cancellata

    € 21,00
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    di Ugo Finetti

    La nota dominante del libro di Ugo Finetti, scrittore e giornalista della Rai, è che ricostruisce e puntualizza quasi tre quarti di secolo di vita nazionale – con specifico riferimento ai passaggi chiave dell’antifascismo e della Resistenza – sulla scorta dei risultati critici maturati dalla storiografia revisionista, che va liberando la cultura italiana da decenni di chiusure ideologiche e strumentalizzazioni politiche. Tra i meriti del volume è da segnalare l’impressionante documentazione delle distorsioni e falsità che, in ordine alla vita dei partiti antifascisti e al loro impegno nella lotta resistenziale, sono rinvenibili nei manuali scolastici di storia, ancora egemonizzata da autori eredi delle vecchie parole d’ordine del comunismo internazionale e indigeno. Prefazione di Sandro Fontana, già vicepresidente del Parlamento europeo.

    Edizioni: Ares | pp. 384

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  • Welcome signor Mussolini

    € 16,00
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    di Fabrizio Vincenti

    Dicembre 1922, Benito Mussolini è salito al potere da poco. Il suo primo viaggio in una capitale estera è, a sorpresa, a Londra per i lavori della Conferenza interalleata. Proprio nel cuore dell’impero britannico, in quella “perfida Albione” che gli riserverà però un’accoglienza straordinaria. “Non ricordo entusiasmo pari a quello, nemmeno in Germania” ricorda Quinto Navarra, commesso di Mussolini per oltre 20 anni. Un’accoglienza da star, tanto incredibile quanto vera, sulla quale è calato l’oblio. Il suo arrivo sulle rive del Tamigi è ricco di episodi, curiosità e risvolti sinora in buona parte inediti, a partire dalla visita a Buckingham Palace da Re Giorgio V che l’anno successivo lo insignirà cavaliere. Fabrizio Vincenti ricostruisce ogni fase del viaggio e il clima dell’epoca con dovizia di particolari, grazie ad un accurato lavoro di archivio che ha permesso di fornire indicazioni, oltre che sull’incontro, anche sulla comunità italiana nell’isola, sui gruppi antifascisti presenti e sul fascio di Londra. Nel mare sconfinato delle pubblicazioni dedicate al Duce, nessuno aveva mai esplorato a dovere questo importante capitolo dei rapporti tra Mussolini e la Gran Bretagna. Un viaggio, quello in terra inglese, mai più ripetuto, che finalmente torna alla luce.

    Eclettica | pp. 194

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  • Fascismo rivoluzionario

    € 20,00
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    di Leonello Luca Rimbotti

    Il fascismo rivoluzionario – o “di sinistra” – è quella componente progressista del movimento mussoliniano che intende sovvertire l’ordine borghese, il capitalismo, la finanza internazionale e lo sfruttamento operato dagli usurai ai danni del popolo, al fine di edificare – sulle macerie del vecchio mondo liberaldemocratico – la giovane civiltà del lavoro, liberamente organizzata nell’ordine corporativo. Contrario anche al brutale collettivismo comunista – limitato ad una visione materialista che nega ogni riferimento all’identità storico-etnica delle stirpi – il fascismo rivoluzionario intende costruire una comunità di popolo nella quale vengano fusi – in una sintesi totalitaria – la modernità e la tradizione, il socialismo e il nazionalismo, le aristocrazie eroiche e le masse popolari. La mistica della lotta, la fede nel capo carismatico, la fiducia nel destino di gloria, l’eroismo guerriero e la fanatica fedeltà all’idea sono alcuni degli elementi che fanno del fascismo un fenomeno non solo politico, sociale o economico, ma anche spirituale, culturale e addirittura religioso.

    Passaggio al Bosco | pp. 504

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  • Fascisti prima di Mussolini

    € 22,00
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    di Rodolfo Sideri

    Tra le caleidoscopiche immagini del fascismo, si è spesso sottovalutata l’autobiografia che il movimento mussoliniano ha voluto offrire di sé. Attraverso l’analisi dei “precursori” è invece possibile leggere in controluce quello che il fascismo ha ritenuto di incarnare e di rappresentare nella costruzione non solo di un nuovo ordine sociale, ma anche di uno stile di vita ispirato ad una peculiare visione del mondo. Durante i vent’anni del regime, il dibattito si sviluppò nella contrapposizione tra coloro che ritenevano che in queste costruzioni il fascismo si ponesse in continuità con la storia nazionale e che solo in questa continuità le realizzazioni che si compivano avrebbero avuto la solidità necessaria per durare e coloro che invece ritenevano che il fascismo dovesse presentarsi con una rivoluzione radicale che costituiva una netta cesura con il pregresso storico della nazione. Se il fascismo non scelse chiaramente una delle due posizioni è perché era ancora alla ricerca di una propria definizione ideologica, ma le collane dedicate ai prefascisti e ai precursori, il dibattito parlamentare e persino alcune dichiarazioni dello stesso Mussolini, pur restio a riconoscere precursori per la sua creatura, lasciano propendere per la tesi della continuità. Propensione inevitabile in un movimento che considerava irrinunciabile la dimensione storica dell’individuo e dello Stato.

    Settimo Sigillo | pp. 272

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  • Mussolini a pieni voti?

    € 25,00
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    di Aldo A. Mola (con A. Zarcone e G. Ferraioli)

    Il 28 ottobre non vi fu affatto la marcia su Roma. Quel giorno il presidente del consiglio dei Ministri, Luigi Facta, si dimise; il 30 Vittorio Emanuele III affidò a Mussolini l’incarico di formare il governo che comprese fascisti, nazionalisti, liberali, popolari (cattolici), demosociali, democratici, nazionalisti: una coalizione nazionale. Il governo si insediò il 1° novembre, quando le “squadre fasciste”, entrate a Roma la mattina del 31 ottobre, ne erano partite su treni speciali dopo una sfilata rumorosa ma pacifica da piazza Venezia alla stazione Termini. Poi Mussolini si presentò al Parlamento. Con quale programma? Liberista, pragmatico, concludente. Il Parlamento lo approvò a pieni voti. Nessuno previde il seguito… Perché e come nacque il governo Mussolini? Quale ruolo vi ebbe Vittorio Emanuele III? Le Forze Armate fiancheggiarono i fascisti o difesero l’ordine pubblico? Quanto pesò la politica estera sulla svolta? La risposta è nei documenti: negli inediti verbali della Presidenza del Consiglio del 1922-23 e in altre carte qui pubblicate per la prima volta.

    Edizioni del Capricorno | pp. 376

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  • Uomini e scelte della RSI

    € 14,50
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    di AA.VV. (a cura di Fabio Andriola)

    Nessun fenomeno storico è un monolite: sfaccettature, contraddizioni, antagonismi e casualità caratterizzano, in fondo, ogni manifestazione umana. La vicenda della Repubblica Sociale Italiana non fa certo eccezione: nella Repubblica di Mussolini confluirono infatti, per ragioni e spinte diverse, personaggi lontanissimi tra loro e, in qualche caso, lontani anche dal fascismo. Per storia personale, cultura e indole è difficile immaginare un Giovanni Gentile e un Giovanni Preziosi, un Nicola Bombacci o un Guido Buffarini Guidi accomunati dalla stessa scelta di campo. Eppure è così: la decisione di aderire alla RSI, decisione spesso disperata e non di rado causa di una morte violenta, operata da uomini tanto diversi, è una chiave di lettura inedita che questo libro offre agli studiosi e agli appassionati di storia. Presentare la Repubblica di Salò come il frutto dell’unione di uomini diversi ma uniti da alcuni valori e da alcune suggestioni comuni, fa di quell’esperienza un soggetto di straordinaria importanza per capire cos’erano l’Italia e gli italiani dei terribili mesi della Guerra Civile. Un periodo breve e drammatico da studiare lontano dagli schematismi finora imposti sia dalle ideologie che dalla pigrizia intellettuale di buona parte della storiografia italiana e straniera. Il libro riporta gli atti – completamente rivisti e ampliati – dell’omonimo convegno tenuto nel novembre 1998 a Milano. I personaggi del volume sono: Gentile, Anfuso, Graziani, Pavolini, Valletta,, Silvestri, Tarchi, Buffarini-Guidi, Preziosi, Evola, Biggini, Marinetti, Bombacci, Rolandi Ricci, Borghese, Mussolini.

    Bastogi | pp. 278

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  • L’Italia tra le due guerre

    € 20,00
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    di Gioacchino Volpe

    Gli scritti dimenticati di uno tra i maggiori storici italiani, che fu anche protagonista degli eventi qui descritti. Le conseguenze della Prima guerra mondiale, l’ascesa del Fascismo e il suo trionfo, le lotte sociali e politiche di una nazione giovane, ma temprata dalla Grande Guerra, che vuole prendere il suo posto sul palcoscenico del mondo sono qui descritte in una serie di contributi avvincenti e anticonformisti. (antologia a cura di Gennaro Malgieri)

    OAKS | pp. 304

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  • La Repubblica dei vinti – Storie di italiani a Salò

    € 18,00
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    di Sergio Tau

    «Le voci dei vinti» porta all’attenzione del grande pubblico le testimonianze di chi si unì alla Repubblica Sociale Italiana. L’altra faccia della guerra civile viene raccontata direttamente da uomini e donne che, per fedeltà al Fascismo o per paura di essere giustiziati, si ritrovarono a combattere contro i loro stessi connazionali. Le storie raccontate seguivano parabole simili: dal senso di tradimento dopo l’armistizio, alla fuga precipitosa al nord per unirsi alla «Decima» o alle Brigate Nere, alle vicende dimenticate del Servizio Ausiliario Femminile, fino ai campi di addestramento in una Germania crepuscolare, alla resa finale, alle foibe e alle vendette verso i «traditori». Sergio Tau ha raccolto i racconti degli ultimi reduci della Repubblica di Salò, consapevole della necessità di preservare le testimonianze di tutte le voci di quella che ancora oggi è una delle pagine più controverse nella storia italiana. Grazie al ricco testo introduttivo di Pietrangelo Buttafuoco, il libro di Tau è un documento unico per comprendere come le storie personali di uomini e donne si siano intrecciate alla vicenda più tragica dell’Italia fascista, fuori da ogni retorica celebrativa o ideologicamente riduttiva dell’esperienza repubblichina.

    Marsilio | pp. 352

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